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La Onlus di Osnago invia una lettera aperta al Presidente del Consiglio: "Non abbiamo mai avuto aiuti pubblici"

Riceviamo e pubblichiamo

Caro Presidente,

innanzitutto Le chiediamo scusa per rivolgerci a Lei in modo così pubblico, ma, nonostante la vicinanza geografica ad Arcore (5-6 km.), non avremmo saputo come farLe pervenire questa lettera.

Da circa un anno, la nostra associazione (Spazio Prevenzione onlus) sta "arrancando" per mantenersi VIVA. Questo significa che ci sono persone che tutti i giorni (compresi i sabati e le domeniche) vi lavorano da volontario o da dipendente con lo stipendio pagato un mese ogni tanto.
Lavoriamo da circa 12 anni per garantire sul territorio quello che, in molti casi, dovrebbe fare lo Stato: cerchiamo di sviluppare una cultura della prevenzione oncologica con visite specialistiche di diagnosi precoce (diverse migliaia all’anno), con incontri nelle scuole e nei comuni, con iniziative di promozione a corretti stili di vita. Abbiamo in essere varie attività per il sostegno psicologico gratuito agli ammalati di tumore ed ai loro familiari e, da circa un anno, stiamo promuovendo iniziative di raccolta fondi per formare psicologi per il sostegno ai bambini ammalati di tumore, ai loro genitori, fratellini, compagni di classe e insegnanti.
In questi anni crediamo di avere salvato molte vite ed aiutato moltissime persone ad accettare la malattia serenamente, per quanto possa essere possibile.

Per dare il meglio ai nostri utenti, che non sono solo locali (sempre più spesso arrivano richieste anche da fuori regione), abbiamo attrezzato una nuova sede e sviluppato nuovi servizi, grazie ad un prestito di 250.000 Euro concessoci da Banca Prossima. Ora, dopo due anni, dobbiamo cominciare a rientrare con lo scoperto bancario.
Se il trend delle donazioni fosse continuato come da noi previsto sulla base dell'esperienza passata, lavorando sodo, non avremmo avuto grossi problemi a mantenere fede ai nostri impegni finanziari.
Invece, purtroppo, la crisi ha investito in modo molto pesante anche il nostro settore. Quanto raccogliamo basta a malapena a mantenere alcuni dei nostri servizi, ma sicuramente non a sostenere delle rate mensili di rimborso del prestito (circa 2.500 €/mese). Le aziende da mesi non fanno più donazioni, le iniziative sulle piazze non raccolgono più il successo di qualche tempo fa, così come le ase su Ebay, piuttosto che le lotterie. Ci stiamo impegnando giorno e notte in varie iniziative, ma ogni volta il risultato è deludente ed umiliante.
Non prospettandosi una soluzione della crisi in tempi brevi, presto saremo costretti a lasciare la sede, quella sede che abbiamo realizzato con tanti sacrifici e tanto entusiasmo per favorire un approccio più facile e sereno alle tematiche oncologiche.
Quello che ci preoccupa maggiormente in questo momento, sono i debiti.
Sappiamo che se non provvederemo al più presto a sanare questa situazione, inizieranno le azioni legali della banca con successivo pignoramento dei pochi beni (soprattutto apparecchiature mediche) che possediamo e, inevitabilmente, saremo costretti a sospendere tutte le nostre iniziative ed a rinunciare a quella rete di psiconcologi pediatrici che tanto ci sta a cuore.
Sarebbe un grande dispiacere per tutti noi e per tutti coloro che hanno creduto nelle nostre attività e ci hanno sostenuto fino ad ora.

E' arrivato per noi il momento di chiedere, di chiedere sfacciatamente AIUTO.
Non abbiamo mai avuto aiuti pubblici, non abbiamo una "casa madre" alle spalle, né la possibilità di organizzare grandi eventi nazionali con forti supporti mediatici.
Siamo sempre stati molto lontani dai partiti politici e questo spesso ci ha penalizzato, anche nell'accesso a bandi di fondazioni bancarie provinciali, ma ci permette, anche oggi, in un momento di grande difficoltà, di guardare negli occhi tutti e di tenere la testa alta.
Si chiederà perchè scriviamo a Lei, sapendo di non poterLe chiedere aiuti pubblici (per quello ci sono modalità ben precise!). Non ci permettiamo neppure di chiedere un Suo aiuto finanziario personale, ma conosciamo il Suo spirito, la Sua disponibilità a mettersi in gioco, la Sua generosità.
Nella disperazione che stiamo vivendo e nel tentativo di mantenerci in vita a tutti i costi Le chiediamo un'ora del Suo tempo, del tempo privato di Silvio Berlusconi, non del Presidente del Consiglio (che è tempo pubbico).

Ci regali un'ora: un’ora in cui i Suoi sostenitori ed anche i Suoi detrattori, avrebbero il piacere di vederLe fare qualcosa di inusuale. Ad esempio offrire e servire caffé in un bar o cantare in un teatro, o… altro.
Siamo certi che se lanciassimo una scommessa sul fatto che Lei accetterà questa sfida, riusciremmo a raccogliere quei 250.000 Euro che ci renderebbero un po' più tranquilli sul nostro futuro.
Oggi è l'unico modo che abbiamo per salvarci e per continuare a lavorare per la prevenzione oncologica e per chi, come molti di noi, si trova ad affrontare momenti difficili a causa di un cancro.

Abbiamo tutti i mezzi per pubblicizzare la scommessa (sito Internet, Facebook, newsletter, mailing list, giornali locali e nazionali) e per raccogliere e contabilizzare in tempo reale i contributi per la scommessa (carte di credito, PayPal, c/c bancari, ecc.).
Ci manca solo un’ora del Suo tempo, per “giocare” il futuro della nostra associazione.

Grazie Presidente per quello che vorrà e potrà fare per noi.

Cordialmente,

Gabriella Maggioni a nome dei volontari, collaboratori, soci di Spazio Prevenzione onlus

Spazio Prevenzione onlus
Progetti e percorsi di prevenzione oncologica
Piazza della pace 1
Osnago (Lecco)
www.spazioprevenzione.it
info@spazioprevenzione.it