200807-ranieri.jpg


«Sarò sincero. Una delle canzoni che ricordo con più affetto è “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri, del 1988». Per Enrico Roveris, attore teatrale, il brano dell’interprete napoletano è una finestra sul suo passato. «Mi riporta all’infanzia in Grecia, nelle isole dell’Egeo, mi ricorda mia madre che nelle mattine assolate cantava a squarciagola. È questo il valore che ha per me quel pezzo, anche se nella mia cultura musicale c’è ben altro – aggiunge – soprattutto chitarristi come Paco de Lucia o Pat Metheny». Di quest’ultimo, l’album First Circle è stato per Roveris una svolta: «Una vera e propria epifania che mi ha cambiato la vita – dice – un intero mondo di musica che prima non conoscevo mi si è spalancato». Spesso, è proprio la musica che normalmente ci si vergognerebbe di ascoltare quella a cui leghiamo alcuni dei ricordi più belli della nostra vita. Come se perdesse ogni connotazione estetica per diventare un semplice contenitore di emozioni. In fondo ammettiamolo, se la musica che a noi non piace per tanti altri invece è bellissima, un motivo dovrà pur esserci. Forse è proprio per questa capacità. Forse è qui il segreto per cui dopo anni di Scorpions, Guns’n’Roses, Rolling Stones, Queen e Deep Purple con alcuni miei coetanei riusciamo ancora a scioglierci con i pezzi degli 883. E questo labirinto di gusti e generi in sole sette cosine striminzite che si chiamano note, dodici se contiamo i diesis. Perché al di là di virtuosismi e distorsioni, quello che conta è solo la bellezza del ricordo.

Gli autori di Vorrei
Simone Camassa
Simone Camassa

Nato a Brindisi il 7 maggio del 1985. Insegnante di Italiano, Storia e Geografia nella scuola pubblica, si è laureato in Lettere, in Culture e Linguaggi per la Comunicazione e in Lettere Moderne, sempre all'Università degli studi di Milano. Suona la chitarra elettrica (ha militato in due gruppi rock, LUST WAVE e BLACK MAMBA) e scrive poesie.

Appassionato di sport, ha praticato il nuoto a livello agonistico fino ai diciotto anni, per un anno ha anche giocato a pallacanestro. Di recente, è tornato al cloro.
È innamorato della letteratura in tutti i suoi aspetti, dalla poesia fino al fumetto supereroistico statunitense. Sogna di realizzare un supercolossal hollywoodiano della Divina Commedia, ovviamente in forma di trilogia e abbondando con gli effetti speciali.

Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.