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Intervista ai promotori dell'emittente di Seregno che trasmette in streaming dal proprio sito, cercando un punto di vista privilegiato sul ruolo della radio nel sistema informativo della Brianza.

Tra il locale e il nazionale. Sulle ceneri di una radio in fm, da meno di due anni un nuovo progetto sfrutta le risorse del web per raggiungere il proprio pubblico senza distinzioni territoriali. Si tratta di BMradio, di Seregno. Con Giorgio Bernasconi, Diego Rovelli e Francesca Mariani abbiamo parlato della storia, delle ambizioni e del ruolo della loro emittente nel panorama informativo brianzolo, ma anche dello strumento radiofonico in generale.

Da quanto tempo siete attivi, e qual è l'origine del progetto?
BMradio è nata il 28 maggio 2007, da un gruppo di una trentina di giovani volontari. Arriviamo da un'esperienza radiofonica in fm, che era Radio Seregno, chiusa alla fine del 2006. Ci siamo rimboccati le maniche per creare un nuovo progetto solo sul web, gestito dall'associazione culturale Parole e Musica, che organizza anche il concorso nazionale di poesia Città di Seregno. Riusciamo a trasmettere 24 ore su 24, con diciotto programmi che si occupano quasi esclusivamente di musica, ognuno destinato ad un genere particolare, senza dimenticare uno spazio per le band emergenti e un programma di informazione brianzola e sportiva.

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Ci sono altre emittenti attive in Brianza o a Monza?
Dovrebbe essercene una a Usmate, ma conosciamo quasi solo le web radio universitarie di Milano, come Poliradio (del Politecnico) o B-Radio (della Bicocca).

Che fine ha fatto la frequenza di cui disponeva Radio Seregno?
Radio Seregno era proprietà della parrocchia, che a un certo punto non ha più visto lo strumento radiofonico come un mezzo pastorale, decidendo in pochi mesi la sua chiusura e la vendita delle due frequenze. Una è stata proprio spenta, l'altra ceduta a Radio Vaticana. Abbiamo tentato di opporci, di acquisirle noi, ma non abbiamo trovato sovvenzioni o editori disposti ad aiutarci.

Una radio web può competere con chi detiene una frequenza oppure in ambito locale questo non fa differenza?
La frequenza a livello locale fa molto, perchè puoi essere ascoltato nei negozi o in macchina. Il problema della vecchia Radio Seregno era che le frequenze erano disturbate, e avrebbero avuto bisogno di investimenti per migliorare il segnale e cambiare l'antenna. Questi disturbi erano decisamente un danno di immagine. Con il web invece questo problema non si pone, anche se a costo di una riduzione della diffusione capillare sul territorio. Certo, con internet si guadagna la possibilità di essere sentiti dappertutto, anche in ambito nazionale.

Voi di BMradio avete lavorato anche nella vecchia radio? La continuità tra le due emittenti c'è anche nel rapporto con la parrocchia?
Sì, c'eravamo anche noi a Radio Seregno. Dopo l'apertura di Bmradio, però, c'è stata la forte volontà di distaccarci, di essere indipendenti. La nostra associazione è legata solo al comune di Seregno. Il legame con la parrocchia è completamente venuto meno, ma anche prima il rapporto non era così diretto, non si facevano certo dei programmi di catechismo o cose di questo tipo. C'era differenza con ciò che facciamo adesso, certo, ma la differenziazione è un bisogno non solo rispetto a quello che era Radio Seregno, ma anche con qualsiasi altra emittente. Vogliamo crearci un nostro pubblico affezionato che voglia ascoltarci, e per riuscirci non puoi certo metterti in competizione con chi fa certe cose da più tempo di te e con largo successo. Non puntiamo sull'intrattenimento, per esempio, perchè per quello la gente ha degli emittenti nazionali che conosce già.

Quanto è sentita dai giovani la mancanza di una radio locale capace di dare un'informazione seria e accurata su quello che accade in Brianza e che possa costituire uno spazio privilegiato per la loro creatività?
A livello locale, il novanta per cento dell'informazione è fornita dalla carta stampata. La radio può integrarla, e Radio Seregno lo faceva bene. Fare informazione locale con una radio web è difficile e forse anche poco conveniente, visto che internet ti dà la possibilità di essere sentito a centinaia di chilometri di distanza da ascoltatori poco interessati in questo senso. Anche il nostro nome non richiama direttamente la Brianza (nonostante BM stia per "Brianza – Monza"), perchè non ci interessa un legame strettissimo con il territorio. Come palestra per i giovani, invece, abbiamo una buona vocazione. Purtroppo molte volte dobbiamo dire di no a qualcuno, perchè insegnare a fare la radio ad una persona richiede del tempo che non sempre si ha, oltretutto se si considera che qui siamo tutti volontari e ognuno di noi ha altre occupazioni. I giovani che si propongono, inoltre, chiedono sempre di poter condurre dei programmi musicali, più che informativi.

Come si sostiene BMradio, essendo tutti voi volontari? Gli spazi che utilizzate di chi sono?
Affittiamo il nostro piccolo spazio dal Comune, da cui riceviamo sovvenzioni in quanto associazione culturale. Spesso poi operiamo come service ad alcuni eventi di vario genere, creando intrattenimento musicale o parlato. Capita anche che siamo noi stessi a dar luogo ad occasioni di questo tipo. Quando è successo, abbiamo organizzato dei concerti, cercando sponsor e soprattutto coinvolgendo sempre le band emergenti. Unica eccezione, per la notte bianca di Seregno, la partecipazione dei Matrioska.

Qual è il vostro richiamo riguardo allo spazio che date ai gruppi emergenti? Fin dove riuscite a spingervi, sul territorio?
Il nostro programma dedicato si chiama Ingresso Libero, ed è una possibilità per i gruppi di venire in studio a far passare i loro brani nella nostra playlist, ad essere intervistati e anche a suonare dal vivo in acustico, se vogliono. Noi ci spingiamo fino in ambito nazionale da questo punto di vista, essendo in contatto con delle case di promozione che ci mandano periodicamente i dischi delle loro band: ci hanno chiesto di essere ospitati perfino da Taranto. Ovviamente, quando la lontananza è tanta, l'intervista magari è telefonica e si passano solo i brani del disco che ci inviano.

Quanti sono in percentuale i programmi registrati su quelli in diretta?
Quasi tutti i nostri programmi sono registrati, per venire incontro alle esigenze di orari dei vari conduttori. Ognuno ha il proprio spazio per registrare, le uniche dirette sono quelle serali.

Il sito della radio è: www.bmradio.it

Gli autori di Vorrei
Simone Camassa
Simone Camassa

Nato a Brindisi il 7 maggio del 1985. Insegnante di Italiano, Storia e Geografia nella scuola pubblica, si è laureato in Lettere, in Culture e Linguaggi per la Comunicazione e in Lettere Moderne, sempre all'Università degli studi di Milano. Suona la chitarra elettrica (ha militato in due gruppi rock, LUST WAVE e BLACK MAMBA) e scrive poesie.

Appassionato di sport, ha praticato il nuoto a livello agonistico fino ai diciotto anni, per un anno ha anche giocato a pallacanestro. Di recente, è tornato al cloro.
È innamorato della letteratura in tutti i suoi aspetti, dalla poesia fino al fumetto supereroistico statunitense. Sogna di realizzare un supercolossal hollywoodiano della Divina Commedia, ovviamente in forma di trilogia e abbondando con gli effetti speciali.

Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.