In conferenza stampa presso la CGIL di MB è stata presentata oggi una lettera ai cittadini brianzoli che la Camera del Lavoro, il Sindacato Pensionati e il Sindacato dei lavoratori pubblici diffonderanno nei prossimi giorni.
Riguarda gli effetti che il decreto cosiddetto “Spending review” avrà – se il Parlamento non ne correggerà significativamente il testo – sui cittadini, i lavoratori e i pensionati di Monza e Brianza.
Il giudizio della CGIL è netto: “si tratta di un decreto che contiene solo tagli lineari – ha esordito il Segretario Generale della CGIL MBMaurizio Laini – senza progetto, senza valutazione delle priorità, senza le opportune discriminazioni tra spesa inefficiente e improduttiva e spesa per i servizi ai cittadini. Un lavoro fatto con furore e con il solo uso del machete”.
La CGIL lamenta che i tagli – in particolare sugli Enti Locali e sul loro budget, sulla sanità e l’assistenza, sui trasporti pubblici – provocheranno una contrazione dei servizi alle persone e alle famiglie, l’aumento dei costi a carico dei cittadini, disagi reddituali e occupazionali tra i lavoratori del pubblico impiego. “Questa nuova ondata di tagli si aggiunge alla lunga serie di interventi di riduzione dei diritti e di contrazione del welfare – ha aggiuntoLorella Brusa della Segreteria CGIL MB – già abbondantemente gestita prima dal governo Berlusconi e poi dal Governo Monti a partire dal decreto cosiddetto Salva Italia. Condividiamo le critiche pesanti lanciate dall’Anci e dall’Unione delle Province: gli amministratori brianzoli sono come noi giustamente preoccupati perché rischiano di non avere alternative al taglio dei servizi ai cittadini dopo aver ridotto già all’osso i loro budget”.
Il decreto “Spending review” taglia 7,2 miliardi di euro ai bilanci delle Autonomie Locali:a Monza (solo per fare qualche esempio) mancheranno 15 milioni di euro alla Provincia in termini di mancati trasferimenti e la sanità funzionerà con 80 milioni di euro in meno.Se il testo non verrà modificato dal dibattito parlamentare sparirà la Provincia di Monza e Brianza, sono a rischio dichiusura gli ospedali di Carate, Giussano e i presidi ospedalieri di Cantù e Mariano.
“Siamo decisamente contrari alla cancellazione così come previsto delle province e di quella di Monza e Brianza in particolare – ha continuatoLaini -. Mentre il territorio di Monza e Brianza sta compiendo i primi passi verso la consapevolezza di sé, delle sue potenzialità economiche e sociali dentro i nuovi confini istituzionali della provincia, si tratterebbe di ricominciare daccapo, senza neppure sapere verso quale riorganizzazione si andrà”. La CGIL infatti denuncia come l’operazione di taglio delle province sia fatta secondo valutazioni aritmetiche al di là delle specificità storiche, economiche e sociali dei territori; ma più ancora come si tratti di una cancellazione che non si fonda su alcun progetto di ridefinizione delle funzioni degli enti territoriali, delle titolarità, delle responsabilità fin qui gestite dalle Province.
E’ incerto e preoccupante del resto il destino del personale (400.000 in Italia): si rischia un problema occupazionale importante, con il taglio – in primis – del personale precario.
“Tutto questo si tradurrà in ulteriori difficoltà per i cittadini –aggiunge Pietro Albergoni, Segretario Generale dello SPI CGIL di MB – e soprattutto per i più deboli. A Monza e Brianza i pensionati (come del resto tutti i cittadini) hanno dovuto già fare i conti con l’introduzione dell’IMU, l’incremento delle addizionali comunali (a MB tra il 10% e il 60%), l’introduzione del “superticket”, l’aumento significativo delle rette delle Case di riposo. Con la spending review andiamo verso la riduzione dei servizi di assistenza domiciliare, la riduzione dei presidi ospedalieri e delle attività di prevenzione, la riduzione delle corse del servizio pubblico dei trasporti”.
Walter Palvarini, Segretario Generale della FP CGIL di MB, ha concluso:”la spending review non solo penalizza lavoratori e qualità del lavoro nella sanità e nella pubblica amministrazione, ma quel che è peggio riduce considerevolmente la qualità dei servizi per i cittadini utenti. Il rammarico grande è che si è persa l’occasione per fare, insieme ai risparmi necessari, una riforma della Pubblica Amministrazione degna di questo nome. La spending review non riforma, taglia”.
Monza, 20 luglio 2021
Giovanna Fassi
Ufficio Segreteria e Comunicazione
CGIL Monza e Brianza
Via Premuda, 17 - 20900 Monza MB