Come viene raccontata la realtà da mass media e organizzazioni politiche. Spread, mutui e altre piccolezze.
Il giornalismo dovrebbe raccontare i fatti, approfondire, offrire punti di vista e chiavi di interpretazione. Con correttezza deontologica e massima attinenza alla realtà. Se nessuno dei lettori ha da obiettare, prosegua nella lettura.
Succede? E con quali conseguenze?
Iniziamo dallo sfatare la vulgata della stragrande maggioranza dei commentatori stampa e tv. Di seguito alcuni esempi.
1 – L’Italia non rispetta il criterio del 3% ed è un gran problema. Ma veramente?
2 – La soglia del rapporto deficit/pil obiettivo del Governo Conte è scandalosamente alta. Ma non mi dire…
Tanto vero che nel Luglio del 2017 accadeva questo:
3 – L’impennata dello spread fa aumentare i mutui delle famiglie italiane. Forse in un altro continente…
E veniamo ora all’analisi del testo. Questo è uno screenshot tratto da Repubblica.it. Degne di nota le parole che la redazione sceglie per sintetizzare i punti chiave dell’analisi di Piketty nel sottotitolo. Testualmente: “Il governo italiano di Lega e M5S è pericoloso perché si pone come difensore delle classi popolari contro l’ipocrisia delle élite”. Pertanto difendere le classi popolari contro le élite è un pericolo. Pubblicato su un giornale di area “progressista” e senza fare un plissé.
Che invece si esprima così il Foglio lo riteniamo ammissibile? Boh, a Costituzione vigente direi ad occhio di no…
E cosa dire, amici, del Fatto Quotidiano? Penso che il vocabolario della lingua italiana offra una specifica parola per "lavoro gratis"...
Vabbè, saranno beghe italiane. Non proprio, perché quando ti imbatti in quanto sotto (di fonte stimatissima e conosciutissima organizzazione sovranazionale), per scelte semantiche ed estetiche ancora una volta non puoi non pensare ad Orwell.
Morale della favola.
Se il consenso politico si orienta in un certo modo, in Italia come e più che all’estero, forse vuol dire che le condizioni economiche contano più di qualcosa: vedere sotto. Una morale che è il frutto della vecchia analisi marxista, niente di nuovo. Ma Marx, soprattutto a sinistra, in tantissimi lo dimenticano.