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Mobilità, lavoro e valorizzazione del patrimonio. Ecco le priorità dell'Udc.


Per molti, la mobilità è il problema centrale per la provincia di MB. Come vede il futuro dei trasporti pubblici? E' pensabile anche per la Brianza una "cura del ferro"? (nel senso di potenziamento del trasporto su rotaia, tram e treni)
I trasporti pubblici in Brianza sono un disastro, mancano collegamenti importanti, come ad esempio quello Cinisello-Monza ma non solo. Il primo intervento a costo zero è quello di razionalizzare i trasporti brianzoli attraverso un coordinamento dei Comuni per coprire tutto il territorio senza sovrapposizioni e costi aggiuntivi per il cittadino. Per quanto riguarda il ferro, propongo il potenziamento della linea Monza Molteno Oggiono che potrebbe diventare una sorta di metropolitana di superficie che attraverserebbe la brianza da est  a ovest risolvendo moltissime situazioni e dando la possibilità di raggiungere Milano in pochi minuti. Pensiamo sempre a cose difficili, ma ci sono dei progetti dai costi abbordabili e di facile realizzazione. Il costo di quest'opera è di circa 300 milioni di euro, che sembrano moltissimi: ma si potrebbe finanziarla costituendo  una società mista tra Trenitalia e  Ferrovie Nord con la partecipazione di un privato.

Come pensa di coniugare la necessità di colmare il gap infrastrutturale con la salvaguardia del territorio? Ad esempio come intende gestire l'impatto della Pedemontana?
Pedemontana è assolutamente indispensabile. E' evidente che l'impatto ambientale in alcune zone potrebbe essere pesante. Ciò non toglie che se dobbiamo facilitare il lavoro delle nostre imprese e ridurre i costi dobbiamo assolutamente realizzare quest'opera. Qualche modifica potrebbe essere fatta, senza stravolgere il progetto. Si tratta però di un progetto che deve partire. L'abbiamo aspettata troppo tempo. E' necessario rispettare l'ambiente, questo è chiaro. Ci sono delle situazioni di criticità da gestire, ad esempio ad Arcore, Macherio. Dove ci sono problemi di impatto ambientale bisogna pensare a degli interventi di rimboschimento.

La Brianza è uno dei territori più urbanizzati d'Europa.  Che  indirizzo intende dare  al suo mandato, ulteriore consumo di suolo o salvaguardia delle aree libere?
Credo che la Brianza abbia raggiunto un livello di urbanizzazione difficile da superare, superiore anche alla provincia di Milano,e nonostante questo la ricettività è ancora molto alta perché c'è ancora una certa  salvaguardia del verde, che è caratteristico del nostro territorio. A modello prenderei la periferia di Francoforte. Penso che per razionalizzare il territorio possa essere molto utile il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale). Si tratta di sfruttare al meglio le aree compromesse e abbellire e salvaguardare le altre. Dovremmo innanzitutto fare un elenco, un censimento di queste aree per poi poter agire.

Quali azioni intende favorire per lo sviluppo sostenibile della provincia, il passaggio alle energie rinnovabili, la riduzione delle emissioni di CO2 e la raccolta dei rifiuti?
Dal punto di vista della differenziata siamo un territorio virtuoso, ci avviciniamo alla media europea e siamo un riferimento nazionale. Le famiglie brianzole sono già abituate. Si sta poi puntando molto sull'edilizia sostenibile e sul fotovoltaico. Mi sembra che quella che i sindaci con cui ho parlato hanno intrapreso sia la strada corretta. Incentivare queste "ecologie" per il privato e le piccole imprese è la politica giusta. Non siamo ancora  nella condizione di poter offrire questo alle grandi imprese, ma per quelle piccole, i condomini e nuclei familiari si può incidere favorendo e incentivando in questo senso.

L'autonomia di MB potrebbe contribuire a rilanciare l'attrattività del territorio, ad esempio facendo finalmente della Villa l'attrazione turistica che merita di essere? Quali sono le sue proposte in merito all'Autodromo?
Noi non abbiamo solo la Villa, ma un patrimonio artistico e culturale enorme. La Villa è stata sottovalutata e dimenticata per troppi anni. Se un edificio di questo tipo fosse stato in Francia o Germania l'avrebbero sfruttato al massimo e ci avrebbero creato attorno un indotto che avrebbe potuto sostenere un intero  territorio. Qualcosa ora si sta facendo. Uno degli utilizzi che vedrei per la Villa sarebbe l'Expo. Dal punto di vista della viabilità,  anche quella con l'interramento di viale Lombardia potrebbe diventare ottimale. Per quanto riguarda l'Autodromo, invece,  non si deve toccare. I miei colleghi sono disposti a compromessi,i o no.L 'Autodromo è un patrimonio mondiale. Nessuno deve immaginare che si possano tenere due Gran premi d'Italia. Il Gp d'Italia deve rimanere a Monza. I romani si inventassero quello che vogliono. Ma la  Formula 11 deve restare qui. Ci sono stati degli investimenti importanti, è una pista sicurissima dove si possono sperimentare ad alte velocità tecnologie nuove. Non credo che per una questione di business si possa spostare da Monza la manifestazione.

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La crisi rischia di accentuare il divario sociale in un paese dalle differenze già molto nette come l'Italia. Come pensa di intervenire per sostenere i ceti più deboli e favorire l'inclusione?
Propongo un fondo di rotazione, idea che è stata copiata anche dai miei colleghi. Si possono raccogliere risorse in maniera intelligente favorendo i cittadini e aumentando le entrate della Provincia. Anche se in Brianza la crisi ha colpito meno che altrove, ci sono situazioni critiche e si sta allargando la forbice tra ceti abbienti e famiglie disagiate. Bisogna intervenire immediatamente con quattrini veri,  sviluppando l'attività dell'Aler e favorendo le famiglie a basso reddito con affitti a basso costo. Per quanto riguarda le entrate, l'IPT ( imposta per la trascrizione degli autoveicoli) a Milano è la più alta d'Italia, si aggira sui 190 euro. A Roma è sui 150. Moltissime società di noleggio targano quindi a Roma. Abbassando la tassa, potremmo averle noi queste immatricolazioni. Io stimo che questo discorso sia applicabile a un numero di veicoli all'anno che varia tra gli 80 e i 120 mila. Faccia lei i conti. Con questi soldi si potrebbero aiutare le famiglie, e cercando altre opportunità simili potremmo anche sostenere le microiimprese che poi in Brianza sono oltre il 94%,

In quanto provincia economicamente sviluppata, Monza vede una presenza consistente di immigrati. Qual è la sua posizione riguardo la loro integrazione?
L'immigrato che lavora deve  avere l'opportunità  di  rimanere sul territorio brianzolo. Se invece ne approfitta per delinquere, bisogna essere determinati e ferrei.

La quota di lavoratrici in Brianza è tra le più alte d'Italia, ma conciliare lavoro e famiglia è sempre più difficile. Che politiche  pensa  di intraprendere in favore delle neomamme?
Il tasso di lavoratrici in Lombardia  è molto superiore alla media italiana. Io tra l'altro sono stato assessore alle Pari Opportunità. La prima politica da applicare è quella degli orari flessibili, senza esagerazione, ma servirebbe per dare la possibilità alle donne di lavorare e fare le mogli e le madri allo stesso tempo.

MB è caratterizzata da un'offerta culturale che negli ultimi anni è cresciuta, ma rimane sottodimensionata rispetto alle potenzialità del territorio, oltre che poco consociuta dai cittadini. Come intende adoperarsi in questo senso? Esiste un progetto riguardante l'introduzione di nuove facoltà sul territorio ?
Penso che le possibilità ci siano, favorire un terzo polo è una buona idea. Io porterei Ingegneria e Architettura, in collaborazione col Politecnico. Sono facoltà che potrebbero appartenere al territorio brianzolo. Inoltre, ultimamente si sta cominciando a valorizzare il nostro patrimonio culturale creando un circuito turistico: quindi  si potrebbe cominciare a creare consapevolezza a partire dalle scuole primarie e secondarie. Quello che abbiamo in Brianza,e a cui siamo abituati,  molti paesi non l'hanno in tutto il loro territorio. Quindi,  si tratta di insegnare ai giovani e responsabilizzarli rendendoli partecipi sin da piccoli.

In che modo la nuova provincia di Monza si relazionerà all'Expo 2015?
Gli expo si organizzano su territori molto vasti, quindi l'Expo di  Milano  può diventare anche l'Expo della Provincia di Monza e Brianza.

Che  percentuale vi aspettate? E in caso di ballottaggio, con chi andrete?
La percentuale che mi aspetto varia  tra il 5 e l'8%. Ci presentiamo come Unione di Centro, mi sembra che sia un risultato raggiungibile. Per il ballottaggio non abbiamo preclusioni di sorta né nei confronti del centrodestra né del centrosinistra. Vogliamo dare la possibilità al cittadino di trovarsi al centro. La politica nazionale ha iniziato a stancare, serve invece coordinamento tra i partiti. La posizione mediana credo che sia la migliore. Non valuteremo le poltrone, ma la squadra.

Perché secondo lei questa campagna elettorale sottotono?
E' così dappertutto a livello nazionale. Credo che la crisi abbia influito parecchio, spingendo anche chi aveva i mezzi a non mettere in campo tutto il proprio potenziale. Poi credo che la gente sia stanca. Non si può sollecitarla sempre con un eccesso di ricorso alle urne quando ha altri pensieri per la testa che si chiamano affitti, figli, bollette... Dobbiamo avere più rispetto, un calo dei votanti sarebbe fisiologico. Se iniziassimo a ragionare  in maniera concertata, senza urlare, e dando l'impressione di non cercare consenso solo sotto le elezioni la partecipazione tornerà ad aumentare.

Gli autori di Vorrei
Antonio Piemontese
Antonio Piemontese