WallSound. Una band milanese che sceglie location brianzole per la realizzazione dei propri video. Un gruppo di introspezione e di immaginario: i Medulla.
C'era una volta Medulla.
Questo è il nome di questo gruppo milanese: quattro menestrelli che svelano l'inghippo dietro alla formula "...e vissero felici e contenti", che cercano di esternare ciò che dentro di loro urla e si lamenta. I mezzi con cui lo fanno sono testi – in italiano – dalla complessità cantautorale accompagnati da ritmate melodie sintetiche dal gusto dark alternate a ballad emozionate.
Il 2014 ha visto l'uscita del loro secondo lavoro, Camera Oscura, in cui poter trovare (come loro stessi amano definirle) 12 istantanee dal titolo didascalico: breve, perciò ancora più evocativo.
Il singolo tratto da questo album viene presentato da un video interamente girato nella decadente struttura dell'ex manicomio di Mombello.
Prendete i negativi del vostro immaginario, dunque, e preparatevi a risultati del tutto inaspettati.
LA VIDEOINTERVISTA
Come nasce la band?
La band nasce nel 2008, ma la formazione attuale diventa definitiva nel 2013, con l’arrivo di Brambo alla batteria. L’idea del progetto nasce da Mich (voce, chitarra) coinvolgendo gli altri membri, i quali sposano volentieri l’idea.
Dischi all’attivo?
Nel 2010 è uscito il nostro primo lavoro Introspettri, a seguito del quale abbiamo pubblicato nel 2014 Camera Oscura (che presentano per intero dal vivo, ndr).
Qual è il significato del nome del gruppo?
Medulla in latino significa midollo, ciò che sta nel mezzo, essenza. Ciò che vorremmo portare come significato dell’essenza è una molteplicità di interpretazioni, anziché un’essenza univoca: un discorso che va in senso opposto rispetto al consueto.
Parlando della vostra musica, ritenete di poter individuare delle influenze sui suoni della band?
Una ispirazione unica che ci ha portato a suonare il nostro tipo di musica non riusciamo a individuarlo. Potremmo dire, in realtà, che le influenze sono davvero tante, poiché il background di ognuno di noi è molto differente da quello degli altri. Questo insieme di influenze ha generato quello che è il suono dei Medulla.
Qual è il vostro parere sulla sensibilità musicale in Brianza?
Diciamo che la scena musicale brianzola si rivela molto più rock di quello che si possa immaginare pensando al tipo di territorio. Ci sono molti locali che propongono musica dal vivo, però l’impressione generale è quella per cui questi lascino spazio più che altro sempre allo stesso genere musicale. I musicisti brianzoli, poi, sembrano vedere maggiormente la musica come puro hobby, senza l’intenzione di dedicarvi un reale impegno. Milano da questo punto di vista è differente, sembra essere più concreta.
In che senso?
Partendo di sicuro dal maggiore numero e varietà di locali in cui proporsi con i quali si possono pensare anche formule differenti, quali l’esibizione acustica in un contesto espositivo o di lettura, oppure la formula, come quella presentata questa sera, dell’aperitivo in settimana. Ovviamente in città gli spostamenti anche con i mezzi pubblici sono agevolati, perciò è possibile organizzare una serata in cui le persone escono dagli uffici, si recano al locale per l’aperitivo ed assistono al concerto. Inoltre è molto più facile trovare realtà quali uffici stampa e promozione per dare una spinta al progetto musicale.
Avete riscontrato difficoltà solo a livello brianteo oppure trovate che ci sia un disagio a livello generale?
La difficoltà generale quando si prova ad uscire dal proprio territorio è quella del gestore del locale che ti mette di fronte alla richiesta di portare pubblico al tuo concerto ed è difficile per una band che cerca di emergere fare un pronostico di quanta gente potrebbe essere presente ad una serata fatta, magari, a centinaia di chilometri di distanza e in un locale che non si conosce. Il risultato è che i locali tendono così a preferire band del territorio, in modo da essere più sicuri di avere una buona affluenza. Un circolo vizioso da cui difficilmente si esce.
Il video di presentazione di Camera Oscura è stato girato proprio in territorio brianzolo, all’ex manicomio di Mombello. Come mai questa scelta? Forse perché contesti così particolari in città non si trovano?
Nell’ultimo anno abbiamo iniziato una ricerca di immaginario per lo stile anche estetico della band. Stiamo prediligendo il filone steam-punk/gotico, perciò abbiamo accolto molto bene il consiglio di un contesto decadente come quello dell’ex manicomio di Mombello: una location di cui, sopralluogo dopo sopralluogo, ci siamo decisamente innamorati. È un posto fantastico che riserva mille sorprese, perciò stiamo pianificando di sfruttare un’altra ala del complesso per il secondo video di Camera Oscura. L’unica pecca è che questa costruzione sul territorio di Monza e Brianza in realtà è in completo abbandono, in disuso e alla mercé di tutti: uno spreco se si pensa che la struttura potrebbe essere sistemata e recuperata per altri fini.
Medulla live @ 75 beat
Componenti: Mich (voce, chitarra); Charlie (piano, synth e tastiere); Pico (basso); Brambo (batteria)
Città: Milano, Pessano con Bornago
Genere: dark italiano
Web: www.facebook.com/medullaitalia