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Qualche grafico per dimostrare le tendenze di lungo periodo dell'economia nazionale. Non andrà bene ed è bene saperlo per non farsi infinocchiare da certa informazione.

Pochi convenevoli. Se in giro il fine d’anno è stato tutto un fiorire di “crisi alla spalle” e “finalmente un segno più”, è meglio chiarirsi. Non solo un segno positivo non fa primavera ma la traiettoria del fenomeno è ellittica, nel senso che in viaggio c’è un cetriolo che torna sempre in posti ombreggiati, caldi, adusi e abusati.

Diamo una occhiata alle previsioni per l’Italia del Fondo Monetario Internazionale (non proprio il centro studi del Leoncavallo). Il report è il World Economic Outlook di Ottobre 2015, che contiene previsioni fino al 2020. Fermo restando che i forecast (oh come fa scena usare l’inglese) di quelli lì di solito peccano in positivo, la situazione è la seguente.

 

DISOCCUPAZIONE – rimane stabilmente più alta rispetto ai livelli pre-crisi, contenti vero?

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TASSO DI OCCUPAZIONE – sempre lì in valori assoluti, sempre lì (le previsioni arrivano fino al 2016). Non c'è jobs act che tenga.

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RAPPORTO DEBITO/PIL – rimane stabilmente più alto rispetto ai livelli pre-crisi (chiaro che tutte le cure somministrate per ridurre il debito lo hanno invece aumentato?)

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TASSO DI RISPARMIO – si deteriora (ma va?)

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Ma ripartiamo proprio dal tasso di risparmio. Molto istruttive le 17 pagine dell’audizione in Commissione Finanze della Camera dei Deputati di Carmelo Barbagallo, Capo del Dipartimento Vigilanza Bancaria e Finanziaria della Banca d’Italia, avvenuta il 9 Dicembre 2015.

Il nostro, lo dice papale papale: era meglio quando di stava (secondo alcuni) peggio. Morale della favola “a regime”: il PIL scenderà ancora e molti perderanno il proprio lavoro.

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Gli autori di Vorrei
Ivan Commisso
Ivan Commisso

Vado per i quaranta, mi occupo di soluzioni pubblicitarie online in una grande concessionaria. La mia formazione universitaria è economica. Sono giornalista pubblicista e su Vorrei scrivo per lo più di economia perchè da lì verranno (ulteriori) problemi e su quel tema si dicono un sacco di fesserie. Nota Bene: mi piacciono le metafore, i dolci e la Calabria.

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