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Monza, in Consiglio comunale “incursione squadrista”. Denuncia del sindaco: “Le autorità garantiscano il sereno svolgimento dell’attività delle istituzioni e della campagna elettorale”.
Monza, 11 aprile 2017 – “Ieri sera abbiamo assistito a un’altra provocazione fascista, una vera e propria incursione squadrista, nel pieno dello svolgimento di una seduta del Consiglio comunale di Monza, aperta dal Consiglio comunale dei ragazzi che hanno fatto il bilancio della loro lunga attività di impegno civico a favore di Monza, e proseguita con la votazione della assegnazione della cittadinanza onoraria al giudice antimafia Di Matteo. Una ventina di aderenti a Casapound ha interrotto i lavori tra urla e schiamazzi e insultato l’aula, la giunta e il sindaco di Monza vagheggiando per più di mezz’ora accuse strampalate e fuori fuoco sulla gestione dei migranti. Ringrazio tutti per la compostezza dimostrata nonostante il chiaro tentativo di provocazione: i lavori sono infatti proseguiti, perché le istituzioni democratiche sono più forti dei neofascismi. Un quotidiano on line ha riportato un virgolettato di uno dei fascisti presenti rivolto alla giunta e alla mia persona: “Questi sarebbero da menare”.
Lo dichiara il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, dopo che ieri sera un gruppo di Casapound ha fatto irruzione tra il pubblico srotolando uno striscione contro il “business dei migranti”. L’interruzione della seduta è proseguita per più di mezz’ora con slogan e insulti indirizzati alla giunta, al sindaco e all’intero Consiglio. La seduta del Consiglio comunale è stata sospesa dopo la votazione dell’oggetto, che assegna la cittadinanza onoraria al giudice Di Matteo.
“Credo – continua il sindaco - che ce ne sia abbastanza per chiedere con forza a tutte le istituzioni preposte e alle forze democratiche, politiche e sociali, di garantire, ciascuno nel proprio ruolo, il corretto e sereno svolgimento delle attività istituzionali e della campagna elettorale che sta prendendo avvio proprio in questi giorni. Mi attendo che tutti i candidati sindaci condannino con forza l’accaduto e prendano le distanze dai facinorosi, perché la democrazia e il rispetto delle persone e degli avversari non è uno slogan ma un valore da praticare nei fatti, ogni giorno.”.
Ufficio stampa del Comune
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A giugno e luglio la 14^ edizione del Palio lissonese
Prenderà il via giovedì 8 giugno con la selezione per la “Reginetta di Lissone” e si concluderà domenica 9 luglio con la sfilata in costume e la gara del “Portatore d’acqua” che porterà alla proclamazione della contrada vincitrice.
Col patrocinio e il contributo del Comune di Lissone e organizzato da Aral Onlus (Associazione Ricerca Alzheimer Lissone), nei mesi di giugno e luglio si terrà la 14^ edizione del Palio Lissonese, manifestazione che è stata riproposta nel 2016 dopo alcuni anni di interruzione ed è caratterizzata dalla partecipazione dei 12 rioni storici della città, coinvolti in una serie di eventi e iniziative con fini aggregativi, culturali, sportivi e conoscitivi delle diverse realtà lissonesi.
Il programma prevede una serie di eventi, che si svolgeranno nei vari rioni della città, indicativamente nelle seguenti date:
8 giugno Reginetta di Lissone
10 giugno Gara del cuoco
15 giugno Torneo di Scala 40
16 giugno Festival Canoro
22-24 giugno Torneo di Dama vivente
27-28 giugno Torneo di Bocce
23 giugno – 1 luglio Torneo di Calcio
2 luglio Gara di ballo
8 luglio Calcio Balilla
9 luglio Concorso di pittura legato al territorio locale
9 luglio Sfilata rionale in costume e corsa del Portatore d’acqua
È inoltre previsto un concorso per la realizzazione di un’anfora con il coinvolgimento dell’istituto superiore Ipsia e APA Confartigianato.
È prevista a carico di ogni persona partecipante una quota di iscrizione di 2 euro che sarà devoluta all’associazione Aral Onlus per sostenere le attività di sensibilizzazione e ricerca sulle malattie neurodegenerative.
Come da tradizione saranno 12 i rioni partecipanti al Palio: SALETA, CRUSETA, BARBIS, LA RUTUNDA, CUNVEGN-BALDIRUNA, DA LA’ DAL PUNT, BURG, VIALORT, SANROCC-BARUS, GESA NOVA, S.MARGHERITA-I CASSIN, BAREGIA.
Nelle 13 edizioni sin qui disputate, tre sono state le edizioni vinte rispettivamente da S. Margherita-I Cassin, da Cruseta e da Cunvegn-Baldiruna, due le vittorie per Da là dal punt, una per i Barbis e La Rutunda, contrada vincitrice nel 2016.
Lissone, 10 Aprile 2017
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Ex Macello di Monza. Proseguono in lavori di rimozione dell'amianto
Monza, 7 aprile 2017 - Proseguono i lavori di rimozione dell’amianto sulla copertura dell’ex mercato ortofrutticolo nell’area dell’ex Macello, come confermato da Antonio Marrazzo, assessore alle opere pubbliche. "Le lastre della falda a sud - afferma l'assessore - dopo essere state inertizzate sono state smontate e poste su bancali, incelofanate e pronte per essere conferite nei siti autorizzati. Da oggi si proseguirà sulla parte più alta della copertura e dopo la totale rimozione si procederà con la collocazione di pannelli coibentati". I lavori, il cui costo è di 300mila euro per una superficie di copertura di 3.600 mq, prosegue l'assessore, come da previsioni si concluderanno entro il mese di giugno: "L'impegno che l'amministrazione ha assunto da tempo sulla rimozione degli elementi inquinanti si sta attuando come previsto. La stessa ASL durante due sopralluoghi di routine ha avuto modo di apprezzare la qualità delle attività svolte”.
Ufficio stampa del Comune
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Parco di Monza, Consiglio comunale approva accordo per ingresso Regione Lombardia in proprietà indivisa con Comuni Monza e Milano
Monza, 7 aprile 12017 – Il Consiglio comunale di Monza nella seduta di ieri sera ha condiviso la proposta del sindaco Roberto Scanagatti di sottoscrivere l’accordo di programma che permette l’ingresso di Regione Lombardia nella proprietà indivisa del Parco di Monza, attualmente di proprietà dei Comuni di Milano e Monza. L’accordo prevede che come contropartita per l’ingresso nella proprietà di un terzo del territorio del Parco posto a nord di Viale Cavriga, la Regione metta a disposizione nei prossimi anni 55 milioni di euro. L’accordo prevede la destinazione in via prioritaria di 23,2 milioni di euro, di cui 17,7 a favore della manutenzione del Parco e del recupero dei beni in esso ospitati (ad esempio Villa Mirabello) e 4,7 a favore di opere di valorizzazione e manutenzione della Villa Reale e dei Giardini Reali. L’intesa prevede anche la redazione di un Master plan che stabilirà le linee di investimento delle risorse rimanenti in una fase successiva. “Si tratta – commenta il sindaco Roberto Scanagatti - di un accordo storico, grazie al quale da Regione Lombardia arriveranno risorse pari a quasi il triplo di quanto investito per il recupero del corpo centrale della Villa Reale. Ringrazio il Consiglio comunale che, con soli due astenuti, ha condiviso questa proposta che ci permetterà di proseguire nei prossimi anni nella valorizzazione di uno dei beni più preziosi e attrattivi che la nostra città custodisce”.
Ufficio stampa del Comune
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M5S: LA FOLLIA DELLE “PEDEMONTAGNE” PENSATA SOLO PER RIDURRE COSTI E TEMPI DI REALIZZAZIONE DELLA FOLLE OPERA
Roma, 6 aprile 2017 - «Visto che Pedemontana ha bilanci profondamente in rosso, si è pensato bene di risparmiare soldi e tempo con l’assurdo giochetto delle “Pedemontagne”.» A dirlo è il deputato brianzolo del M5S, Davide Tripiedi, che da sempre è contro l’opera osteggiata unanimemente da tutto il suo gruppo politico.
Tripiedi analizza la bozza dello sconsiderato progetto che circola da qualche giorno, che fa emergere gli scopi per cui l’azienda Pedemontana lo ha promosso a pieni voti: il risparmio di soldi e di tempi di realizzazione.
«Vogliono fare le “Pedemontagne” perché risparmiano sullo spostamento terra. Invece che trasportarla da un punto A ad un punto B lontano, vogliono utilizzare la tecnica del “Km 0” scavando la terra da quella che diverrà la futura sede stradale accatastandola a fianco fino a formare delle colline. Intorno alla mega area di sosta a Desio, hanno previsto tre colline di 30, 32 e 46 metri di altezza, quest’ultima alta quanto un palazzo di 15 piani.»
«Vogliono risparmiare sui costi delle bonifiche delle terre inquinate. Prevedono di coprire con la tecnica del “capping”, in sintesi con degli enormi teloni, le terre inquinate sulle quali poi andranno a posizionare terra che andrà a formare le colline. E quindi se anche bonificassero i terreni inquinati dalla diossina che andranno per forza spostati per allargare la sede stradale esistente della superstrada Milano-Meda, sarebbe un costo di bonifica decisamente minore rispetto a quello preventivato per l’intera area.»
Ma la tecnica del “capping” e successivo posizionamento di una collina la ripropongono in maniera del tutto folle su altre terre inquinate come la discarica della ‘ndrangheta di via Molinara a Desio. «Quell’area – fa notare Tripiedi – non va semplicemente coperta ma deve essere necessariamente bonificata. Se non si procede in questa maniera, i rifiuti tossici sversati per anni dalla malavita organizzata in quel sito percoleranno entrando nelle tubature sottostanti che trasportano acqua ad uso domestico destinate alle abitazioni limitrofi.»
«E poi vogliono risparmiare sui costi per le opere di mitigazione e compensazione ambientale previste. Nei casi specifici delle “Pedemontagne”, prendono della terra, la spostano di qualche metro e fanno delle colline che poi diventeranno verdi e il giochetto è fatto. Così facendo, invece di valorizzare e proteggere il poco verde rimasto si preferisce stravolgere in maniera drastica e del tutto innaturale la morfologia e l’ecosistema di una pianura da sempre sin troppo devastata come quella Padana.»
«Noi del M5S – conclude il deputato desiano – continuiamo a chiedere di fermare immediatamente l’opera. In alternativa, da sempre proponiamo una seria politica che incentivi l’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico migliorando l’esistente, creando al tempo stesso una cultura che invogli il cittadino al suo utilizzo. Questa è l’unica soluzione per evitare follie come quella delle “Pedemontagne”.»
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Riprendono i “Giovedì della salute” alla Lampada, appuntamento il 20 aprile
Riprendono i “Giovedì della salute” alla Lampada di Aladino, e lo fanno con la tematica “Gestione dello stress e cura di sé attraverso il rilassamento” tenuto dalla dott.ssa Silvia Iannuzzi, psicologa e psicoterapeuta della Lampada. L’incontro si terrà presso la sede dell’associazione in via Dante 108 di Brugherio, giovedì 20 Aprile alle ore 20.45.
Lo stress, definibile come risposta psico-fisica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata su di esso, comporta l’attivazione di numerosi sistemi e circuiti fisici, psichici ed emozionali. Tensioni muscolari, emicrania, disturbi gastro-intestinali, disturbi del sonno, ansia, tristezza, nervosismo, difficoltà a concentrarsi, sono alcuni esempi di sintomi che possono essere suggestivi di una condizione di stress, dunque degni di attenzione. Ascoltarsi e riconoscere tali segnali è importante, prima che sfocino in disturbi fisico e/o psichici veri e propri. Uno strumento di intervento efficace, sia in ottica preventiva che di cura, è il rilassamento psico-corporeo che agisce sia sul corpo e le sue tensioni, che sulla mente. Esso favorisce una maggior consapevolezza del proprio corpo e di quello che esso veicola in termini di sensazioni, emozioni e pensieri, e questo aiuta la persona a ritrovare una condizione di maggior tranquillità, calma e benessere sia fisico che psichico.
La serata è a ingresso libero, ma i posti sono limitati, pertanto è obbligatoria la prenotazione contattando la segreteria della Lampada di Aladino tutte le mattine dalle 9:00 alle 12:30 al n. 039_882505
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Il Comitato Genitori e il Liceo Artistico Statale Nanni Valentini della Villa Reale di Monza indicono un incontro pubblico che si terrà sabato 13 maggio 2017 alle ore 10:00 presso l’Aula Magna del Liceo Artistico, via Boccaccio 1, dal titolo:
“Il futuro dell’arte a Monza”.
L’incontro sarà moderato dal Dott. Luigi Losa
La scuola, con le sue specificità, con studenti docenti e genitori, e la città, sul piano istituzionale, hanno da alcuni anni avviato un confronto significativo che sta lentamente portando a ridisegnare il futuro della formazione artistica a Monza.
Tutto ciò ha prodotto due importanti risultati: l’apertura dell’unico liceo artistico statale serale delle province di Monza e Milano e un impegno di spesa di 7 milioni e 231 mila euro, da parte di Regione e Comune, per il recupero del Borsa.
La ristrutturazione dell’edificio Borsa può essere una importante risorsa per la città, sia per poter rispondere alla crescente domanda di iscrizioni al Liceo Artistico, sia per la prospettiva di creare corsi per la formazione post-diploma come alternativa alla metropoli milanese, attraendo gli studenti monzesi e quelli delle zone limitrofe. L’offerta potrà prevedere dei Corsi Triennali post-diploma, Master e Corsi di Specializzazione.
Poiché siamo consapevoli che, per attuare e indirizzare concretamente un progetto, siano indispensabili sia le risorse economiche quanto, soprattutto, la visione politico culturale complessiva e specifica, che sottende le scelte delle pubbliche istituzioni, intendiamo aprire un confronto con i candidati sindaci al Comune di Monza e con chi amministra la nostra Regione e la nostra Provincia.
Comitato Genitori ISA-LAS
4 aprile 2014
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RINNOVATO IL CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE: Ben Fatto!
Dopo mesi di trattativa, ed anche iniziative di mobilitazione dei Lavoratori come nella giornata del 28 Febbraio con il Presidio davanti alla sede aziendale di Biassono, si è rinnovato il Contratto Integrativo Aziendale che i Lavoratori hanno approvato con grande soddisfazione. Un percorso faticoso che ha permesso di raggiungere un importante risultato. I contenuti qualificanti sono su: Appalti, Sicurezza Aziendale, Programmazione e Flessibilità Organizzativa, Incremento Ticket Mensa, Retribuzione Congedo Malattia Figli, Retribuzione per visite specialistiche Familiari e Mantenimento del Premio di Risultato. Siamo riusciti a farlo così dimostrando la possibilità concreta che sia possibile raggiungere un giusto compromesso tra gli interessi dei Lavoratori e i nuovi bisogni Industriali. Siamo riusciti ad ottenere l’affermazione di un principio: il riconoscimento dei Diritti e dei Doveri nel Lavoro hanno una Casa comune cioè la Contrattazione Collettiva. Non necessariamente, come molti sostengono, sia obbligatorio peggiorare la propria condizione di lavoro per mantenere il Lavoro. Per queste ragioni esprimiamo, insieme alla R.S.U., la nostra soddisfazione ringraziando soprattutto coloro che hanno sostenuto e praticato quello che ancora molti definiscono un “vecchio arnese”: lo SCIOPERO cioè la rinuncia del proprio Salario. Quando l’insieme dei Lavoratori costruisce Solidarietà e costruisce una sintesi dei diversi interessi e bisogni allora possiamo far bene. Qualunque Contratto Collettivo non è una concessione e tantomeno non si compra né in Edicola né in Libreria. Ora lavoriamo insieme per migliorarlo e farlo rispettare. Anche in una situazione generale quantomeno complessa ce l’abbiamo fatta.
Monza, 6 aprile 2017
Ufficio Segreteria e Comunicazione
CGIL Monza e Brianza
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Il futuro? Cooperare! In piazza a cooperare. Succede a Monza e la piazza è di nuovo quella dell'Arengario, il cuore della città. Sabato 1° aprile si è tenuta la seconda edizione di "La cooperazione scende in piazza", evento organizzato da Confcooperative Milano, Lodi, Monza e Brianza-Comitato di Monza e Brianza e FederCultura, Turismo e Sport Lombardia,con il patrocinio del Comune di Monza. Obiettivo: raccontare alla città che cos’è il mondo cooperativo brianzolo e in quali modalità opera sul territorio. Nel corso di un’intera giornata animata da eventi e workshop si è parlato di progetti realizzati, di passato e presente, ma soprattutto di futuro della cooperazione. 'Il futuro è cooperare' è stato il titolo della giornata. Un futuro che, comunque lo si immagini, non può che passare attraverso i giovani. E proprio gli studenti delle scuole monzesi sono stati i grandi protagonisti della mattinata, dedicata ai progetti di alternanza scuola-lavoro realizzati in collaborazione con il mondo cooperativo. La Buona Alternanza Uno più uno fa molto più di due. Soprattutto quando si parla di formazione. È questa una possibile sintesi della mattinata organizzata ai Musei Civici di Monza che ha visto confrontarsi rappresentanti del mondo della cooperazione, dell’artigianato, delle piccole e medie industrie, degli enti locali, delle istituzioni scolastiche sull’educazione cooperativa e sulle buone pratiche dell’alternanza scuola-lavoro. Oggi è un obbligo di legge per tutti, ma in molte realtà del mondo cooperativo è una pratica cui si lavora da decenni e un valore su cui si continua a investire. Un’opportunità per avvicinare i giovani delle scuole al mondo cooperativo, ma anche a quello dell’artigianato e delle imprese pubbliche e private. Un’occasione di formazione professionale e crescita personale per gli studenti, che occorre però gestire nel modo migliore. “È importantissimo lavorare insieme perché il periodo trascorso in azienda dagli studenti non sia un semplice ‘parcheggio’ subito come un obbligo, ma un punto di partenza, un’occasione per accrescere il bagaglio individuale dei futuri cittadini”, ha sottolineato il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti nel saluto iniziale. Il dibattito tra i partecipanti alla tavola rotonda, moderato da Fabrizio Pozzoli, presidente FederCultura Turismo e Sport Lombardia, che ha preso spunto dal decalogo della Buona Alternanza, messo a punto dalla cooperativa In-Presa di Carate Brianza, attiva da oltre dieci anni nell’organizzazione di progetti di alternanza. Non un momento estemporaneo, ma un percorso organico e condiviso, predisposto in modo collaborativo da tutti gli attori coinvolti – la scuola, l’impresa, ma anche lo stesso studente – e che deve essere individualizzato, ossia plasmato sull’individualità del singolo studente: questo è il modello disegnato dalla Carta, presentata da Chiara Frigeni, referente per l’alternanza della cooperativa stessa. “Gli studenti possono portare un contributo importante in termini di innovazione e proposte, occorre valorizzarlo e investire nello sviluppo di progetti condivisi e nella formazione del tutor, che rappresenta una figura strategica nei percorsi di alternanza”, ha evidenziato Michele Varin, referente del Comune di Monza per i progetti di alternanza scuola – lavoro. Sulle opportunità offerte dal mondo cooperativo in tutti i settori, dall’assistenza fino alla finanza e alle start up, si è soffermato Massimo Minelli, presidente Confcooperative Lombardia, invitando i giovani presenti tra il pubblico – 14 ragazzi in rappresentanza delle scuole di Monza – a interessarsi a questo mondo, capace di “mettere insieme idee e risorse in vista di un progetto comune, ma anche di proporre un metodo di lavoro valido nel confronto con altre realtà produttive e amministrative. La cooperativa è una grande palestra di democrazia e partecipazione”. “E’ fondamentale per la cooperazione formare giovani al metodo cooperativo, che è utile anche alla scuola stessa”, sostiene Valeria Malvicini, presidente di La Bella Impresa. “I progetti di alternanza permettono di sviluppare competenze trasversali utilissime per la vita futura dei giovani”. Ma la cooperazione – intesa come collaborazione - nell’alternanza scuola-lavoro riveste un ruolo decisivo anche all’interno delle piccole e medie imprese e di quelle artigianali. “Per noi è fondamentale lavorare di concerto con gli istituti tecnici, perché abbiamo bisogno di formare nuove professionalità in grado di affrontare le sfide dei diversi settori artigianali, valorizzando da un lato la cultura del lavoro manuale alla base del made in Italy, dall’altro la capacità di padroneggiare tecnologie e strumenti in un mondo in rapidissima trasformazione”, ha evidenziato Giovanni Barzaghi, presidente di ConfArtigianato Milano, Monza e Brianza. “Il tessuto produttivo italiano è fatto in gran parte di imprese di dimensioni piccole e medie, ciascuna grande poco più di una squadra di calcio”, ha puntualizzato sulla stessa lunghezza d’onda Stefano Valvason, direttore generale A.P.I. Associazione Piccole Medie Industrie. “In questo contesto proprio il gioco di squadra è fondamentale, occorre lavorare insieme, partecipare e mettersi in gioco per costruire qualcosa di più grande. Io lo chiamo ‘spirito imprenditoriale’ e il primo contatto con il mondo del lavoro è un’ottima opportunità per trasmetterlo ai ragazzi”. Prende la parola anche Guido Garlati, preside dell’Istituto Mosè Bianchi, che sottolinea l’importanza che “l’impresa cooperativa si metta a fare scuola”, pur nelle diverse specificità e contesti, e che gli stessi studenti svolgano un ruolo attivo nei progetti di alternanza diventando davvero “imprenditori di se stessi”: “Stiamo predisponendo sul territorio un percorso di formazione per i docenti chiamati a svolgere la funzione di tutor, proprio per valorizzare al meglio le opportunità offerte dall’alternanza scuola-lavoro”. Conclude la mattinata l’intervento di Elisa Rota, consigliere nazionale di Federcultura, impegnata al tavolo nazionale Confcooperative dedicato all’educazione cooperativa e alternanza scuola-lavoro, che ha parlato del lavoro in corso sul kit alternanza scuolalavoro. Con un obiettivo: focalizzare gli obiettivi primari della nuova normativa, primo fra tutti lo sviluppo di quelle soft skills indispensabili in contesto lavorativo e che spesso la scuola non ha gli strumenti per trasmettere agli studenti. Pensa cooperativo La mattina di sabato 1 aprile la Piazza dell’Arengario di Monza sembra il giardino di una scuola all’intervallo: gruppi di ragazzi si scambiano battute e discutono sotto il sole primaverile, l’Arengario si anima di parole fresche come i volti dei giovani: futuro, cooperazione, opportunità. È l’evento promosso dagli stessi organizzatori per festeggiare un altro anno passato all’insegna della collaborazione e della promozione di progetti innovativi, come, appunto, quello che ha coinvolto alcune classi degli istituti Einstein di Vimercate, Hensemberger e Mosè Bianchi di Monza. “Pensa Cooperativo” è infatti un’iniziativa che ha lo scopo di introdurre i ragazzi, dalla terza alla quinta superiore, in un percorso di scoperta e messa in pratica del lavoro d’impresa e cooperativo, che gli alunni hanno presentato proprio nella mattinata di sabato. I ragazzi delle terze hanno partecipato a quattro incontri, seguiti dalle operatrici, nei quali hanno imparato a conoscere sé stessi attraverso le proprie competenze e a mettersi in gioco in un gruppo per creare un progetto attraverso schede da compilare e giochi di ruolo per scoprire il lavoro in team, il ruolo del leader. Come racconta Luca, studente dell’istituto Hensemberger, “abbiamo lavorato sui concetti di sapere, saper fare e saper essere, mettendo sul campo le nostre esperienze personali: per esempio io nell’ambito del “saper fare” ho detto la scherma, uno sport che mi ha insegnato come in una squadra, e quindi in un gruppo di lavoro, sia necessario il rispetto reciproco”. Le classi quinte hanno invece concluso un percorso iniziato in terza, per cui quest’anno hanno presentato un’idea d’impresa cooperativa, progettata con minuzia di dettagli, dimostrando agli adulti presenti quanto la creatività giovanile non sia affatto scadente. Andrea e Luca, dell’Hensemberger, hanno presentato “LupApp”, un’applicazione a scopo educativo, pensata per una fascia d’età dai 13 ai 18 anni, che consiste nella condivisione, trasmissione e continuo aggiornamento di informazioni e corsi formativi, inseriti dagli studenti e dagli insegnanti. Daniele e Mattia, portavoce di un’altra quinta dell’istituto monzese, hanno esposto l’idea di uno street food con postazioni fisse, che viaggia cioè su percorso stabilito e consultabile da un’applicazione, “Pitstop”. Una quinta del Mosè Bianchi, ci raccontano Elena e Fabio, ha invece pensato a un’etichetta discografica indipendente associata a una linea di moda, considerando anche la necessità di “trovare un’identità” in adolescenza, che potrebbe favorire il successo di un’impresa che promuove abbigliamento e musica. Tutte le esperienze sono state raccontate dai ragazzi con molto entusiasmo: sono progetti studiati nei piccoli dettagli, che riescono a collegare creatività e consapevolezza pratica, di modo tale da rendere non solo pensabili ma anche concretamente realizzabili le proposte. Tutti gli studenti hanno infatti dato molta importanza anche al metodo di diffusione dell’applicazione o dell’impresa, al destinatario del servizio, al modo con cui trovare e produrre risorse efficaci, dimostrando come il progetto di “Pensa Cooperativo” è effettivamente funzionale per introdurre i giovani nella fitta giungla del lavoro che li aspetta. Durante gli interventi gli alunni hanno potuto anche fare alcune domande al presidente di Confcooperative Massimo Minelli, al responsabile del Comitato Monza e Brianza Marco Meregalli e a Fabrizio Pozzoli, presidente di FederCultura: i ragazzi si sono mostrati interessati a capire la realtà effettiva delle cooperative, il senso di un lavoro arricchente perché improntato sul sociale, il valore del cooperare per portare avanti un’idea. In conclusione, tutte le classi hanno ricevuto un premio, consegnato dall’assessore all’istruzione Rosario Montalbano e il vice-prefetto Laura Motolese, a valore di una volontà d’impegno anche da parte delle istituzioni. “La bellezza del creare insieme è il primo passo per trasformare un’idea in futuro”. Storie di ordinaria cooperazione Nel pomeriggio la cooperazione è stata nuovamente protagonista nella centralissima piazza Roma, presso l’Arengario, che ha ospitato workshop e interviste no stop ai protagonisti del mondo cooperativo nei diversi settori, moderate da Valeria Pinoia de Il Cittadino di Monza e Brianza. Dopo l'intervento in apertura di Marco Fumagalli della Cooperativa La Meridiana, che ha parlato dell'innovativo progetto del Paese ritrovato, dedicato ai malati di Alzheimer, che sorgerà a Monza per la prima volta in Italia, si è parlato tanto di cooperazione e futuro. Marco Meregalli ha quindi presentato alcuni dati della Cooperazione in Brianza: “ci sono 850 cooperative attive iscritte alla Camera di Commercio, di cui 157 iscritte a Confcooperative e 60 iscritte a LegaCoop. Le cooperative di Confcooperative spaziano nei settori dell’edilizia, del consumo, del lavoro, del sociale, del credito, del turismo, con 30.000 soci, 4200 lavoratori ed un valore della produzione annuale di 200 milioni di euro, insomma-sottolinea- come una grande azienda multiattività”. “Molte cooperative sociali si trovano a operare in una situazione radicalmente cambiata”, ha detto Giancarlo Brunato del Consorzio CS&L. “Per guardare al futuro occorre lavorare con il mercato privato, investire sull’autoimprenditorialità, uscire dalla logica dell’appalto nella collaborazione con gli enti pubblici, individuare e promuovere servizi innovativi e in crescita, come per esempio l’agricoltura sociale”. “Le cooperative sono un punto di forza storico del territorio brianzolo”, ha sottolineato Luigi Losa, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza. “Un territorio che tra fine '800 e inizio '900 ha cambiato pelle anche grazie all’affermarsi di modelli positivi di cooperazione, come le banche di credito cooperativo. Oggi le cooperative sono senza dubbio il modello più valido nel settore sociale, in grado di offrire una professionalità che altri modelli, come quello del volontariato puro, non sono in grado di apportare”. “Sul nostro territorio le cooperative sono meno del 3% delle imprese iscritte alla Camera di Commercio e rappresentano il 6% del fatturato”, ha precisato Roberto D’Alessio, Consorzio Comunità Brianza. “Possiamo rappresentare un movimento di sviluppo positivo a patto di seguire precise direttrici. Il legame con le nostre radici, innanzitutto, che non sono una questione del passato ma sono determinanti per la crescita futura: in primo luogo la vocazione al bene comune e alle ricadute sociali sul territorio della nostra azione. E poi l’apertura a nuovi mercati, così come lo sguardo a nuove partnership con gli enti locali per progetti di sviluppo e la nuova sinergia con le imprese”. La parola è poi passata ai protagonisti (vedi gallery sotto), ossia i rappresentanti di quelle realtà cooperative che operano nei più diversi settori sociali ed economici del mondo brianzolo, anche quelli più 'insospettabili'. Si è parlato ad esempio dei legami possibili tra finanza e cooperazione ma anche di cooperazione nel settore dell’edilizia e dei condomini. Silvano Camagni, BCC Valle del Lambro, ha messo in luce le criticità connesse alla riforma in corso delle banche di credito cooperativo, "che rischiano di perdere la vocazione mutualistica per assoggettarsi alla logica delle spa votate al profitto", mentre Maurizio Lazzarotto ha illustrato il progetto innovativo di Banca Prossima, una società per azioni a vocazione no profit "pronta a supportare i progetti di business che dimostrano di essere davvero sentiti dalla comunità". Le sfide sociali, dalla disabilità alla salute mentale sino al reinserimento lavorativo, da sempre campi primari di intervento della cooperazione, sono state raccontate attraverso le diverse esperienze di Cooperativa Lambro, Cooperativa Novo Millennio, Cooperativa Il Ponte di Albiate, L’Iride, Sociosfera, e non è mancato uno sguardo alle nuove frontiere cooperative rappresentate da cultura e turismo, con Cooperativa Betania e Cooperativa Meta. Infine alla domanda se ci sia futuro per i giovani nelle cooperative hanno risposto le iniziative di Cooperativa POP e Spaziogiovani. Buona parte degli intervenuti ha sottolineato anche l’importanza della presenza dei soci volontari e del collegamento con le associazioni di volontariato del territorio. L’intervento di Alessandro Ronchi, storico punto di riferimento per la cooperazione in Regione Lombardia, conclude un pomeriggio denso di stimoli, di idee e di racconti di esperienze. In cui all’ombra dell’Arengario, si è delineato un mosaico in divenire sospeso tra passato e futuro. Quello del frastagliato mondo cooperativo, radicato nel territorio brianzolo, presente in tutti i settori del tessuto produttivo e sociale e attraversato da molteplici trasformazioni. E le cui prospettive passano proprio attraverso la capacità di collaborare e co-progettare il futuro. E mentre i cooperatori venivano intervistati, a fianco del palco, vi erano tre laboratori dedicati ai bambini e famiglie: “Pensa Cooperativo” e “Ritratto Cooperativo” con l’aiuto delle educatrici delle cooperative La Fucina e Betania , e il laboratorio “La dolce Cooperazione” dove gli operatori della Cooperativa Laser si sono cimentati nella preparazione di dolci con i bambini, offrendo gratuitamente a tutti dolci e bevande. Per tutta la giornata, nelle pause degli interventi degli studenti e dei workshop sono stati proiettati i filmati di “Confcooperative a Expo2015”, “Una, cinque, cento storie da raccontare” e “Protagonisti al servizio del Paese” . Per un giorno l’Arengario di Monza si è trasformato in una “Casa della Cooperazione” dove esperienze, animazione e dolcezze si sono fuse in un’unica anima con la città. Al termine il coordinatore Meregalli ha ringraziato il Comune di Monza per il patrocinio, il Comitato Confcooperative di Monza e Brianza, FederCultura, Turismo e Sport Lombardia, tutti i partecipanti alla mattinata ed ai workshop pomeridiani, tutti gli organizzatori ed operatori, richiamando i termini che sono stati più utilizzati nella giornata: co-progettare, lavorare in rete, coordinarsi, collaborazione tra settori di attività, tra di loro, con gli enti pubblici, le aziende. In una parola: cooperare.
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CONGRESSO PD A MONZA E BRIANZA:
RENZI VINCE CON IL 65,5: +30% RISPETTO AL 2013
Matteo Renzi ha preso 889 voti, pari al 65,1% dei votanti; un ottimo risultato, perché la vittoria è netta e perché Renzi qui a Monza e Brianza, nel 2013, si era fermato al 35% dei voti tra gli iscritti. Se a livello nazionale l'aumento di voti rispetto allo scorso congresso è stato del 21%, e a livello lombardo del 25%, è proprio nella nostra provincia che la mozione "Avanti, insieme", e la novità del ticket con Maurizio Martina, ha conseguito l'incremento di voti più alto rispetto alla volta precedente: 30 punti percentuali in più. Questo risultato, che si inserisce in quadro nazionale di forte affermazione del segretario uscente, dimostra da un lato come la leadership di Renzi sia sentita come propria da parte di una larga maggioranza del popolo del PD, dall’altro, in particolare qua da noi, come la novità del ticket e il lavoro svolto in queste settimane dai sostenitori della mozione sia stato premiato dagli iscritti durante il voto. Ora la sfida si trasferisce nel campo delle primarie del 30 aprile: ci auguriamo una grande partecipazione democratica e ci impegneremo con banchetti e iniziative per sostenere Matteo Renzi e Maurizio Martina.