Pubblichiamo integralmente il comunicato stampa del Coordinamento di comitati e associazioni di Monza, consegnatoci questa mattina in sede di conferenza stampa.
Ci sembra un atto dovuto, nel senso compiuto di democrazia concreta, in antitesi alla democrazia astratta.
Sicuramente tutto è perfettamente spiegabile in senso formale, pure in senso legale e procedurale: nessuno può essere imputabile di mancanze e omissioni. Tuttavia ci sembra di riscontrare un limite oggettivo nell'applicazione concreta della democrazia e della gestione della cosa pubblica.
La sala non concessa, all'ultimo giorno utile, è una sala pubblica, data in gestione al volontariato, come è anche composto da volontari il Coordinamento di comitati e associazioni di Monza, associazione di liberi cittadini, del tutto apartitica e che ha come finalità dar voce e forza agli interessi diffusi della cittadinanza.
Il senso dell'incontro pubblico che era stato promosso, aveva la finalità di andare un poco oltre alle modalità propagandistiche standard della campagna elettorale, con l'intenzione di volere approfondire in modo puntuale e preciso una serie di temi specifici a cui i candidati sindaci sarebbero stati indotti a rispondere con scarsa possibilità di evadere i problemi, come del resto spesso avviene in ambiti assai diversi, come talk show televisivi o interviste preconfezioniate e accondiscendenti o peggio ancora in comunicati unilaterali.
Comunicato stampa
Incontro del 27 maggio con tutti i candidati sindaco di monza: la casa del volontariato ci nega l’uso della sala un giorno prima.
Sconcerto e grande stupore ci hanno colpiti quando la Casa del Volontariato (CdV), con una mail del 26 maggio, ci ha formalmente comunicato che la sala prenotata e da loro confermata via mail il 27 aprile, non ci sarebbe stata concessa.
I motivi: il Consiglio della CdV sostiene che il previsto incontro, da noi organizzato e ampiamente pubblicizzato per la sera di venerdì 27 maggio, “assume una valenza politica” dunque sarebbe stato in contrasto con l’art 8 del loro Regolamento (“L’uso delle sale non può essere concesso a movimenti o circoli politici”) e per il fatto che l’invito rivolto a tutti i nove candidati, “non ne garantisce la presenza effettiva e di conseguenza la pluralità di voci”.
Evidenziando che nessuno dei membri del Coordinamento organizzatore è un “movimento o circolo politico”, che l’incontro avesse anche una valenza “politica” nessuno lo mette in dubbio proprio perché ogni espressione di democrazia pluralista assume anche quella caratteristica in quanto rivolta alla “polis” e quindi alla città e alla cittadinanza tutta, che ascoltando le diverse posizioni politiche può decidere meglio. Diverso sarebbe stato se noi avessimo invitato solo alcuni candidati, non facendone partecipare altri, come hanno fatto alcune organizzazioni. Molto probabilmente il Consiglio della CdV confonde la parola “politica” con “partitica”.
Quanto alla presenza effettiva dei nove candidati sindaco, tutti sono stati da noi invitati in data 17 maggio sia telefonicamente sia via mail. Lo stesso invito, visto il periodo denso di impegni elettorali, consentiva la possibilità di delegare una persona dello staff anche solo per la lettura delle risposte alle domande da noi precedentemente fatte pervenire ai candidati, garantendo in questo modo il pluralismo delle posizioni e delle opinioni.
Solo in data 25 maggio, il candidato Dario Allevi (coalizione di CD) ci comunicava via mail di non poter partecipare per impegni al quartiere San Rocco; anche i candidati Sandro Belli (Popolo della famiglia) e Daniela Brambilla (Italexit) ci hanno comunicato solo lo stesso giorno che non avrebbero potuto partecipare, pur avendo invece assicurato via mail, in data 17 maggio, la loro presenza.
Ci chiediamo: come poteva sapere la CdV che tre dei nove candidati non avrebbero partecipato, malgrado avessero l’ampia possibilità di farsi sostituire? Il giorno dopo è arrivata improvvisamente la mail della Casa del volontariato che inaspettatamente ci annullava la prenotazione della sala concessa via mail un mese prima, mettendoci in gravi difficoltà tanto da costringerci ad annullare la serata.
Noi riteniamo che l’incontro del 27 di maggio sarebbe stato un momento di politica democratica, partecipata e pluralista, utile a tutti, anche allo stesso nome della CdV. Tanto più che le tre domande erano state inviate a tutti i candidati sindaco 10 giorni prima e che la serata e l’eventuale dibattito sarebbe stato moderato dalla giornalista de “Il Cittadino” Federica Fenaroli, garantendo una gestione imparziale dell’incontro.
Visto che questa possibilità ci è stata negata, alleghiamo la scaletta della serata e delle tre domande inviate a tutti i candidati sindaco ai quali chiediamo ora di rispondere o attraverso i loro canali di comunicazione o inviando una mail al Coordinamento che penserà a renderle visibili a tutti i cittadini sui propri social.
Auspicando che la negazione di una sala, fatto che non ci risulta abbia mai avuto precedenti nella nostra città, non accada più, invitiamo tutti i monzesi a recarsi a votare e a esprimersi al meglio sostenendo la tutela dell’ambiente e del territorio della nostra città.
Il Coordinamento di comitati e associazioni di Monza
Circolo Legambiente Alexander Langer Monza – CCR Gruppo Ambiente e territorio - Fridaysforfuture Monza – Comitato Aria Pulita Monza - Comitato via Blandoria - Comitato per il Parco A. Cederna - Comitato quartiere Sant’Albino - Comitato quartiere San Donato Regina Pacis (Saicosavorremmoincomune) - Comitato via Boito Monteverdi - Comitato Ospedale Umberto 1° - Comitato Triante - Comitato Pro Buon Pastore - Comitato Gallarana - Comitato Bastacemento - Comitato San Carlo e San Giuseppe - Presidio ex Macello – Comitato San Fruttuoso bene comune – Comitato Residenti Area Scotti - MB United - Osservatorio antimafie MB - FOA Boccaccio 003.
Monza, 30 maggio 2022
Nelle foto: scaletta della serata del 27 maggio e domande inviate via mail a tutti i candidati sindaco di Monza in data 17 maggio 2022.