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  Mentre Alexandria Ocasio Cortez faceva il suo debutto nazionale nel Kansas con Bernie Sanders per sostenere i progressisti in corsa nelle primarie del 7 agosto,  in Ohio 250 “corporate democrats” invitati ad un meeting a porte chiuse pianificavano come arginare la Political Revolution. 

Storia di due riunioni molto diverse. 
E' il titolo della mail che il 23 luglio scorso  i sostenitori di Bernie Sanders si sono trovati nella casella postale elettronica e che così esordisce: «Lasciate che vi racconti di due differenti tipi di meeting che si sono tenuti lo scorso fine settomana.»

Titolo ed incipit della  lettera alludevano da una parte alle giornate del 20 e del 22 luglio trascorse nel  Kansas da Bernie e dalla nuova stella Alexandria Ocasio Cortez  a sostegno di  James Thompson e Brent Welder  in corsa nelle primarie democratiche per il Congresso, e dall'altra ad un incontro blindato ospitato nello stesso weekend  dal miliardario dem Winston Fisher a Columbus, Ohio.

Immediatamente diventata punta di diamante dell’ala socialista del partito democratico dopo aver umiliato il potentissimo  Jim Crowley (da vent’anni detentore praticamente di default del seggio alla Camera per il 14° distretto di New York), Alexandria è stata invitata da Bernie a fargli da partner nel repubblicano Kansas, uno degli stati coinvolti nella tornata delle primarie del prossimo 7 agosto.

Gli altri sono Michigan, Missouri e Washington  per le primarie democratiche e repubblicane.

Una special election si terrà invece in un distretto dell'Ohio, per la sostituzione del repubblicano Patrick Tiberi dimessosi lo scorso gennaio. Le special election, che si tengono in caso di dimissioni o di morte, designano il nuovo membro del Congresso fino alle elezioni generali più vicine. In questo caso il nuovo congressman resterà in carica fino all'insediamento del nuovo Congresso nel gennaio 2019, a meno che non venga riconfermato nelle generali del 6 novembre dove si riconfronterà con lo stesso avversario del 7 agosto.  Quella dell'Ohio è una sfida particolarmente calda poiché per la prima volta dopo più di 30 anni il seggio repubblicano è seriamente in pericolo. Il repubblicano Troy Bolderson se la deve vedere con il democratico, non sandersiano, Danny O'Connor che nelle previsioni di voto risulta tallonare molto da vicino il suo concorrente. 

 

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 James Thompson, Bernie Sanders e Alexandria Ocasio Cortez.  Foto di  Jaime Green per The Wichita Eagle

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Alexandria Ocasio Cortez, Brent Welder e Bernie Sanders. Foto dal  diario Facebook di Brent Welder.

 

Tornando ad Alexandria, considerate le enormi potenzialità mediatiche che il suo personaggio ha già ampiamente dimostrato di possedere, conquistando enorme popolarità internazionale nel giro di una notte e dando endorsement ad altri candidati progressisti in giro per gli States, è sicuro che la sua presenza sulla scena nazionale sarà sempre più intensa, sia per le primarie che ancora mancano all'appello, sia per le generali  del 6 novembre.

Non dovendo preoccuparsi  per la propria elezione al Congresso, dato che nelle zone di Bronx e Queens  candidati repubblicani non hanno storia, la giovane e bella versione femminile di Bernie potrà, come lui, andare in giro per la nazione a fare campagna per i candidati sandersiani  sfruttando, oltre che le indubbie qualità personali,  quelle caratteristiche da fenomeno mass-mediale che l'hanno resa subito famosa anche in Italia. Pur non essendo l'unico personaggio politico progressista che ha conquistato la nomina per le elezioni generali, una semplice ricerca italiana su Google mostra la quantità di articoli apparsi su  di lei rispetto ai quasi zero dedicati agli altri.

Eccezion fatta naturalmente per Cynthia Nixon, la Miranda Hobbes di Sex and the City, candidatasi per il governatorato dello Stato di New York contro Andrew Cuomo (figlio del famoso ex-governatore Mario scomparso nel 2015), in cerca della  terza elezione consecutiva che, se il 13 settembre batterà Cynthia, sarà praticamente sua. Guardata inizialmente con circospezione dai commentatori indipendenti che temevano si trattasse di un ennesimo caso di  "limousine candidate", Cynthia li ha presto conquistati grazie alla sua storia personale di attivismo, alle  accanite battaglie contro l'establishment condotte fin dai primissimi comizi  e all'agenda sandersiana del suo programma elettorale.

Cynthia e Alexandria  si sono sostenute reciprocamente  a New York fin da prima che la ventottenne portoricana  equiparasse l'attrice in popolarità ed è quindi presumibile che saranno ancora insieme nel rush finale dell'ultima tornata delle primarie, che noi seguiremo in diretta da New York a partire dal 7 settembre. 

 

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Photo Credit: Twitter @CynthiaNixon. Alexandria Ocasio Cortez e Cynthia Nixon la notte del 26 giugno dopo la vittoria di Alexandria su Joe Crowley

Quanto al  simbolico battesimo della giovane "pasionaria" da parte di Bernie di venerdì 20 luglio, esso  è avvenuto a Wichita, patria dei fratelli Charles e David  Koch e sede delle Koch Industries, dove migliaia sono state le persone che hanno accolto la nuova coppia.

Durante il comizio  Alexandria si è accattivata i partecipanti anche grazie al ricordo dell'insegnante del Kansas avuta nel Bronx in quinta elementare: «Era così orgogliosa del Kansas, della sua patria… ha fatto in modo che tutti i ragazzini di 10 anni di New York che frequentavano la sua classe sapessero quanto sia meraviglioso questo stato.»

“Nonno e nipotina” hanno replicato il bagno di folla domenica 22 luglio a Kansas City, il cui Centro Congressi, si legge nell’email di Bernie, «era così affollato che lo staff ha dovuto rimuovere una parete  mentre l’evento era in corso per consentire l’accesso ad altra gente. Erano folle incredibili  uscite di casa con una temperatura di 40 gradi per partecipare alla nostra Rivoluzione Politica. Ebbene sì, questo è avvenuto proprio nel Kansas, dove i repubblicani controllano praticamente tutto.» 

 

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 Alexandria Ocasio Cortez a Wichita, Kansas. Foto di Jaime Green per The Wichita Eagle

Come più volte sottolineato da Bernie e da tutti i candidati progressisti, il loro scopo è battere a tappeto non solo gli stati tradizionalmente democratici, ma anche e soprattutto quelli repubblicani, generalmente trascurati dai democratici, stati dove le esigenze della gente comune sono uguali a quelle di ogni altro luogo, poiché non sono esigenze di “partito” ma di vita. 

Come attestato nel precedente articolo attraverso le testimonianze  dirette di Alexandria e di Ben Jealous (altro candidato sandersiano uscito vincitore dalle primarie del 26 giugno e da tenere d’occhio il 6 novembre per il governatorato del Maryland),  le questioni in prima linea nell’agenda progressista vanno infatti ben al di là della definizione “democratica”  o “repubblicana”, poiché rappresentano i problemi concreti che le persone comuni, bianche e di colore, della working class devono affrontare in continuazione.
Ed è sopratutto alla "working class", la cui accezione è estremamente più ampia di "classe operaia" in quanto ormai include una parte molto rilevante di quella che una volta era definita "middle class", che Bernie e i nuovi leader della Political Revolution  si rivolgono,  con un programma che punta su sanità, istruzione, salari, pensioni, assistenza sociale, incarcerazioni, immigrazione, tasse, diritti civili, armi, e con candidati che rifuggono dal “big money” dei “big donors”. 

Se poi a volte alcune istanze progressiste, come quelle contro i provvedimenti di Trump, trovano eco nelle campagne dei democratici pro-establishment, che sull’antitrumpismo si basano anche perché di appigli ne hanno a dismisura, nella maggior parte dei casi quelle istanze sono molto lontane dai programmi del partito.
Come diceva  Alexandria Ocasio Cortez nella sua campagna contro l’ex-inamovibile Jim Crowley, «i democratici non sono tutti uguali e non ci si può accontentare di dire che New York è democratica. » 

Di quanto sostanziali siano  le differenze tra democratici e democratici  è ennesima prova l’evento svoltosi  in Ohio in concomitanza con i comizi del Kansas. Nell'email di Bernie si legge 

«C’è stato un evento alquanto differente a Columbus, Ohio. Duecentocinquanta ricchi donatori democratici e rappresentanti di Wall Street si sono riuniti su invito in un meeting ospitato da un miliardario dell’edilizia. Perché erano là?»

Per rispondere alla domanda Bernie cita titolo e occhiello di un articolo di NBC News

«L’ala di Sanders del partito terrorizza i democratici moderati. Ecco come pianificano di fermarla. Membri del partito e organizzatori di raccolte fondi si sono incontrati ad un evento su invito per tentare di capire come contrattaccare l’avanzata del movimento progressista.»

Anche Bernie non ha dubbi sul fatto che "il terrore" sia stato il convitato di pietra di quell’evento.

«Di che cosa si preoccupano? Che le nostre idee, come assistenza sanitaria per tutti, college e università pubbliche gratuite,  paga minima di 15 dollari all’ora e tassazione progressiva, ora sono diventate posizioni  mainstream. 
Non lasciatevi ingannare. La riunione di Columbus non è stata solo un evento sociale. I corporate Democrats stanno complottando per sconfiggere il movimento progressista e il solo modo he conoscono per farlo sono i soldi. Ma noi abbiamo dimostrato che, insieme, possiamo vincere il loro metodo della politica pay-to-play.»

 

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L’evento  di Columbus, dal titolo "Opportunity 2020", è stato organizzato dalla corrente The Third Way, che i progressisti definiscono "l’ala di Wall Street del Democaratic Party". Gli inviti sono stati rivolti soprattutto a rappresentanti degli "swing states" più decisivi, come quelli che sono passati da blu a rossi votando per Trump alle presidenziali 2016.

La mossa di The Third Way è conseguenza della presa d’atto che ormai il tempo a disposizione per organizzare una controffensiva  a quella che si è rivelata molto più che una ondata rivoluzionaria passeggera, sta scadendo o forse è già scaduto. 

La sottovalutazione del fenomeno "Sanders" e lo stallo in cui l’establishment del partito versa da un anno e mezzo, chiuso in una sorta di cecità rispetto all'attivismo in campo progressista,  rendono ormai imperativo categorico organizzare delle strategie non solo per evitare la sostituzione di corporate dems con progressisti alle elezioni di medio termine, ma anche in vista delle elezioni presidenziali del 2020, che sono praticamente dietro l’angolo.

Al meeting di Columbus l’ex governatore del Delaware Jack Markell ha detto a NBC News: «L’unica narrativa che si è articolata all’interno del Partito Democratico negli ultimi due anni proviene da sinistra. Penso che sia necesssario un dibattito nel partito. Francamente sarebbe stato meglio cominciare a discutere prima.»

In attesa delle nuove strategie dei corporate Democrats noi continuiamo a seguire le mosse di Sanders e dei leader progressisti che si stanno facendo strada. Persone che sebbene non mediaticamente attrattivi a livello internazionale come Alexandria Ocasio Cortez, sono di grande valore ed importanza negli Stati Uniti.

Ad esempio persone come Cory Bush e Abdul El Sayed in corsa  rispettivamente per un seggio alla Camera nel Missouri e per la carica di governatore nel Michighan.  Oltre alle campagne per i due aspiranti deputati del Kansas, è anche alle loro  che Alexandria ha attivamente partecipato negli ultimi 10 giorni di luglio.  

 

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Foto di Jaime Lees, The Riverfront. Cori Bush e Alexandria Ocasio Cortez a Sain Louis, Missouri, il 21 luglio 2018.

 

Tra Wichita e Kansas City, Ocasio Cortez  ha infatti trascorso l'intera giornata di sabato 21 luglio nell'attiguo stato del Missouri, precisamente a Saint Louis  con l'infermiera ed attivista Cory Bush, che  se la dovrà vedere con un  deputato di vecchia data, in carica a  Washington  da 17  anni. Ma Cori, che nel caso vincesse primarie ed elezioni generali sarebbe la prima donna nera eletta al Congresso nel Missouri,  è fiduciosa poiché, come lei stessa ha dichiarato, tra le cose più importanti conseguite dalla sua collega newyorkese c'è la dimostrazione che anche un principiante può sconfiggere un concorrente ritenuto inamovibile. 

Nell'ultimo fine settimana di luglio Alexandria si è spostata nel Michigan, dove  ha dedicato una giornata  ad un'altra delle tante donne progressiste in corsa quest'anno: Rashida Tlaib che il 7 agosto è in lizza per la camera dei rappresentanti. 

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Dalla pagina Facebook di Rashida Tlaib un selfie con Alexandria Ocasio Cortez.

Supportata dai movimenti della sinistra del partito, tra cui il più volte citato Justice Democrats già sostenitore di tutti i candidati di cui ci siamo finora occupati a partire da Alexandria Ocasio Cortez, Rashida Tlaib potrebbe diventare la prima  donna musulmana eletta  al Congresso non essendoci allo stato attale delle cose concorrenti di altri partiti in corsa per quel seggio. Nata e cresciuta a Detroit dove suo padre lavorava alla Ford,  è la prima di 14 figli di una coppia palestinese emigrata dalla Cisgiordania. La sua forza di volontà le ha permesso di completare il ciclo di studi fino alla  laurea in legge. Nel 2008 è stata al prima donna musulmana in carica nella magistratura statale del Michigan ed è successivamente stata eletta alla Camera dello stato.  Una delle cose più curiose del suo curriculum informale é l'arresto del 2016 durante una visita di Donald Trump a Detroit, quando Rashida ha ripetutamente inveito contro di lui urlando  frasi come “I nostri figli meritano di meglio” e “leggi la costituzione”

 

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Ancora il bellissimo sorriso di Rashida Tlaib qui con  Michael Moore, come lei del Michigan. foto dalla pagina Facebook di Rashida.

Per il resto del fine settimana Alexandria ha fatto un tour di cinque tappe con Abdul El Sayed, la cui elezione al governatorato del Michigan farebbe di lui il primo governatore islamico della nazione. Non solo si tratterebbe un evento eccezionale nell'America di Trump, ma potrebbe davvero fare la differenza nello stato della cosiddetta rust belt, o cintura della ruggine, dell'industria pesante e dell'automobile. 

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Foto dalla pagina facebook di Abdul El Sayed. Il candidato al governatorato del Michighan insieme ad Alexandria Ocasio Cortez che il 28 e 29 luglio ha partecipato a cinque comizi insieme a lui.

Attualmente governato dal repubblicano  Rick Snyder,  principale responsabile del criminale scandalo dell'acqua avvelenata di piombo di Flint,  lo stato è  passato da democratico a repubblicano nel 2011 nella dirigenza dello stato, ed è diventato completamente "rosso" nel 2016, quando il voto degli operai dell'industria automobilistica è andato a Trump. Delusi dalla politica industriale di Barack Obama e sperando in un cambamento di rotta che Hillary, in continuità con il suo predecessore, non avrebbe dato loro, molti elettori del Michigan, così come quelli degli altri stati cosiddetti "in bilico" della rust belt  (tranne l'Illinois dove la saldamente democratica Chicago  determina l'esito del voto), sono stati decisivi nell'elezione dell'attuale presidente.

Ora però i progressisti vedono in Abdul El Sayed  un candidato  in grado  di riconquistare quei lavoratori che hanno nel 2016 hanno ceduto alle lusinghe di Trump, ammesso che ottenga la vittoria alle primarie democratiche.

 

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Uno dei cartelli elettorali di Abdul El sayed, qui con Alexandria Ocasio Cortez per i rally del 28 e 29 luglio.

 Spostandoci infine nello nello stato di Washington c'è un'altra donna giovane candidata  da tenere d'occhio, già attivista nella campagana di Bernie Sanders del 2016 ed ora appartenente a questa incredibile cordata di donne progressiste. Si chiama Sarah Smith, ha 30 anni e ha recentemente lasciato il suo lavoro in una concessionaria d'auto per immergergersi a tempo pieno nella campagna elettorale, sperando di replicare il successo di Alexandria. Come per Alexandria e per Cori Bush il suo concorrente, che si chiama Adam Smith, è un veterano del Congresso, essendo stato eletto consecutivamente  dal 1996 al 2016. Ad Adam Smith, Sarah  contesta soprattutto i finanziamenti del  cosiddetto "big money" e il suo appoggio per l'incremento delle spese militari. 

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Cenk Uygur e Sarah Smith in un'intervista sulla rete indipendente The Young Turks.

In attesa dei risultati del 7 agosto,  concludiamo con un bel frammento tratto dal Riverfront Times di Saint Louis del 23 luglio.  Jaime Lees, che ha seguito la giornata di Cori Bush e Alexandria Ocasio Cortez trascorsa a parlare con la gente prima del comizio serale, fa riferimento alla risposta data da Alexandria ad un sostenitore che le chiedeva in  quale modo possano essere di aiuto quei cittadini che sentano l'urgenza di cambiare il sistema politico ma non sappiano come fare.

«Ocasio-Cortez ha dato la miglior risposta che abbiamo mai sentito. “Donate abilità.” Gran parte della sua campagna è stata condotta da persone che si sono semplicemente fatte avanti e hanno prestato le loro competenze. Lei suggerisce di trovarsi un candidato da sostenere e, se si è bravi in qualcosa, rendersi disponibile come volontari  a fare quel qualcosa. Puoi essere bravo nell’utilizzo del computer, o nel fare fotografie, o nelle relazioni pubbliche, o magari sei forte nel parlare con la gente o persino nel convincere i tuoi amici a dare dei soldi. Qualsiasi tipo di abilità può essere utile. Devi solo farti avanti. »

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Gli autori di Vorrei
Elisabetta Raimondi
Elisabetta Raimondi
Disegnatrice, decoratrice di mobili e tessuti, pittrice, newdada-collagista, scrittrice e drammaturga, attrice e regista teatrale, ufficio stampa e fotografa di scena nei primi anni del Teatro Binario 7 e, da un anno, redattrice di Vorrei.
Ma soprattutto insegnante. Da quasi quarant’anni docente di inglese nella scuola pubblica. Ho fondato insieme ad ex-alunni di diverse età l’Associazione Culturale Senzaspazio.

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