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La VI edizione di "mUnschasc", la FlashArt made nella Villa Tornaghi di Monza, si terrà il 16 e 17 settembre: due giorni intensi di eventi, performance, mostre, creazioni artistiche e concerti

 

Lo scorso anno avevamo intervistato l'ideatrice Micaela Tornaghi qui, in un approfondito servizio, dove abbiamo narrato l'idea iniziale dell'evento, la sua genesi, le sue radici e il portato storico che lo accompagna. Ora l'artista mozese ci parla in anteprima del programma della VI edizione.

 

Micaela, cos'è mUnschasc?
E' percepire un contatto a metà strada tra la città e la natura. In questo giardino, anche se pilotata, c'è tanta natura: vive nella ricerca di un ordine spontaneo che tende ad armonizzare l'uomo con la natura, attraverso un intervento umano minimale e intuitivo.

Questo lo rende particolarmente adatto a spazio artistico-espositivo?
Quando ho aperto il giardino agli amici artisti, in alcuni di essi è nato da subito un innamoramento, conseguenza del saper cogliere quel contatto, del sentirne le delicate vibrazioni. 

Dunque è qualcosa d'altro di una galleria d'arte?
Non si tratta di una mostra. E' un lavoro di creazione collettivo, dove la bellezza e l'armonia del luogo sono un fattore determinante per la buona riuscita. Siamo nel centro di Monza e nello stesso tempo, la vicinanza del Lambro e la particolare collocazione dimensionale, richiamano l'antichità del luogo e rimandano agli antichi insediamenti. Ci sono della ragioni precise per cui migliaia di anni fa si sono stanziate proprio qui alcune comunità umane.

 

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Foto di Enrica Passoni

 

Ne avevamo trattato nell'intervista dello scorso anno. L'essere nel cuore antico e vibrante di Monza facilita il linguaggio dell'arte?
In questi cinque anni sono intervenuti diversi artisti. Alcuni hanno partecipato a più edizioni, altri sono tornati a intervalli, altri ancora si presentano per la prima volta. C'è un ordine casuale legato alle attività di ognuno, alle rispettive disponibilità del momento. Quasi tutti hanno colto il contatto del luogo. Si è stabilito più volte un filo sottile di comunicazione e di relazione, come un gomitolo che si dipana nello spazio e lega con un filo rosso le persone presenti con le loro singolarità espressive. Quest'anno il concetto starà materializzato con una performance di Gabriella Spadaro e Riccardo Riva, con il Lavoro dell'Associazione Sul Filo dell'Arte, in cui sarà utilizzato proprio un grande gomitolo. Sarà una sorpresa! Le precedenti cinque “mUnschasc” sono state occasioni per fare nuove conoscenze e creare nuove amicizie. Chi non c'è quest'anno, ha comunque intenzione di tornare nelle prossime edizioni. 

L'edizione di quest'anno ha un tema?
Si e anche questo è una conseguenza delle presenze di questa edizione, nel senso che in alcuni artisti è stato determinante nella scelta di venire o meno, nonostante sia stato accolto dalla quasi totalità con entusiamo. Il tema è:"Nulla Avviene per Caso, il Caso non Esiste". Nelle esperienze delle edizioni precedenti mi sono accorta che nulla avviene per caso, vedendo, durante gli eventi, il nascere improvviso di connessioni imprevedibili tra un artista e l''altro, quando spesso nemmeno si conoscevano. Ripensandoci a posteriori, mi è venuto da pensare che quell'insieme di casualità dentro gli eventi, in realtà avessero un percorso preciso, uno sviluppo conseguenziale di un nesso preesistente. Capita di incrociare persone anche per un solo attimo e stabilire una connessione profonda, fino a toccarne l'anima.

 

Puoi conoscere tutte le teorie, dominare tutte le tecniche, ma per toccare un’anima umana devi semplicemente essere un’altra anima umana.

Carl Gustav Jung

 

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Mark Rothko

 

Ci puoi anticipare qualcosa del programma di questa edizione?
Abbiamo quattro artisti giovani, si può dire all'inizio delle loro esperienze artistiche. Poi c'è anche Anna Mosca, che elabora un reading di poesie alle ore 16 del primo pomeriggio di sabato: California Notebook 2.0, con sprazzi del deserto che invaderanno, ahimè, il giardino. C'è per la prima volta Alessio Ceruti

E' l'autore della mostra What-er - Acque acide, fatta in Villa Borromeo di Arcore lo scorso annno?
Si, è proprio lui. Porterà un video nella serata di sabato e lo proietterà sotto il portico. E' una delle poche opere realizzate completamente all'esterno del giardino di Villa Tornaghi. Ha voluto così, ma sarà accompagnato da una sua performance. Il tema è l'acqua e l'ecologia, i danni e le conseguenze dell'acidificazione dell'acqua. Non voglio anticipare troppo, aggiungo soltanto che ha in programma di presentare una dimostrazione tangibile e scientifica con l'uso di acqua e acido. 

C'è anche uno spettacolo musicale?
Alle 18,30 di domenica. E' un concerto di musica moderna mediterranea di Mario De Leo. Ma ci saranno altre performance accompagnate da musicisti e una performance di Arte Danza “Immanis” con Gabriella Spadaro e Riccardo Riva. 

Nel programma l'apertura di "mUnschasc" inizia con la mostra “Libri d’Artista”. Di cosa si tratta?
Quest'anno ci è possibile utilizzare gli spazi degli uffici dell'ex Oleifico Tornaghi. La creazione è aperta a tutti, lasciando massimo spazio alla creatività.

Gli ex uffici diventano un laboratorio di produzione?
Mi piacerebbe, anche solo avviare un piccolo laboratorio sperimentale. Quest'anno li portano già fatti. Il Libro d'Artista ha una notevole forza comunicativa: se un libro schiude la mente, un libro di artista la schiude ancora di più.


Programma evento:

Sabato 16 Settembre 2017
h.16.00 Apertura esposizione opere nel giardino di Villa Tornaghi e apertura mostra “Libri d’Artista”
h.16.10 California Notebooks 2.0 Reading di Poesia di Anna Mosca
h.18.30 Alberto Moioli presenta l’evento con Valeria Vaccari e Vittorio Raschetti
h.21.30 Video proiezione What-er di Alessio Ceruti con esperimento scientifico
h.22.30 Videoperformance di Valeria Croce con improvvisazioni musicali di Matteo Fumagalli

Domenica 17 Settembre 2017

  1. 15.00 Arte Danza “Immanis” Gabriella Spadaro e Riccardo Riva
  2. 17.00 Valeria Vaccari modera la “tribù” Mario De Leo, Max Marra e Giovanni Ronzoni
  3. 18.30 Concerto Musica Moderna Mediterranea fusion: voce e chitarra Mario De Leo, sitar Ashanka Sen, percussioni Sebiano Fail

 Gli artisti:

Betty Bellù, Laura Caligiuri, Silvia Capiluppi, Alessio Ceruti, Ernesto Colombo, Valeria Croce, Mario De Leo, Teresa Di Nicolantonio, Daniela Dente, Corinna Farchi – Ass. Sul filo dell’Arte, Pieralberto Filippi, Nicola Frangione, Riccardo Fusini Aka Darko, Carlo Guzzi, Max Marra, Giulia Meregalli, Anna Mosca, Enrica Passoni, Giovanni Ronzoni, Franco Sartori, Sonia Scaccabarozzi, Raffaello Talò, Micaela Tornaghi. 

Qui il comunicato ufficiale a cura di Alberto Moioli

Si ringraziano: 
per  lo foto icona del servizio Carola Maria Besana
per la citazione di Carl Gustav Jung Uno spazio per l'arte terapia

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Gli autori di Vorrei
Pino Timpani

"Scrivere non ha niente a che vedere con significare, ma con misurare territori, cartografare contrade a venire." (Gilles Deleuze & Felix Guattari: Rizoma, Mille piani - 1980)
Pur essendo nato in Calabria, fui trapiantato a Monza nel 1968 e qui brianzolato nel corso di molti anni. Sono impegnato in politica e nell'associazionismo ambientalista brianzolo, presidente dell'Associazione per i Parchi del Vimercatese e dell' Associazione Culturale Vorrei. Ho lavorato dal 1979 fino al 2014 alla Delchi di Villasanta, industria manifatturiera fondata nel 1908 e acquistata dalla multinazionale Carrier nel 1984 (Orwell qui non c'entra nulla). Nell'adolescenza, in gioventù e poi nell'età adulta, sono stato appassionato cultore della letteratura di Italo Calvino e di James Ballard.

Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.