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Per sopravvivere a questo nostro tempo devastato e vile, vale la pena di leggere l'ultimo libro di Maurizio Ferraris. S'intitola Il tunnel delle multe, è pubblicato da Einaudi e garantisce a tutti una lettura colta ma spassosa. Il sottotitolo invita a riflettere circa l'Ontologia degli oggetti quotidiani e qualcuno potrebbe anche spaventarsi e optare per una lettura apparentemente più semplice. In verità si tratta di un dizionario filosofico sui generis che ci ricorda, voce dopo voce, che esistono, nelle cose, molti detti e molti non detti, che nel linguaggio si annidano significati che non immagineremmo di trovare e che nel nostro rapporto con le cose e, soprattutto, con le parole non si può mai dire l'ultima parola (appunto). Una lezione di stile: anche le futilità hanno un significato profondo. Un duro colpo al sistema della brillantezza, della facilità, dell'immediatezza: di quella leggerezza che se fosse ancora vivo Calvino probabilmente metterebbe una nota alle Lezioni americane. Va bene essere superficiali, come ci impone l'attualità. A volte, però, pensare serve. Non è necessario, come dimostrano recenti accadimenti politici, ma aiuta.