Studenti e docenti dei Centri di Formazione Professionale "Pertini" di Seregno e "Terragni" di Meda hanno realizzato il progetto di una panchina ecologica progettata da un ragazzo delle scuole medie. Presentazione ufficiale venerdì primo giugno
Una panchina "verde" a Seregno. La Lega però non c'entra nulla. Si tratta di un prototipo che risponde a criteri di ecosostenibilità, costruita in legno di abete e bambù, oltre ad avere parti in alluminio. La prima bozza di progetto è nata dalla matita dello studente Davide Butticè della scuola media "Mercalli" di Seregno, vincitore della prima edizione del concorso "Ecodesign" lanciato dal CFP "Pertini", sostenuto dal Comune. Nella commissione era presente, fra gli altri, il bio architetto Massimo Duroni, i cui corsi hanno permesso agli alunni dei due CFP di familiarizzare con la progettazione ecosostenibile. Studenti e professori del "Pertini" e del "Terragni" hanno quindi steso il progetto vero e proprio e costruito la panchina, la cui presentazione ufficiale si terrà venerdì prossimo al "Pertini". L'anno venturo altre due panchine dello stesso modello saranno installate al parco "Due giugno" di Seregno.
Tutti i settori delle due scuole hanno dato il loro contributo: gli operatori delle macchine utensili hanno concretamente lavorato sui pezzi, quelli del fotovoltaico hanno progettato il sistema di illuminazione a led alimentato da pannelli solari, gli autoriparatori hanno effettuato ricerche sui materiali da utilizzare e sul loro impatto ecologico, oltre ad aver assemblato i componenti, mentre gli alunni del settore servizi alle imprese hanno steso il piano dei costi e pensato al marketing. Se al "Pertini" hanno lavorato sulle parti metalliche, al "Terragni " ci si è concentrati su quelle di legno, nelle quali sono state ricavate anche indicazioni di punti interessanti del luogo in cui sarà installata.
L'ecosostenibilità della panchina è data dal fatto che i materiali usati sono a basso impatto ambientale, perché facilmente riciclabili. Anche la progettazione risulta ecosostenibile, data la limitata presenza di viti che permette un assemblaggio agevole, con bassi consumi e costi di smaltimento. Oltre a questo, rispetto alle normali panchine, quella di "Ecodesign" è costruita senza colle, solventi o altre sostanze chimiche. Ecocompatibile, ma non solo: nel progetto degli alunni dei due CFP rientra anche la possibilità di sfruttare l'energia ottenuta dai pannelli fotovoltaici per alimentare un punto di rete wireless. La Brianza, insomma, si riappropria del design, accogliendo la sfida di questi anni: ecosostenibilità a braccetto con la tecnologia 2.0.