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Al teatro Binario 7 di Monza si terrà, domenica 11 dicembre, la prima nazionale del nuovo spettacolo di Dome Bulfaro ed Enrico Roveris, a coronamento dei 10 anni di PoesiaPresente

 

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uando si dice: una vita che sembra un film. Lo penseranno di se stessi, probabilmente, i personaggi che si alterneranno sul palcoscenico nello spettacolo Marcia film, l'ultima fatica del poeta Dome Bulfaro e del regista Enrico Roveris. Alle prese con le loro vite da film, infatti, i diversi caratteri interpretati da Bulfaro daranno vita, fra realtà e fantasia, a una tragicommedia sulla dissennatezza dell'umanità, sulla violenza che, sempre identica a se stessa, attanaglia e avvelena l'esistenza. A meno che non si compia un gesto radicale, antiviolento: proprio quello che sarà richiesto di compiere al protagonista, un regista cinematografico convinto di star girando il film cardine della propria carriera.
Marcia film sarà in scena per la prima nazionale domenica 11 dicembre alle ore 21, al teatro Binario 7 di Monza. Lo spettacolo è anche l'anteprima dell'undicesima edizione di PoesiaPresente, la stagione poetica portata avanti dagli stessi Bulfaro e Roveris insieme a tutti gli altri membri dell'associazione Mille Gru.

 

20161207 MarciaFilm Locandina

 

Lo spettacolo promette di essere una summa della produzione teatrale di Bulfaro: oltre al ritorno di personaggi già presenti in Milano Ictus e in Jannacci, il Tessa e alter duu s’ciopàa, come Batte Botte, Mangiacuori e Fifì, propone aspetti tematici che sotterraneamente permeavano già la sua opera e adesso si prendono la scena principale. In primis, l'antiviolenza, la lotta pacifica contro il concetto stesso di lotta, quell'aspirazione a ricomporre il dissidio umano fra ricerca di pace e volontà di potenza che si nasconde fra le pieghe dell'esistenza di ciascuno. Già cruciale nella produzione poetica più recente dell'autore, chi lo ha seguito negli ultimi anni non sarà sorpreso dal fatto di ritrovarlo anche in questo progetto più ambizioso. Il tema – molto leopardiano, sia concesso evidenziarlo – della reazione pacifica alla violenza, sia degli uomini sia della natura, era tutto sommato in nuce nel primo spettacolo teatrale di Bulfaro, Milano Ictus: una direttrice tematica importante, infatti, lì era la reazione al crollo, alla fine violenta di qualcosa, simboleggiata, in quel caso, dalla distruzione del Duomo di Milano.

 

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Anche il concetto stesso di marcia, di attività continua, ininterrotta, indefessa e instancabile al servizio dell'arte – ma soprattutto del suo pubblico – è un aspetto che nel nuovo spettacolo fa la parte del leone, ma già aveva dato segni di sé: un'edizione non troppo antica di PoesiaPresente, infatti, vedeva fra gli eventi in programma anche una marcia poetica. La recitazione annunciata, quindi – una marcia senza interruzione a suggellare parola e azione corporea – diventa l'equivalente estetico, artistico, di un'azione che fino a questo momento era rimasta nella dimensione della dimostrazione, della manifestazione pubblica. Lo spettacolo mostrerà quanto sia stata radicale questa trasformazione estetica.

 

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In continuità con la produzione teatrale di Bulfaro sarà il ridotto numero di attori in scena, ma ancora di più il forte legame che la poetica dello spettacolo intesse con la musica: se Bulfaro, infatti, interpreta sostanzialmente tutti i personaggi "parlanti", un ruolo non marginale avrà, dal canto suo, la coppia di musicisti Francesco Aroni Vigone e Luigi Ranghino, che improvviseranno dal vivo la colonna sonora del film tanto agognato dal protagonista. E, in effetti, va riconosciuto al Bulfaro "teatrale" il merito di aver sempre esplorato con successo le possibilità offerte dalla commistione di poesia e musica, trasformandola in valore aggiunto.

Se, insomma, con i dieci anni di PoesiaPresente l'associazione Mille Gru ha contribuito con decisione a rendere la Brianza un territorio nevralgico per lo sviluppo della poesia contemporanea, lo spettacolo di domenica prossima promette di essere un nuovo tassello di questo lavoro (apparentemente) instancabile. Da veri marciatori della poesia, Bulfaro e Roveris sanno che le maratone si vincono con tenacia, costanza e continuità.

 

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MARCIA FILM – spettacolo di teatropoesia
Prima nazionale domenica 11 dicembre ore 21.00,
Teatro Binario 7 Monza

Di e con: Dome Bulfaro
Regia: Enrico Roveris
Musiche dal vivo: Francesco Aroni Vigone (sax) e Luigi Ranghino (pianoforte)
Direttore di scena: Andrea Diana
Allestimento: Elisa Bianchini
Organizzazione e comunicazione: Anna Castellari e Simona Cesana
Una produzione Mille Gru Stagione PoesiaPresente 2016 –
In collaborazione con La Danza Immobile
Si ringrazia: Yamaha

Biglietto unico € 10
Per informazioni:
039 2027002 – biglietteria@binario7.org

Gli autori di Vorrei
Simone Camassa
Simone Camassa

Nato a Brindisi il 7 maggio del 1985. Insegnante di Italiano, Storia e Geografia nella scuola pubblica, si è laureato in Lettere, in Culture e Linguaggi per la Comunicazione e in Lettere Moderne, sempre all'Università degli studi di Milano. Suona la chitarra elettrica (ha militato in due gruppi rock, LUST WAVE e BLACK MAMBA) e scrive poesie.

Appassionato di sport, ha praticato il nuoto a livello agonistico fino ai diciotto anni, per un anno ha anche giocato a pallacanestro. Di recente, è tornato al cloro.
È innamorato della letteratura in tutti i suoi aspetti, dalla poesia fino al fumetto supereroistico statunitense. Sogna di realizzare un supercolossal hollywoodiano della Divina Commedia, ovviamente in forma di trilogia e abbondando con gli effetti speciali.

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