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Identità, istruzione e attenzione al sociale e alle neomamme: questi i capisaldi del programma di Lombardia Autonoma

Per molti, la mobilità è il problema centrale per la provincia di MB. Come vede il futuro dei trasporti pubblici? E' pensabile anche per la Brianza una "cura del ferro"? (nel senso di potenziamento del trasporto su rotaia, tram e treni)
Il trasporto su ferro è il futuro. Nel nostro programma abbiamo inserito la costruzione di tre linee di metropolitane, una a nord, una a nord ovest e un'altra a nordest di Monza. In questo modo non ci sarebbe più necessità di nuove strade.

Come pensa di coniugare la necessità di colmare il gap infrastrutturale con la salvaguardia del territorio? Ad esempio come intende gestire l'impatto della Pedemontana?
Sono cinquant'anni che aspettiamo la Pedemontana, e finalmente siamo arrivati alla fase finale. In alcuni Comuni la nuova strada va contro la tutela ambientale: bisogna realizzare delle  opere di mitigazione per ovviare a questi problemi. Dal momento che queste opere costano, piuttosto che fare un lavoro incompleto, forse è meglio aspettare ancora qualche tempo. Va bene risolvere i problemi di traffico, ma non farlo a scapito dell'ambiente.

La Brianza è uno dei territori più urbanizzati d'Europa.  Che  indirizzo intende dare  al suo mandato, ulteriore consumo di suolo o salvaguardia delle aree libere?
Direi che siamo per la salvaguardia delle aree libere. Il  consumo di suolo è necessario ai Comuni per sopravvivere tramite gli oneri di urbanizzazione. Ma il nostro è un territorio che già adesso ha una densità di 2100 abitanti/kmq, quindi piuttosto che costruire ancora, meglio riutilizzare l'esistente e ristrutturare ad esempio le fabbriche e le aree dismesse. Se non ci fosse il Parco, vivremmo tutti malissimo a causa di questi problemi.

Quali azioni intende favorire per lo sviluppo sostenibile della provincia, il passaggio alle energie rinnovabili, la riduzione delle emissioni di CO2 e la raccolta dei rifiuti?
La Provincia di Monza eccelle dal punto di vista della  raccolta differenziata. Per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti siamo autosufficienti. Per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico, invece, la Provincia non può fare molto, ma dovrebbe mettere in atto politiche che favoriscano il trasporto elettrico e la riconversione a metano degli impianti di riscaldamento domestico.

L'autonomia di MB potrebbe contribuire a rilanciare l'attrattività del territorio, ad esempio facendo finalmente della Villa l'attrazione turistica che merita di essere? Quali sono le sue proposte in merito all'Autodromo?
Proponiamo un'intensificazione delle politiche turistiche mettendo a sistema Parco, Villa e Autodromo. Bisogna far visitare questi gioielli aprendoli al pubblico: in questa maniera si creerebbe anche un indotto per l'economia alberghiera e della ristorazione. L'Autodromo, poi, è un valore aggiunto per la Provincia non solo dal punto di vista turistico ma anche da quello storico.

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La crisi rischia di accentuare il divario sociale in un paese dalle differenze già molto nette come l'Italia. Come pensa di intervenire per sostenere i ceti più deboli e favorire l'inclusione?
Staremo molto attenti al sociale. Una parte del bilancio della Provincia va sicuramente destinata ad aiutare i disoccupati, chi non ha una casa e chi non ha mezzi sufficienti per vivere. Era una politica che  avevamo intrapreso già alla Provincia di Milano.

In quanto provincia economicamente sviluppata, Monza vede una presenza consistente di immigrati. Qual è la sua posizione riguardo la loro integrazione?
Non abbiamo alcun problema con gli immigrati che vogliono integrarsi e far si che questa diventi la loro seconda patria. Siamo invece per mandare via quelli che non lavorano e danno problemi. Siamo contro i clandestini, ma anche i delinquenti col permesso di soggiorno vanno rispediti al loro paese. Di criminali abbiamo abbastanza anche qui.


La quota di lavoratrici in Brianza è tra le più alte d'Italia, ma conciliare lavoro e famiglia è sempre più difficile. Che politiche  pensa  di intraprendere in favore delle neomamme?
Bisogna cercare di aiutarle. Conciliare le due cose per una donna è difficile. Una donna al giorno d'oggi deve lavorare per forza perché i figli costano.  Bisogna intraprendere politiche che consentano di lavorare qualche ora in meno, e fare un sacrificio di bilancio per aiutarle, ma non con un'assegno una tantum: è necessario un sostegno costante nell'arco perlomeno dei primi due anni di vita del bambino.

MB è caratterizzata da un'offerta culturale che negli ultimi anni è cresciuta, ma rimane sottodimensionata rispetto alle potenzialità del territorio, oltre che poco consociuta dai cittadini. Come intende adoperarsi in questo senso? Esiste un progetto riguardante l'introduzione di nuove facoltà sul territorio ?
Progetti per quanto riguarda l'università ne esistono. Ma mi piacerebbe che si cominciasse a pensare anche a una formazione intermedia post diploma che permetta ai giovani di acquisire quelle competenze pratiche richieste dalle aziende che assumono e che un diplomato e nemmeno un laureato hanno al termine del loro percorso di studi. Si tratta di privilegiare i settori che qui in Brianza hanno una forte tradizione ma che negli anni sono rimasti  al passo con l'evoluzione tecnologica come il settore del legno.  In questo modo si va incontro alle esigenze delle aziende e si creano posti di lavoro. La Provincia deve anche impegnarsi per arginare il fenomeno del lavoro precario, che è utile all'inserimento, ma alla lunga logora i giovani. Il precariato è una delle cose più ingiuste  che ci siano per le nuove generazioni.

In che modo la nuova provincia di Monza si relazionerà all'Expo 2015?
Ci sono finanziamenti grossi in ballo, e Monza dovrebbe cercare di entrare in relazione con l'Expo cercando di puntare sul turismo. Abbiamo molta storia e molte bellezze sul territorio, bisogna cercare di incentivarle e di attrarre in questo modo i visitatori.

Che risultato vi aspettate alle elezioni?
Per noi è già un bel risultato presentarci col nostro simbolo perché siamo un movimento giovane, ma  puntiamo soprattutto alle Regionali, dove pensiamo di poter fare eleggere almeno un paio di candidati. Questo è un modo per farci conoscere e far conoscere il nostro programma. Ci aspettiamo un buon risultato, ma in quest'ottica questo non significa solo riuscire a mandare qualcuno in Consiglio Provinciale.

Che cosa vi distingue, in sintesi, da Lega Nord e Lega Lombardo Veneta?
La Lega Lombardo Veneta è una fotocopia della Lega Nord. La Lega di Bossi, invece, è ormai composta da lacchè di Berlusconi. Se voglio votare Berlusconi, voto direttamente per lui. Noi siamo per l'autonomia e abbiamo una nostra identità più forte.

Gli autori di Vorrei
Antonio Piemontese
Antonio Piemontese