- Dettagli
Arriva a Monza "Enzo Tortora, una ferita italiana" il docufilm di Ambrogio Crespi. Il 25/3 presentazione con sindaco Scanagatti e Raffaele della Valle, difensore del presentatore.
Monza, 18 marzo 2014 - Il docufilm "Enzo Tortora, una ferita italiana", di Ambrogio Crespi prodotto dal Gruppo Datamedia, sarà proiettato il 25 Marzo alle 21.00 nella sala Maddalena (via della Maddalena 7) a Monza.
All'evento, promosso dal Comune, saranno presenti il sindaco di Monza Roberto Scanagatti, il regista del film Ambrogio Crespi e l'avvocato di Enzo Tortora (la cui testimonianza è riportata anche nel documentario) Raffaele Della Valle. Il docufilm arriva nel capoluogo brianzolo dopo le presentazioni al Parlamento Europeo, alla Camera dei Deputati a Roma e a Palazzo Marino a Milano.
Il docufilm, in 60 minuti, racconta con uno stile innovativo la vicenda umana e giudiziaria di una delle figure che hanno fatto la storia recente del nostro paese, facendo emergere la grande dignità che ha caratterizzato Enzo Tortora in tutti i momenti della sua vita.
"Con la vicenda di Enzo Tortora – dichiara il sindaco Scanagatti – è stata scritta una triste pagine della storia italiana. Ciò che è accaduto deve continuare a essere da monito. La libertà è il bene più prezioso che tutti i cittadini possiedono. Di Enzo Tortora va ricordata non solo la sua personale tragica vicenda ma anche il suo impegno per la riaffermazione di un importante principio nell'interesse di tutti coloro che, come lui, hanno vissuto sulla propria pelle una profonda ingiustizia".
Ufficio stampa del Comune
- Dettagli
BUON LAVORO…E se il lavoro non c’è più?
Lunedì 24 marzo, ore 21 - via Dante 38, Villa Mella - Limbiate
Rimanere senza lavoro sta diventando sempre più frequente. Sentirsi a disagio è normale ma si fatica a parlarne. Come se fosse una colpa
personale da tenere nascosta. Eppure sarebbe così utile parlarne…
AMALav - Auto Mutuo Aiuto Lavoro Incontri di gruppo per ripartire
Presentazione dell’iniziativa in partenza a Limbiate. Testimonianze dai gruppi già avviati
Nella serata Farneto Teatro presenta
Marta Lunetta e Mattia Pozzi in 4 racconti tratti da "Buon lavoro"
di Elisabetta Vergani e Maurizio Schmidt
www.buonlavoroteatro.it
- Dettagli
Un’ “impresa” che genera SPERANZA
GIOVEDÌ 27 MARZO 2014, ingresso ore 20.30 AULA MAGNA Facoltà di Medicina Università degli Studi di Milano Bicocca Edificio U8, via Cadore 48, MONZA
Presentazione
“Equipe mondo economia “
Luigi Losa
Direttore editoriale de “Il Cittadino di MB”
Membro “Equipe mondo economia”
Un’“impresa” che genera speranza
Mauro Magatti
Professore Ordinario Facoltà di Scienze Politiche e Sociali
Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Il territorio interroga
Intervengono:
Mondo Economia
Renato Mattioni
Segretario Generale della CCIAA di Monza e Brianza
Mondo Industria
Massimo Manelli
Direttore di Confindustria Monza e Brianza
Mondo Terzo Settore
Johnny Dotti
A.U. di Welfare Italia Impresa Sociale
Mondo Finanza
Silvano Camagni
Presidente BCC di Triuggio e della Valle del Lambro
Conclusioni
Luigi Losa
- Dettagli
Internazionalizzazione e digitalizzazione le parole chiave alla presentazione di Italian Furniture Design (online il 4 e 5 giugno 2014).
In due incontri distinti presso la Camera di Commercio di Monza e Brianza prima e in un terzo ad APA Confartigianato Milano - Monza e Brianza poi, è stata presentata alle aziende la prima fiera virtuale del sistema casa all’interno di uno scenario di economia globalizzata e digitalizzata
Internazionalizzazione e digitalizzazione: sulla scia di questi due concetti oggi chiave per le aziende italiane, è stata presentata in tre appuntamenti distinti, a fine novembre e metà dicembre 2013 presso la Camera di Commercio di Monza e Brianza e a metà marzo 2014 ad APA Confartigianato Milano - Monza e Brianza, Italian Furniture Design, la prima fiera virtuale dedicata al sistema casa, online il 4 e 5 giugno 2014.
Per quanto riguarda lo scenario che si presenta oggi alle imprese, “l’internazionalizzazione digitale è una grossa chance per le aziende” ha dichiarato Fabrizio Bellavista, esperto di social media strategy e partner Istituto di ricerca Emotional Marketing. “L’Italia e la Brianza sono territori che possiedono una texture di conoscenza e artigianalità, che vanno assolutamente coniugate con le nuove tecnologie”.
Claudio Monteverde, comunicazione e public affairs di Google Italia, ha invece sottolineato come “grazie alla tecnologia si superano le barriere spaziali; oggi si accede ai servizi in ogni momento e con qualunque dispositivo” e ha illustrato la sua affermazione attraverso alcuni dati: l’utilizzo dello smartphone in Italia è raddoppiato negli ultimi anni, arrivando ad un utilizzo del 41% ed è duplicato anche il numero degli web shoppers. Una ricerca condotta da Google e Doxa Digital ha però evidenziato che il nostro Paese è ancora indietro: soltanto 3 italiani su 10 utilizzano l’ecommerce. Nei Paesi del G20, l’economia Internet vale il 4% e cresce del 20% del Pil, mentre in Italia vale il 2% e si calcola che per il 2016 l’incidenza sul Pil arriverà al 3,5%. “L’economia digitale porta ad un maggiore sviluppo” ha affermato Monteverde. “La Doxa ha intervistato a questo proposito 5.000 aziende, soprattutto PMI. Da questa è risultato che se cresce il business digitale, aumenta anche l’export. Se infatti circa il 70% delle PMI ha dichiarato di esportare, la percentuale di quelle digitali arriva circa al 90%”. Una strategia digitale è poi fondamentale per far conoscere ed esportare il nostro brand più noto: “l’interesse per il Made in Italy è in crescita: una ricerca di Google su settori chiave del Made in Italy ha dimostrato che questi sono cresciuti del 70%. USA e Europa sono le macroaree maggiormente interessate ai nostri prodotti ma si sono aggiunti altri Paesi come Giappone, Russia e India. I settori più ricercati sono, nell’ordine, moda, turismo, food, design e automotive. Per il Made in Italy è perciò fondamentale coniugare Internet con l’export” ha proseguito il rappresentante di Google Italia. “Per ‘digitalizzarsi’, non esiste una ricetta unica per tutte le aziende; ognuna deve adattare gli strumenti tecnologici alla propria impresa e al proprio business. Nel 2014 si può sperimentare in Internet con ogni tipo di budget” ha concluso Monteverde.
Filippo Berto di Berto Salotti ha coniugato nella sua azienda la tecnologia con il ‘fare rete’ e la promozione del ‘fatto a mano’ e ‘su misura’, aspetti peculiari dell’italianità e dell’artigianalità. “Riporto l’esperienza della mia azienda, che appartiene al distretto di Monza e Brianza” ha evidenziato. “Berto Salotti produce imbottiti di alto livello; alla fine degli anni ’90 si è trovata in una fase storica difficile ed è allora che ha scoperto Internet, la possibilità di crescere e fare conoscere l’azienda nel mondo. Per essere presenti in Internet, suggerisco 3 aspetti.
Il primo è ‘con chi si dialoga’, una delle prime domande che ci si pone andando in rete. Non è facile parlare con il cliente finale perché presuppone una capacità di risposta, anche in considerazione della lingua. E’ chiaro che il dialogo con questo ci deve essere; il nostro avviene attraverso tutti gli strumenti. Questo non significa scavalcare la rete distributiva ma essere aperti al dialogo. Secondo: l’ecommerce, che si può fare anche con prodotti di nicchia, l’importante è conoscere bene le piattaforme su cui lo si fa. Il terzo è l’infocommerce, che significa attività in rete per generare opportunità e contatti, oltre che guadagnare in credibilità e autorevolezza. La comunicazione sui social è comunque poi esportabile nei luoghi fisici attraverso il personale specializzato; grazie ai vantaggi offerti dalla rete si veicolano le opportunità verso la rete vendita e la distribuzione”. Berto ha concluso dando qualche suggerimento in base alla propria esperienza: “la maggiore difficoltà riguarda la lingua: è necessario avere risorse ad hoc per affrontare a questo problema”.
Claudio di Maio della Camera di Commercio di Monza e Brianza con Jacopo Brioschi di APA Confartigianato Milano - Monza e Brianza, ha presentato l’edizione Reload 2014 di Italian Furniture Design, la fiera virtuale in 3D dedicata all’intero sistema casa e promossa dalla Camera di Commercio di Monza e Brianza, online il 4 e 5 giugno 2014, in corrispondenza della Giornata mondiale dell'ambiente stabilita dall'ONU nel 1972 (per celebrare la prima conferenza sull'ambiente avvenuta tra il 5 e il 16 giugno dello stesso anno: fu festeggiata per la prima volta nel 1973). “Una piccola azienda ha oggi una serie di funzioni e opportunità che una volta non esistevano. L’internazionalizzazione e la digitalizzazione sono fondamentali per essere sul mercato. La fiera virtuale Italian Furniture Design sfrutta entrambe le possibilità ed è realmente all’avanguardia”.
I partners di questa nuova edizione di IFD sono Unicredit, attiva tramite il modello di servizio UniCredit International nel supporto delle PMI nel processo di internazionalizzazione; l’Agenzia ICE di Mosca che faciliterà le relazioni con oltre 40 operatori selezionati russi; Promos (azienda speciale nell’Internazionalizzazione e marketing territoriale); Confartigianato Imprese APA Milano Monza e Brianza; MCX Material ConneXion Italia; Enterprise Europe Network; Innovhub (Stazioni sperimentali per l’industria); Interiors (e-interiors.net, portale che dal 2001 segue l’evoluzione del design); Hyperfair e Edimotion. “Il rapporto tra costo e contatto di IFD è straordinario” ha dichiarato Di Maio, sottolineando che “se il marketing è una caccia nella giungla, il web marketing lo è in una riserva perché restringe molto il campo della ricerca dei potenziali contatti”.
Paola Giangrande di Hyperfair (azienda italiana della Silicon Valley la cui sede di sviluppo è a Lecco), ha illustrato il funzionamento e le novità (rispetto all’edizione del 2012) della piattaforma internet utilizzata da IFD. Essa è basata su una tecnologia unica al mondo, browser based, 3D ed immersiva, navigabile con avatar che si incontrano, interagiscono e fanno business, facilitati ed assistiti da funzionalità automatiche e innovative di business e social networking. “La piattaforma di Hyperfair nasce per fare business matching; la fiera è infatti alla portata dei marketer di riferimento all’estero. Tra le nuove funzionalità della piattaforma per questa nuova edizione, un maggior coinvolgimento, il rafforzamento della presenza anche nei social network e l’utilizzo delle keywords”.
Fabrizio Bellavista ha poi illustrato l’eco-sistema comunicazionale che accompagna Italian Furniture Design e le opportunità offerte, tra cui un corso gratuito di web-marketing per gli iscritti, offerto in supporto agli espositori di IFD Reload Edition 2014 per far conoscere la cultura digitale alle imprese e le diverse possibilità di business offerte dalla rete. Tra le opportunità aggiuntive, un voucher di 350 € per tutte le tipologie di stand; un servizio di traduzione in e da inglese e russo durante la fiera; la realizzazione di un video aziendale per i primi stand Gold; un percorso di internazionalizzazione per i 5 stand più visitati in fiera e una visita al centro di ricerca Material ConneXion per i primi iscritti.
“Si è parlato di innovazione che non si può non fare, altrimenti si è tagliati fuori dalle nuove opportunità. Il nuovo mondo è qui, è la direzione in cui va il nuovo business”: così Fabrizio Bellavista ha tirato le fila, insistendo sulla necessità di digitalizzazione e internazionalizzazione da parte delle imprese italiane e sull’opportunità offerta da Italian Furniture Design alle aziende della Brianza.
- Dettagli
Inizio del ciclo di eventi 'Presentiamoci', in cui i membri dell'Associazione, tramite vari eventi, si presenteranno al pubblico, per far sì che la cittadinanza scopra chi compone, in realtà, l'Associazione. Il ciclo inizierà con la presentazione, il 26 marzo, alle ore 21, presso la Biblioteca di Macherio, del romanzo 'Nebbia' dell'autore e Presidente Ivano Mingotti, con accompagnamento delle opere dell'artista Lory Mingotti.
- Dettagli
La petizione lanciata dal Comitato Salviamo Villa Mirabellino e’ stata sottoscritta in poco tempo da quasi 1000 persone. La Villa pare essere stata tolta dai beni messi in vendita dal Demanio e risulta ora inserita nel progetto Valore Paese - Dimore. Le associazioni componenti il Comitato hanno richiesto incontri con le istituzioni coinvolte che, tranne nel caso del Demanio, hanno accettato. L’utilizzo di Villa Mirabellino quale luogo di ospitalita’ pare non essere dagli stessi ritenuto in contrasto con la sua conservazione. Le istituzioni comunicano che nella fase preliminare verrà attivata la verifica dettagliata dei contenuti dell’eventuale bando nel quale la Soprintendenza inserirà limiti e vincoli specifici. Il Direttore Regionale, confermando l’attenzione della Direzione e della Soprintendenza su Villa Mirabellino, evidenzia che soluzioni alternative all’albergo di lusso, compatibili e sostenibili economicamente anche nel tempo sono addirittura auspicabili e chiede al Comitato per il Mirabellino di attivarsi per trovare una proposta importante di destinazione, proposta corredata da ipotesi di fattibilità sia gestionali che economiche. Alcune istituzioni sono favorevoli all’ipotesi di affidamento della Cascina Milano, struttura attigua alla Villa Mirabellino, al Corpo Forestale dello Stato, che avrebbe anche compiti operativi sul Parco. Durante gli incontri, il Comitato ricorda ancora una volta la valenza della Villa Mirabellino come bene singolo e appartenente al Parco, nonche’ gli impegni assunti dalle istituzioni stesse in seno alla gestione degli interventi di cui alla legge regionale 40/95. Il Comitato intende proseguire nell’impegno assunto, anche continuando nella raccolta di firme, per evitare che anche questa Villa storica del complesso monumentale Villa, Giardini e Parco Reale, cosi’ come e’ accaduto con la Villa Reale, venga data in locazione a privati per usi di carattere commerciale anziche’ culturale.
Il Comitato Salviamo Villa Mirabellino, composto da:
Associazione Amici dei Musei di Monza e Brianza,
Associazione HQMonza Comitato San Fruttuoso 2000
Associazione Mazziniana Italiana onlus sezione di Monza e Brianza
Associazione Mnemosyne
Centro Culturale Ricerca
Centro documentazione Residenze Reali Lombarde
Collegio di Monza degli Architetti e Ingegneri
Comitato Basta Cemento
Comitato Beni Comuni di Monza e Brianza
Comitato La Villa Reale è anche mia
Comitato per il Parco A. Cederna
Italia Nostra sezione di Monza
Legambiente circolo Alex Langer,Monza
Museo Etnologico Monza e Brianza
Novaluna Monza
Universita’ Popolare di Monza
- Dettagli
Omaggio a Eugenio di Beauharnais, il viceré con la passione per la Villa Reale. Mercoledì conferenza stampa su calendario mostre ed eventi dal 21 marzo a maggio. Con sindaco Scanagatti, assessore Dell'Aquila e associazioni.
Monza, 17 marzo 2014 - Mercoledì 19 marzo alle ore 11.30 in Comune (Sala Giunta, Piazza Trento e Trieste) si terrà la conferenza stampa di presentazione delle iniziative che si svolgeranno dal prossimo 21 marzo fino a maggio per ricordare la figura di Eugenio di Beauharnais, viceré del Regno d'Italia durante la dominazione napoleonica (1805-1814), che ebbe un legame molto forte con la città brianzola, soprattutto con la Villa Reale - la sua dimora preferita - e il Parco di Monza.
Si tratta di una serie di manifestazioni – una mostra di documenti storici originali che inaugura venerdì 21 marzo alla Galleria civica, conferenze, visite guidate alla Monza napoleonica, una pubblicazione dedicata al "viceré" – organizzate dal Comune di Monza in collaborazione con l'associazione Nova Luna, con istituzioni, tra cui il Consolato francese, e associazioni. Le iniziative culmineranno con l'intitolazione a Beauharnais del viale centrale dei Boschetti Reali.
Alla conferenza stampa interverranno il Sindaco di Monza Roberto Scanagatti, l'assessore alle Politiche culturali, Francesca Dell'Aquila, Annalisa Bemporad, dell'Associazione Novaluna, Giustino Pasciuti, Direttore della Bilioteca civica e dell'Archivio storico di Monza, che interverrà nello specifico sulla mostra documentaria "Eugenio di Beauharnais e Monza (1805-1814)" che inaugurerà venerdì 21 marzo, alle ore 17.30.
Ufficio stampa del Comune
- Dettagli
Stand Up for Human Rights: Amnesty International Merate
festeggia 25 anni per i diritti umani
Domenica 23 marzo al Bloom di Mezzago una serata di festa e approfondimento
Merate, 17 marzo 2014. Il Gruppo Amnesty International di Merate quest’anno festeggia una data importante: 25 anni in difesa dei diritti umani. E per celebrare questa ricorrenza domenica 23 marzo ha organizzato “Stand Up for Human Rights!”, una serata di festa e approfondimento al Bloom di Mezzago (via Curiel, 39 - Mezzago - MB). Tante le iniziative in programma, tra cui la proiezione del cortometraggio “La Vita che non CIE. L’amore ai tempi della frontiera”, con l’intervento della regista e antropologa Alexandra D’Onofrio, un laboratorio di origami in difesa dei diritti delle donne e il live degli Shaastra, gruppo rock brianzolo.
“Da ormai 25 anni il nostro gruppo è attivo nel territorio del meratese con molteplici iniziative di educazione, sensibilizzazione e mobilitazione in difesa dei diritti umani. – commenta Alberto Porcelli, attivista storico del Gruppo – Con questo evento vogliamo ripercorrere e approfondire alcuni dei temi di cui ci siamo occupati in questi anni, come i diritti dei migranti, la violenza contro le donne e le violazioni dei diritti umani nell’Est Europa. Ma soprattutto vogliamo rivolgerci ai giovani, che rappresentano il futuro della nostra società e che costruiranno insieme a noi un mondo più giusto”.
Fondato nel 1988 per iniziativa di alcuni amici iscritti ad Amnesty International, il Gruppo Italia 126 di Merate (LC) è attivo nel territorio del meratese attraverso l'organizzazione di tavoli di raccolta firme e di sensibilizzazione sui temi delle campagne di Amnesty International, la partecipazione a manifestazioni locali, l'organizzazione di proiezioni, concerti, spettacoli, mostre fotografiche e la realizzazione di interventi di Educazione ai Diritti Umani (EDU) nelle biblioteche e nelle scuole della zona.
Programma
STAND UP FOR HUMAN RIGHTS!
Amnesty International Merate - 25 anni per i diritti umani
Domenica 23 marzo 2014 @ Bloom (via Curiel, 39 - Mezzago - MB)
Apertura porte ore 18.00 | Ingresso libero
18.30 - Aperitivo con buffet
19.00 - Proiezione del cortometraggio “La Vita che non CIE. L’amore ai tempi della frontiera”, con l’intervento della regista e antropologa Alexandra D’Onofrio
19.45 - Shaastra live
E durante tutta la serata: video, petizioni e mostre fotografiche!
Per il programma completo dell’evento: http://www.bloomnet.org/events/event/stand-human-rights-amnesty-international-day
Amnesty International
Amnesty International, Premio per la Pace nel 1977 e Premio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani nel 1978, si occupa da 50 anni della denuncia delle violazioni dei Diritti Umani e della difesa delle persone che sono vittime di tali violazioni in tutto il mondo.
Per ulteriori informazioni:
Amnesty International – Gruppo Italia 126 – Merate (LC)
www.facebook.com/amnestymerate
- Dettagli
Le Rappresentanze Sindacali Unitarie di :
Micron Tecnology -Alcatel Lucent - STMicroelectronics - Compel - Linkra - Bames Sem- Jabil - Italtel - Nokia solution and Network -Cisco -Siae
organizzano una serata contro la crisi e per l'occupazione con musica e stand informativi delle rsu il:
21 marzo 2014 presso lo spazio Corelli in via Arcangelo Corelli 40 Milano
a partire dalle ore 21.30.
Vogliamo parlare di Hi-tech, telecomunicazioni, microeletronica e informatica. Vogliamo parlare e far parlare di noi, vogliamo parlare di altissime professionalita' che si stanno perdendo, di posti di lavoro che si stanno cancellando, del nostro lavoro e del nostro futuro. Vogliamo costruire insieme prospettive per salvaguardare i nostri posti di lavoro!
Auspichiamo che questa sia la prima di una serie di iniziative tra le RSU ed i lavoratori e le lavoratrici di aziende e multinazionali che fanno parte del comparto produttivo dell'HI-TECH.
Un settore questo cha da sempre rappresenta una importanza strategica per il nostro paese ma che, a causa della mancanza di una seria politica industriale nazionale ed europea e di scelte industriali sbagliate delle aziende, sta vivendo una drammatica e generalizzata situazione di crisi fatta di esternalizzazioni di attivita', delocalizzazioni oltre oceano, chiusure di siti, licenziamenti e casse integrazioni.
Speriamo che questa sia l'occasione di parlare anche con i giovani che stanno cercando un posto di lavoro, per tentare di costruire insieme e per dare loro una prospettiva diversa.E' per questa ragione che abbiamo deciso di uscire dagli standard "tradizionali" di comunicazione sui problemi del lavoro! Per coinvolgere chi un lavoro ce l'ha, chi lo sta perdendo e chi lo sta cercando!!!
Invitiamo tutti i lavoratori, le lavoratrici e i loro amici a partecipare.
Evento facebook:
https://www.facebook.com/events/441675002601731/?ref=29&ref_notif_type=like&source=1
sito: https://sites.google.com/site/hitechinrock/
Gianluigi Redaelli
Segretario generale aggiunto Fim Cisl Monza Brianza Lecco
Responsabile Provincia Monza e Brianza
Via Dante 17/A
20900 Monza
- Dettagli
Mostra in programma dal 17 al 23 marzo presso Urban Center di Monza.
L'iniziativa è promossa dalla Cooperativa Rea di Monza con il patrocinio del Comune di Monza. www.reacoop.it
“Memorie senza scadenza”
Quando l’uomo sfida l’ambiente
La prima: tregedia del Gleno, 1° dicembre 1963. Il disastro fu provocato dal crollo strutturale della diga sul torrente Povo, in Valle del Gleno: un’onda di piena cancellò paesi, impianti, lavoro e vite umane, sfregiati dalle pietre trascinate dalla corrente. Un dramma annunciato, previsto. Dal processo che ne seguì, emerse come i lavori fossero stati eseguiti in modo inadeguato, senza le sicurezze che una grande opera richiede. Dodici anni più tardi: 13 agosto 1935, il disastro della diga di Molare, con un lascito di 115 vittime. Si trattò di un cedimento di una barriera secondaria causato da un evento di piena. Un indennizzo di 30.000 ai familiari delle vittime e un processo che assolse tutti gli imputati. Nessun colpevole, se non l’eccezionalità delle piogge di quell’indimenticabile giorno d’agosto. Si arriva al Vajont, il 9 ottobre del 1963, quarant’anni dopo Glano. Nessun cedimento; un pezzo di montagna, il Toc, cadde nel bacino artificiale, sollevando qualcosa paragonabile ad uno tsunami. L’onda scavalcò la diga, per puntare contro tre paesi, trascinando fango e distruzione per chilometri. 1910 vittime nella notte della tragedia di quelle città che scomparvero. Una strage cercata, ma denunciata da pochi giornalisti coraggiosi –tra cui Tina Merlin, figura epica della catastrofe, denunciata e processata “per aver diffuso notizie false e tendenziose, atte a turbare l’ordine pubblico”-, e da periti onesti che ne segnalarono invano la pericolosità: se ascoltati, avrebbero potuto evitare la strage? “Il trauma è stato arrivare lì dove si ergeva un caseggiato enorme con parco, viali, statue, e trovare deserto, silenzio. Solo ghiaia e sassi. Piangevo. Mi dicevo: come può il Piave continuare a scorrere, la luna a brillare dopo quello che è successo?” racconta una maestra del paese, sopravvissuta al disastro. Al primo posto tra i 5 peggiori esempi di gestione del territorio e dell’ambiente, “il Vajont è un classico esempio del fallimento di ingegneri e geologi nel comprendere il problema che tentavano di risolvere” sostiene un documento ONU del 2008, stilato in occasione dell’International Year of Planet Earth. Nell’estate del 1985, invece, non furono una grande diga e una grande pioggia a causare i 268 morti della Val di Stava: cedettero gli argini di due bacini di decantazione delle acque di lavorazione della fluorite a Prestavel di Stava. “L'impianto è crollato essenzialmente perché progettato, costruito, gestito in modo da non offrire quei margini di sicurezza che la società civile si attende da opere che possono mettere a repentaglio l'esistenza di intere comunità umane. Non poteva che crollare”, così si espresse la Commissione Ministeriale d’Inchiesta e i periti nominati dal Tribunale di Trento.
“Rea Ricerche ecologiche applicate”, con la collaborazione del Comune di Monza, ripercorre “i disastri causati dalle dighe, la conoscenza e la responsabilità della scienza” per una “gestione responsabile del territorio”, tramite l’organizzazione e l’allestimento di una mostra all’Urban Center di Monza, in programma –e visitabile gratuitamente- per una settimana, da lunedì 17 a domenica 27 marzo. Quattro tappe: Glano, Molare, Vajont, Stava. Una mostra, “Memorie senza scadenza”, per documentare e ricordare. Quattro sezioni tematiche, ciascuna con documenti su uno dei quattro tristemente famosi episodi.
Sabato 22 marzo, invece, a partire dalle 9.30, una mattinata dedicata alle riflessione e alla collocazione storica-geografica degli eventi messi in mostra, perché dalla memoria si possa trarre insegnamento per il futuro. A seguire, una tavola rotonda “sulle grandi e piccole dighe sulle Alpi, sull’energia idroelettrica, sulla gestione condivisa delle risorse locali, sul rischio geologico e la sua gestione, sulla scienza e il diritto e dovere dell’informazione”.
Perché non ci siano più Glano, Molare, Vajont e Stava.
Perché vale la pena di ricordare.