Cori razzisti al Brianteo e partita sospesa per due minuti: i tifosi sbagliano, ma la società sta a guardare?

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meth ha la pelle nera, e gioca a pallone.

Il suo ruolo è l’attaccante, e domenica ne ha fatti due. Gioca nel Rimini, ma la porta in cui ha fatto rotolare il pallone è quella del Monza.

I romagnoli domenica si sono presentati in Brianza per giocarsi i tre punti. Stiamo parlando di seconda categoria Lega Pro, la vecchia C2. 

Ma anche nelle serie minori perdere non piace a nessuno, e così alcuni tifosi hanno cominciato a bersagliarlo con cori e insulti.
Ogni volta che toccava il pallone, buuuuhhhh ed epiteti lo paragonavano a una scimmia.

Fino a che lui, senegalese, non ci ha visto più. E si è rivolto all’arbitro.

Il direttore di gara ha sospeso la partita per due minuti.  Un semplice avvertimento: "Se continuate, smettiamo per davvero". Fortunatamente la partita è ripresa. 

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Anthony Armstrong: il presidente del Monza nella campagna contro il razzismo

 

Al di là delle giustificazioni di circostanza della tifoseria (che sostiene di essere stata provocata, ma vi pare possibile?), non si tratta purtroppo di una novità sui campi di calcio. La scena si ripete spesso, e le curve di Inter e Milan sono state chiuse per razzismo solo pochi giorni fa.

Ciò che dà un sapore agrodolce a tutta la faccenda è però il fatto che da giorni Monza è tappezzata di manifesti in cui si vede il nuovo presidente Anthony Armstrong Emery - anglo brasiliano di nascita e  non certo uno svedese in quanto a colore della pelle -  dire no alle discriminazioni.
Una campagna di comunicazione ben realizzata in cui il patron biancorosso si mette nei panni dello zio Sam e punta il dito contro i razzisti.

Il contrasto con quello che è successo allo stadio è evidente.

Chissà se al di là del marketing e delle campagne abbonamenti,  la società avrà il coraggio di prendere posizione contro i propri tifosi. Del resto, lo stesso Armstrong è ben consapevole dell'importanza, anche economica,  di trasformare gli stadi in luoghi per famiglie. Per la cronaca, fino alle 18 di lunedì sera non è accaduto.

Lo abbiamo già scritto e lo ripetiamo: è ora di finirla con gli stadi ostaggio degli imbecilli

 

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Antonio Piemontese
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