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Martedì di ProculturA a Monza
10 dicembre: LA CITTÀ IDEALE
Dopo una apprezzata carriera di attore, teatrale e cinematografico, Luigi Lo Cascio passa dietro la macchina da presa e dirige LA CITTÀ IDEALE: "Debutto ambizioso (una storia kafkiana...) per Lo Cascio che dimostra di saper girare, trovando atmosfere e chiaroscuri di un racconto che tiene apposta chiuso in una confezione misteriosa. Nei panni d'un maniaco ecologista coinvolto in un incidente sposa la causa di un finale aperto e si dichiara pronto a un'opera seconda in cui potrà guardare i mortali." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 18 aprile 2013). Alla proiezione delle 21 interverrà l’avvocato MARCO NEGRINI, Presidente della Camera Penale di Monza.
Buona visione!
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Anche SEM fallisce, quali prospettive per le lavoratrici e per i lavoratori e per l’area ex Celestica di Vimercate?
Giovedì 5 dicembre 2013, il Tribunale di Monza, ha prima decretato (in 10 pagine di motivazione) la non ammissibilità al concordato preventivo per SEM ed ha successivamente decretato il suo fallimento nominando il Giudice responsabile e i due curatori responsabili del fallimento stesso.Due giorni prima, la direzione aziendale di SEM aveva aperto la procedura di mobilità (licenziamento) per 76 dipendenti su 95 rimasti in forza alla società.La situazione precipita anche per SEM, e bisognerà fare subito chiarezza su cosa succede per le lavoratrici e i lavoratori attualmente in forza.Non c’è soddisfazione su quanto sta avvenendo, anche se come OO. SS. avevamo presentato istanza di fallimento al fine di estromettere Bartolini dalla gestione delle aziende e responsabile di questa drammatica situazione. Nei prossimi giorni incontreremo i curatori fallimentari di SEM per fare il punto con loro e capire come affrontare e gestire tutte le problematiche che ricadono sui lavoratori dopo il decreto di fallimento e definire quale ammortizzatore sociale utilizzare.
Incontreremo i lavoratori che molto probabilmente manifesteranno la loro presenza in occasione dell’incontro del tavolo Istituzione convocato (dopo la nostra richiesta) per venerdì 13 dicembre alle ore 15 presso la sede istituzionale della Provincia di Monza e Brianza in via Tommaso Grossi a Monza. La re-industrializzazione del sito per noi rimane un obbiettivo fondamentale, in tal senso va ripreso al più presto un lavoro serio che crei le condizioni per un futuro sviluppo industriale dell’area di Vimercate e che i soggetti responsabili della ripresa delle attività produttive si muovano poi con estrema rapidità per evitare che l’area si “desertifichi”.
Non c’è più tempo, bisogna passare dalle parole ai fatti per dare risposte occupazionali ai lavoratori che di fatto sono senza lavoro.
Gianluigi Redaelli
Segretario generale aggiunto Fim Cisl Monza Brianza Lecco
responsabile Provincia Monza e Brianza
Via Dante 17/A
20900 Monza
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Domenica 15 dicembre alle ore 18.30 il Circolo ARCI La Lo.Co. di Osnago ospita Paolo Margini e Massimo Battisaldo, autori di Decennio Rosso. Decennio Rosso è un romanzo che parla degli anni di piombo raccontando gli eventi con gli occhi di chi allora fece la scelta rivoluzionaria. Racconta di come avvenne la scelta di muoversi, di come le cose continuarano e di come poi andò a finire tutto.
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Proseguendo il dialogo sulla tematica dell'Educazione alla Pace, iniziato il 21 settembre in occasione degli eventi dedicati alla Giornata Internazionale per la Pace, la UPF insieme ad altre associazioni e al Comune di Monza promuove un incontro dibattito dal titolo: Birmania, Corea del Nord, Siria e Tibet: quali diritti umani? che si terrà martedì 10 dicembre alle ore 20.45 presso la Sala E dell'Urban Center-teatro Binario 7, in via Turati 8 a Monza, zona stazione FS.
La serata, con entrata libera, tenuta in occasione del 65° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, sarà moderata da Matteo Speziali direttore del giornale on line MBnews, con la presenza dell'avv. Francesca dell'Aquila, Assessore alla Cultura del Comune di Monza, e i relatori:
per la Birmania: il prof. Giuseppe Malpeli dell'Università di Reggio Emilia, impegnato da anni a favore della causa del popolo birmano, promotore dell'Ass. per l'Amicizia Italia Birmania, esperto e profondo conoscitore del paese asiatico, dove è stato innumerevoli volte attivando vari progetti umanitari a favore dell'educazione scolastica per tutti;
per la Corea del Nord: il fotografo e giornalista Piergiorgio Pescali, uno dei pochissimi giornalisti occidentali ad aver visitato più volte il paese, una sua mostra fotografica sul Nord Corea è attualmente esposta presso il museo della National Geographic a Washington, grande esperto di tutta l'area asiatica, notevoli i suoi reportage sul quotidiano Avvenire;
per la Siria: il giovane italo-siriano Shady Hamadi, attivista per i diritti umani e importante punto di riferimento per la causa siriana in Italia, collabora con "il Fatto Quotidiano" dove tiene un blog, autore del volume "La felicità araba. Storia della mia famiglia e della rivoluzione siriana" edito da Add Editore di Torino;
per il Tibet: il dr. Chodup Tchiring Lama, ex monaco buddista tibetano, già docente di filosofia presso diverse università, autore di vari libri e ospite di molti programmi televisivi, tra i fondatori e già Presidente dell'Associazione Italia Tibet, profondo conoscitore della storia e cultura tibetana, impegnato nel lanciare e monitorare progetti umanitari in India e Nepal.
Durante l'incontro ci sarà un intermezzo poetico a cura di Ettore Fiorina, mentre al termine verranno nominati alcuni nuovi Ambasciatori di Pace, tra cui Ruggero Maggi, ideatore della mostra "Padiglione Tibet", per l'impegno profuso a favore della causa tibetana, la dott.ssa Wai Wai Dawkhinsan, per il suo impegno a favore della comunità birmana in Italia e la dott.ssa Alganesh Fessaha, Presidente della Ong Gandhi per l'attività decennale a sostegno dei profughi eritrei.
Ospite d'onore e "madrina" della serata la Sen. Albertina Soliani, fondatrice e già Presidente del Gruppo InterParlamentare Amici della Birmania, fautrice del recente viaggio in Italia della Premio Nobel e leader birmana Aung San Suu Kyi, di cui è grande amica.
UPF Universal Peace Federation - sezione Monza Brianza
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DEPURATORE DI MONZA (CHE RACCOGLIE LE ACQUE FEDITE DI 35 COMUNI E DI CIRCA QUATTROCENTOMILA ABITANTI DELLA BRIANZA). UNA DOMANDA SORGE SPONTANEA: MA I 29 SINDACI SOCI E GLI ALTRI 6 CHE SI AVVALGONO DEL DEPURATORE DOVE SIETE?
L'anno scorso sotto l'albero cementificazione e centri commerciali. E quest'anno quale sarà il regalo dei nostri amministratori pubblici? Speriamo che l'acqua non si trasformi in Champagne, anche perché sarebbe solo per qualcuno mentre ad altri, liquame puzzolente e il conto dello Champagne. Potrebbe essere l'epilogo di una una storia che nasce più di 40 anni fa con lo sviluppo della Brianza e la ricerca del progresso. Una storia che riguarda servizio idrico e la depurazione delle acque reflue. Per risolvere una necessità e un problema che affligge la vita di molte persone si è disposti a spendere un mucchio di soldi, e se la mucca da mungere sono i cittadini attraverso le pubbliche amministrazioni e lo stato, la politica e la conseguente partitocrazia hanno un ruolo estremamente rilevante. Quando poi ai professionisti come ingegneri, avvocati, commercialisti e riciclati della politica, amministrano il bene comune, il risultato e sempre lo stesso. Sono i cittadini a pagare. Con i loro soldi e con la loro salute, alimentano un'economia. E così, la gestione di un bene primario e la soluzione di un problema che affligge migliaia di cittadini, fanno circolare milioni di euro che con una gestione oculata e intelligente avrebbero potuto offrire un ottimo servizio pubblico. I cittadini del Movimento 5 stelle hanno partecipato all'assemblea pubblica dei comitati e delle associazioni che sono sorte sull'asse del viale delle industrie e che noi ribattezzeremmo viale dei rifiuti e dei fanghi. Sono state elencate, da cittadini a volte molto più esperti di certi amministratori, una serie di criticità e incapacità manifestate dalla politica fino ad oggi ed evidenziato il continuo interesse delle procure e delle autorità di controllo su come avviene la gestione dei rifiuti e del servizio idrico. Le associazioni e i comitati di cittadini chiedono che venga rispettato l’impegno preso nel 2007 per l’attuazione del Master Plan. Piano di risanamento che nasce da già nei primi del 2000 e per i quali si sono già Spesi 12 milioni di euro dei 63 previsti. Forse proprio perché le cose finalmente stanno migliorando e allora sarebbe difficile far spendere di più a noi stato si sta pensando di rivedere quel piano che già si fa fatica a far procedere. Ma ci risponderanno: "ma i cittadini continuano a lamentarsi? Noi vogliamo far prima e spendere meno." Ma chi crede ancora nell'amministrazione pubblica? Che per altro non tiene conto e prende in considerazione di sterminare uno dei centri sportivi più importanti della città e uno dei pochissimi del quartiere. Per anni i cittadini si sono sentiti presi in giro per la scarsa trasparenza e mancanza di tutela degli interessi pubblici a vantaggio di ristrette cerchie di super stipendiati che fanno tutt'altro che l'interesse pubblico! La scarsa partecipazione della cittadinanza, rispetto agli anni precedenti, è dovuta proprio alla mancanza di fiducia... Non certo perché le puzze sono diminuite rispetto a prima! La situazione è ancora insostenibile e gli immobili perdono oltre il 30% del loro valore. Ma si sa, il cemento fa girare l'economia e la gestione dell'acqua é un facile business. Quindi facciamo un depuratore ancora più grande e nel frattempo affidiamo illegittimamente il servizio idrico a una società di diritto privato che non ha i necessari requisiti. La politica fino ad oggi si è dimostrata fallimentare rispetto alla soluzione di problemi che affliggono i cittadini, costando troppo e offrendo un servizio scadente. Ma non per questo bisogna obbligatoriamente e forzatamente affidare la gestione ad una società privata, che sarà pubblica, ma che prevede sempre le stesse figure: i nominati della politica. Pertanto devono essere i cittadini a mobilitarsi in prima persona, informandosi su quanto sta avvenendo e manifestando i loro interessi senza più delegare ciecamente. Il movimento è molto critico rispetto ai grandi impianti, anche in relazione agli orientamenti europei che indirizzano verso l’attuazione di piccoli impianti meno impattanti, pertanto é contrario anche al progetto paventato che prevede ampliamento e occupazione di nuovo suolo. Ad oggi il depuratore smaltisce per 35 comuni dell'area brianzola e i liquami di 400.000 abitanti equivalenti e si vuole arrivare a sfruttare la sua potenzialità che é di 900.000 abitanti. Che vuol dire anche maggiori utili per comuni che non vivono direttamente il problema ma anzi ne traggono solo beneficio. L'unica strada alternativa al progetto in atto deve prevedere dei micro impianti a monte. L'affidamento del servizio idrico é stata dichiarato illegittimo dalla Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato ed é oggetto di un ricorso al TAR. Il nuovo gestore del SII(Servizio Idrico Integrato) dovrebbe servire tutti i 55 comuni e i gli 855.124 abitanti della Brianza, con un giro di affari di di oltre 100 milioni di euro anno con le tariffe correnti, ma teniamoci pronti poichè questi aumenteranno le tariffe. Tutta la fretta tendente a deliberare la fusione tra Alsi e Brianzaque, la riteniamo sbagliata e danneggerà i cittadini della Brianza. Le strade intraprese che non rispetteranno i principi di economicità, trasparenza e pubblica utilità verranno contestate anche con eventuale ricorso alla Corte dei Conti. Sta nascendo un coordinamento di tutti i comitati sorti a ridosso di viale delle industrie per sviluppare delle linee guida condivise, volte al risanamento ed allo sviluppo sostenibile dell'area dove insiste ancora molto suolo libero da preservare. Il MoVimento sarà a fianco di questi cittadini e promuoverà le loro istanze. E’ stato proposto da parte del Movimento 5 Stelle la convocazione di un consiglio comunale dedicato al tema depuratore da tenersi presso la circoscrizione 3 per dimostrare la vicinanza ai cittadini. Nonostante molti consiglieri fossero d'accordo, l'amministrazione, adducendo scuse regolamentari e di forma, ha preferito farlo nella sede del comune. Il consiglio è sensibile al tema e non è vero come sostiene qualcuno che non c’è interesse ma c'è una determinatezza di una parte politica che non dà spazio alla discussione. PERTANTO INVITIAMO TUTTA LA CITTADINANZA, I COMITATI E LE ASSOCIAZIONI, AD ESSERE PRESENTI NEI CONSIGLI COMUNALI CHE SI TERRANNO DOPO IL 9 DICEMBRE e CHE TRA GLI ALTRI AVRANNO COME TEMA LE SORTI DELL'ACQUA, LA RISPOSTA A INTERPELLANZE SUL TEMA DELLA DISCARICA DI V.LE DELLE INDUSTRIE E CHE CULMINERA' NELLA SEDUTA DEL 13 GENNAIO QUANDO SI TRATTERÀ IL TEMA DELLA RIQUALIFICAZIONE DEL DEPURATORE. Ci sarà modo di confrontarsi e siamo sicuri che l'amministrazione si renderà disponibile alla massima partecipazione e trasparenza su un processo così delicato. Loro non molleranno mai, noi neppure.
Associazione Fuori dal Pantano- Movimento Cinque Stelle Monza- Comitato Beni Comuni MB
Monza 5 dicembre 2013
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A un mese dalla riapertura, primo bilancio dell'attività del NEI dopo i lavori di ristrutturazione. Venerdì 6 dicembre ore 12 conferenza stampa con Sindaco Scanagatti e Consigliere Appiani
Monza, 5 dicembre 2013 – A poco più di un mese dalla riapertura del Centro sportivo comunale NEI, domani, venerdì 6 dicembre alle ore 12 in Sala Giunta (palazzo Comunale, Piazza Trento e Trieste), il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, e il consigliere incaricato allo Sport, Silvano Appiani, faranno un primo bilancio dell’attività dell’impianto comunale. Il NEI dall’estate scorsa è stato sottoposto a un importante intervento di ristrutturazione terminato a ottobre. Alla conferenza stampa saranno presenti anche i responsabili di Sport Management, la società sportiva che si è aggiudicata in seguito a un bando pubblico la gestione delle attività sportive per i prossimi due anni.
Ufficio stampa del Comune
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Oggi il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato definitivamente una risoluzione – nata per iniziativa del MoVimento 5 Stelle - che prevede la dismissione di parte del parco inceneritori lombardo, stante il forte squilibrio previsto nel prossimo futuro tra la capacità di incenerimento presente nella nostra regione e la produzione lombarda di rifiuti urbani residui. Le sollecitazioni del Movimento per un piano di dismissione degli impianti hanno convinto le forze politiche e la risoluzione che ne è scaturita, dopo un lungo lavoro di mediazione, è stata approvata all’unanimità dal Consiglio. Gianmarco Corbetta, consigliere del Movimento 5 Stelle Lombardia, dichiara: “Siamo più che soddisfatti per il risultato ottenuto a cui hanno contribuito tutte le forze politiche presenti in Regione. Si tratta di un provvedimento che segnerà una svolta storica nella gestione dei rifiuti in Lombardia (e, come naturale conseguenza, in tutta Italia). L’aver puntato pesantemente per decenni sull’incenerimento è costato alla nostra regione il primato della raccolta differenziata: eravamo primi 20 anni fa, ora siamo stati superati da Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Piemonte ma potremmo perdere anche il quinto posto in classifica a beneficio della Sardegna e delle Marche! Finalmente con questo provvedimento si volta pagina: dopo il trentennio degli inceneritori, si può aprire l’epoca della raccolta differenziata spinta e del recupero di materia dai rifiuti, a tutto beneficio dell’ambiente e della salute dei cittadini.” Ora spetta alla Giunta regionale individuare i tempi e i modi per attuare il piano di dismissione. I criteri per individuare gli impianti da chiudere sono contenuti nel provvedimento appena approvato in Consiglio: si partirà dai meno efficienti sotto il profilo ambientale. “Legambiente – prosegue Corbetta - ha appena pubblicato un dossier sul tema della dismissione degli impianti lombardi: emerge chiaramente che l’inceneritore di Desio è il più inquinante di tutti per quanto riguarda le polveri sottili. Per Legambiente i primi da chiudere sono quelli di Desio, Busto Arsizio (VA), Parona (PV) e Cremona. Credo che la chiusura di Desio in tempi brevi sia nell’ordine naturale delle cose, i sindaci di centro-sinistra che hanno recentemente approvato il folle piano industriale di Bea (che prevede il potenziamento e il prolungamento in vita per altri 18 anni dell’impianto) si mettano l’animo in pace”.
Movimento 5 Stelle - Lombardia
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Martedi 10 dicembre 2013, ore 15,30 URBAN CENTER BINARIO 7 (Sala D)
INCONTRO PUBBLICO IN OCCASIONE DEI 25 ANNI DELLA MORTE DI CHICO MENDES
L’attualità dell’insegnamento di Chico Mendes, sindacalista, politico e ambientalista brasiliano che ha pagato con la vita la sua lotta per l’affermazione di un modello di sviluppo economico attento al rispetto dell’ambiente e delle persone. Incontro con JORGE VIANA (Vicepresidente del Senato brasiliano) e LUIGI CEPPI (padre missionario da molti anni attivo in Amazzonia nella tutela dei diritti dei popoli della foresta). Partecipano all’incontro Roberto Scanagatti (Sindaco di Monza) e Francesca Dell’Aquila (Assessore alle Politiche Culturali e di Sostenibilità del Comune di Monza) L’incontro fa parte di un ciclo di iniziative che tra il 9 e il 13 dicembre si svolgerà in diverse
città italiane: Cantù, Magenta, Reggio Emilia e Verona.
Iniziativa a cura del “Comitato per le Celebrazioni del 25° anniversario della morte di Chico Mendes”, ACLI Provinciali di Milano e del Comune di Monza.
In collaborazione con: Artigiani di Pace (Co), Terre di Mezzo (Mi), IPSIA (Mi), Coop Chico Mendes (Mi), Energia felice
(Mi), Boorea (RE), CGIL (RE), CISL (RE), Coop Chico Mendes (Mo), GVC (Bo), Luci nel Mondo (Vr).
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Ufficio Attività Culturali
Comune di Monza
tel. 039.230.21.92
attivitaculturali@comune.
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AMMODERNAMENTO DEL DEPURATORE DI SAN ROCCO: PRONTA UNA SOLUZIONE ALTERNATIVA PIU’ VELOCE E MENO DISPENDIOSA DEL PROGETTO “MASTER PLAN”, SENZA L’UTILIZZO DELLE AREE VERDI LIMITROFE DEL COMUNE DI MONZA E DEGLI IMPIANTI SPORTIVI.
L’Amministratore Unico, Filippo Carimati: “Quest’ipotesi è compatibile con l’ambiente e in fatto di tempistica, è la più celere. L’abbiamo illustrata al Comitato San Rocco, la presenteremo ai nostri Soci nell’Assemblea del 21 dicembre e quindi, alla cittadinanza” .
Monza, 5 dicembre 2013 – Per l’ammodernamento del depuratore di San Rocco, c’è una nuova soluzione del Progetto Master Plan 2-5 linea liquami, un intervento da 63 milioni di lavori e cronoprogramma di 12 anni . Dopo l’elaborazione di cinque diverse ipotesi, alcune scartate perché impraticabili, altre perché avrebbero coinvolto aree verdi su cui sorgono impianti sportivi, il pool di esperti, composto da professionisti del settore e dai tecnici degli uffici progettazione di Alsi, ha messo a punto un nuovo studio di fattibilità. Esso prevede di delocalizzare metà dell’impianto sull’area attigua della ex Stazione di Trattamento Rifiuti Speciali, chiusa nel 2010 e già di proprietà di Alsi mentre, per l’altra metà, di ristrutturare il depuratore esistente con totale copertura delle vasche del comparto biologico. Mista la tecnologia per il funzionamento della struttura: la porzione nuova vedrà applicato un processo a membrane, viceversa, quella attuale da ”risistemare” continuerà ad utilizzare la tecnologia a fanghi attivi. Rileva l’Amministratore Unico di Alsi, Filippo Carimati: “Quest’ipotesi presenta una serie di vantaggi : è compatibile con l’ambiente, in fatto di tempistica è senza dubbio la più veloce, ha costi di costruzione e di gestione inferiori. L’abbiamo già sottoposta in visione al Sindaco di Monza- il primo a chiederci di valutare opzioni alternative per trovare soluzioni più celeri alla problematiche connesse al depuratore - e ora, dopo averla illustrata al Comitato di Quartiere San Rocco, la presenteremo ai nostri soci in occasione della prossima assemblea del 21 dicembre. Quindi, saremo pronti per mostrarla al quartiere e alla cittadinanza”.
Diversamente da altri studi sviluppati in precedenza, in questo caso non vengono intaccate le aree verdi di proprietà del Comune di Monza dove esistono il bocciodromo, la pista ciclabile, il campo da calcio, quello da rugby: una sequela di impianti sportivi e di percorsi di campagna, amati e frequentati tanto dai residenti quanto dai monzesi e dai brianzoli. Tutti gli edifici, sia quelli da costruire che quelli da ristrutturare, saranno coperti, chiusi, aspirati e deodorizzati in un’ottica di abbattimento dei miasmi. Il verde godrà di un ruolo importante con barriere di alberi e arbusti posti a contorno del perimetro della parte nuova di impianto per contenerne l’impatto visivo e ambientale che rappresenta uno degli obiettivi strutturali del progetto. Secondo le previsioni di calcolo effettuate, rispetto al Master Plan fasi 2-5, la spesa per la realizzazione dell’infrastruttura pubblica scenderebbe da 60 milioni (importo dei lavori al netto del ribasso d’asta) a 55,8 milioni , i costi di gestione calerebbero da 7,2 milioni annui a 6 milioni. Il decremento più significativo riguarda tuttavia il fattore tempo: 7 anni e 8 mesi contro 12, con la possibilità di realizzare la parte nuova nell’arco di soli 44 mesi una volta ottenuti tutti i permessi e le autorizzazioni dalle competenti Autorità. “Aprendo il cantiere a inizio 2018, già nel dicembre 2019,si potrebbe avere metà impianto già pronto- sottolinea Carimati che, a questo proposito, tiene a precisare :”Qualcuno sostiene che siamo in ritardo con l’avvio dei lavori. Ebbene, vorrei far notare che non solo non abbiamo perso un momento, ma abbiamo sfruttato al meglio i tempi necessari all’inserimento dell’opera nel Piano d’Ambito in fase di predisposizione da parte dell’Autorità d’Ambito, atto indispensabile alla ridefinizione degli aspetti finanziari del progetto”. Quando nel 2010 fu indetta la gara per l’ammodernamento del depuratore, Alsi Spa era patrimoniale gestore idrico, percepiva il 42% della tariffa idrica e aveva accantonato 17 milioni che ora, a seguito della riorganizzazione del settore idrico e della conseguente e prossima fusione della società in Brianzacque, passeranno nelle casse di quest’ultima, gestore unico del servizio idrico integrato nella Provincia di Monza e Brianza e soggetto deputato ad occuparsi industrialmente non solo di acquedotti, fognature e depurazione, ma anche degli interventi di ammodernamento di potenziamento delle reti e degli impianti.
A seguito dello sviluppo di studi alternativi/integrativi rispetto al Master Plan fase 2-5 liquami, l’Amministratore Unico, Filippo Carimati ha più volte incontrato i vertici del Raggruppamento Putignano, Artifoni, Desa che nel 2012 si sono aggiudicati l’appalto Master Plan: ”Abbiamo in corso un confronto serrato- spiega- perché l’obiettivo evidente è quello di trattare per evitare di dover rifare un’altra gara, con ulteriori spese e allungamento della tempistica, problematiche che rappresentano l’esatto opposto di quanto ci siamo prefissi e che stiamo perseguendo nel segno di una gestione attenta e oculata delle risorse pubbliche”.
LA NUOVA SOLUZIONE PROGETTUALE: I DETTAGLI - Nella parte dell’ex stazione trattamento rifiuti speciali è contemplata la realizzazione di un modulo composto da un comparto biologico e da un altro a membrane. Il secondo modulo per trattare il restante 50% della portata liquami si otterrà ristrutturando i manufatti esistenti nell’attuale impianto con la stessa tecnologia estensiva a fanghi attivi. E’ previsto il riutilizzo di tutte le attuali vasche di ossidazione e nel breve periodo di soli tre dei cinque bacini di sedimentazione finale e precisamente di quelli situati verso il Lambro. Le altre due vasche resteranno temporaneamente vuote e verranno poi riutilizzate in uno scenario di lungo termine (dopo il 2025). Le due distinte “porzioni” biologiche del depuratore saranno interconnesse idraulicamente e tecnicamente, in modo da costituire un’infrastruttura unica. Anche questa opzione mantiene inalterati gli obiettivi strutturali del progetto iniziale (rispetto dei limiti allo scarico liquami, adozione di tecnologie in ambienti chiusi e deodorizzati, mitigazione dell’impatto ambientale).
IL DEPURATORE DI SAN ROCCO: UN PO’ DI STORIA - Costruito nei primi anni Sessanta, il depuratore di Monza San Rocco tratta attualmente 200 mila metri cubi di liquami al giorno e serve circa 700 mila abitanti equivalenti. I lavori per le prime due fasi dell’intervento di ristrutturazione Master Plan 1A (rifacimento completo dei manufatti di ingresso e pretrattamento) e Master Plan 1B (nuova sezione di trattamento fanghi con tecnologie avanzate) sono state avviate nel 2009. Il primo completamento lavori porta la data del febbraio 2011 per il Master Plan 1A mentre è prossima l’ultimazione della fase 1B, già in fase di gestione controllata. La spesa complessiva degli interventi fin qui realizzati ammonta a circa 20 milioni.
A.L.S.I. – Alto Lambro Servizi Idrici S.p.a. - Viale E. Fermi,105 - 20900 Monza (MB)
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LISSONE: L'AMMINISTRAZIONE FERMA UNA COLATA DI CEMENTO
ACCOGLIENDO ANCHE L'OSSERVAZIONE DEGLI AMBIENTALISTI DE "L'OSSERVATORIO PTCP DI MB"
Lunedì 02/12/013 il Consiglio Comunale di Lissone ha trattato l'annosa questione dell'AT7, ambito di trasformazione dove si prevedeva un volume edificabile pari a 72.520mc suddivisi su due lotti, a destinazione residenziale e terziario, con 4 edifici di 10 piani (altezza 32mt) sul lotto A e 6 edifici a 4 piani più due torri di 10 piani sul lotto B.
Una vera e propria colata di cemento in una delle poche aree verdi ancora rimaste libere nel Comune di Lissone, comune dove il consumo di suolo ha superato l'80% e con molti insediamenti che sono stati costruiti non per rispondere a reali fabbisogni ma a fini speculativi.
Un Ambito di Trasformazione riproposto dalla SOFIM, dall'Impresa Edile F.lli Faletra (uno dei titolari è Cons. Prov. del PdL) e da Bresciani e Zanoli e, per procedura obbligata, adottato in data 10/07/013.
QUALCOSA E' PERO' CAMBIATO
Venuti a conoscenza che la nuova amministrazione di Concetta Monguzzi ha dato il via ad una variante al PGT nella logica di rivedere buona parte degli ambiti di trasformazione previsti dalla passata amministrazione Lega-PdL di Ambrogio Fossati, il coordinamento ambientalista OSSERVATORIO PTCP di MB ha elaborato e protocollato un'Osservazione nella fase dell'iter d'approvazione dell'AT7, presentata da un gruppo affiliato (Legambiente di Monza) e dal WWF Lombardia, cui abbiamo chiesto di affiancarci e che ringraziamo per la disponibilità.
Un'Osservazione con richiesta di stralcio e annullamento delle previsioni edificatorie sull'AT7.
A supporto dell'Osservazione, anche il fatto che con l'approvazione del 10/07/013 da parte della Prov. di MB del PTCP (che l'Osservatorio ha monitorato attentamente) le aree interessate dall'AT7 sono state definite come aree appartenenti alla RETE VERDE di RICOMPOSIZIONE PAESAGGISTICA comprese pure nel buffer di inedificabilità ai lati del sedime della futura autostrada Pedemontana.
Si perchè, le palazzine previste nel progetto edilizio dell'AT7 sarebbero state a ....... vista autostrada.
La maggioranza del Consiglio Comunale di Lissone, sulla base di una Proposta di Delibera dell'Assessore al Territorio con delega all'Urbanistica, Maria Rosa Corigliano, tenendo presente le LINEE D'INDIRIZZO PREVISTE PER LA VARIANTE AL PGT, LE INDICAZIONI PRESENTI NEL PTCP PROVINCIALE e CONDIVIDENDO I CONTENUTI DELL' OSSERVAZIONE PRESENTATA DAL WWF LOMBARDIA e DAL CIRCOLO A. LANGER DI LEGAMBIENTE MONZA, ha deliberato di dare indirizzo alla Giunta di NON APPROVARE il Piano Attuativo previsto per l'AT7.
Una scelta che preserva quindi il corridoio verde.
Un atto coraggioso e concreto dell'Amministrazione che, ci auguriamo, prosegua sul cammino della revisione del PGT nella logica di NON CONSUMARE ULTERIORE SUOLO.Per questo fine, sul PGT di Lissone, i gruppi del'Osservatorio hanno presentato altre 20 osservazioni e presto chiederanno un confronto sulle stesse.
Coordinamento Ambientalista OSSERVATORIO PTCP DI MB