Su Il giorno di oggi, l'articolo di Monica Guzzi fa il punto sulle ultime notizie riguardo la Villa Reale di Monza. A settembre La rivista che vorrei dedicherà proprio alla Villa e al Parco il proprio dossier.
Villa Reale, il progetto è pronto mercoledì a Roma l’ora della verità
Servono 110 milioni. I nodi: finanziamenti ed ente di gestione
IL PRIMO passo è fatto. Ieri il pool guidato dal professor Giovanni Carbonara ha presentato al Comune di Monza e alla Regione Lombardia il progetto preliminare di recupero della Villa Reale.
DOPO IL VIA libera dei committenti verrà sviluppato il progetto definitivo, per arrivare nel giro di un anno - questo l’auspicio dei proprietari della Villa - all’apertura del cantiere da 110 milioni di euro. Intanto, in attesa di capire quanto il ministero per i Beni culturali è disposto a spendere nell’operazione rilancio. Il secondo passo è già in agenda: una riunione fissata per mercoledì a Roma dove decidere la costituzione dell’ente unico che dovrà occuparsi del recupero e della gestione del monumento piermariniano. Un passaggio molto più complicato del primo: i Comuni di Monza e Milano, titolari a vario titolo del complesso Parco e Villa, non la pensano allo stesso modo. Monza vorrebbe infatti mettere nel consorzio solo la Villa e i giardini, di cui il Comune è proprietario con il Pirellone e lo Stato, mentre Milano, che si è tirato fuori a suo tempo dalla proprietà della reggia ma è rimasto ben presente nel Parco, dove i rapporti di condominio con gli altri inquilini negli anni sono stati piuttosto travagliati, preferirebbe arrivare a gestire tutto con un solo ente. «Prima di arrivare a un ente unico di gestione vorrei vedere recuperata la reggia - spiega l’assessore monzese al Parco e alla Villa, Pierfranco Maffè -. La nostra idea si articola su due passaggi: prima la nascita di un consorzio per gestire il recupero della Villa e poi l’ente unico. Mi pare una proposta di buon senso. In ogni caso la nascita di un consorzio è di competenza del consiglio comunale: ne discuteremo a settembre». Intanto la Regione spinge a favore di un coinvolgimento più significativo di Palazzo Marino. «Non coinvolgere il Comune di Milano sarebbe un errore gravissimo perché significherebbe perdere il treno dell’expo», sostiene l’assessore regionale alle Culture, Massimo Zanello.
CHE CONCLUDE: «O mettiamo da parte qualche rancore del passato, più che giustificato perché Milano ha trascurato a lungo questa proprietà, oppure usciamo dalla partita dell’expo. Mercoledì a Roma vogliamo arrivare a un risultato concreto. Sarebbe assurdo sollevare problemi in un momento così favorevole, visto il clima favorevole che si è creato anche a Roma».