Kyrsten Sinema
-
Intervista con l'icona progressista Nina Turner, candidata al Congresso nelle elezioni di midterm.
Icona del progressismo americano, carismatica alleata di Bernie Sanders e sua diretta erede naturale, Nina Turner torna a correre per il Congresso dopo la sconfitta subita l'estate scorsa nell'elezione speciale dell'Ohio, vinta dalla candidata scelta dall'establishment Shontel Brown. Nell'intervista rilasciatami il 22 febbraio 2022 Nina racconta di quella sconfitta, della necessità per i progressisti di non demordere, del primo anno di Biden e di altro ancora.
-
USA: nel primo anno di presidenza "l'agenda progressista" di Biden bloccata dalla corruzione di Manchin e Sinema
Punte dell'iceberg della corruzione democratica, Joe Manchin, proprietario di industrie fossili che trattano carbone di pessima qualità, e Kyrsten Sinema, enormemente finanziata da Big Pharma e Camera di Commercio, continuano a trarre ingenti profitti personali contrastando provvedimenti socio-sanitari, diritti di voto, riforma del filibuster e misure contro il cambiamento climatico, tra l'inerzia di Biden e il silenzio dei media mainstream.
-
L'abolizione del filibuster, oggi arma del suprematismo bianco, può salvare la democrazia americana?
Il filibuster, ostruzionismo tipico del Senato americano di cui il recente libro Kill Switch di Adam Jentleson racconta la storia, è diventato nell’era Mitch McConnell l’arma con cui una superminoranza suprematista bianca impone la sua agenda. La sua abolizione, oggi sostenuta da gran parte del Partito Democratico, incontra ancora la resistenza dei più incalliti corporate dems, guidati da Joe Manchin e Kyrsten Sinema.