Su Facebook, fra le pagine del gruppo "Fuori gli zingari da Desio" messaggi che invocano forconi e taniche di benzina contro "zingari" e "negri". Ma «non è un gruppo razzista».
"Non è un gruppo razzista, nasce dall'esigenza di passare notti tranquille nella propria abitazione!
Provate a prendere una tenda canadese e piantarla in qualsiasi parte pubblica del paese, per verificare se anche a voi cittadini Italiani è concesso pernottare su suolo pubblico!
inoltre da sottolineare è, la totale assenza di correttezza e rispetto delle normali regole comportamentali verso l'ambiente ospitante (quando abbandonano il territorio di cui hanno usufruito bel bello lo lasciano come una discarica a cielo aperto che il comune con i soldi pagati dai cittadini, dovra provvedere a bonificare!
Le a sè?"
È questa la presentazione che apre la pagina di un gruppo aperto presumibilmente a maggio su Facebook e che conta più di 1200 iscritti. Il fondatore, bontà sua, mette subito in chiaro che «non è un gruppo razzista» ma a scorrere i pochi messaggi lasciati nelle discussioni qualche dubbio potrebbe sorgere: «tante taniche di benzina in una bella notte stellata un gran falo (sic)...» è il saluto lasciato da Gabry; «adesso si mettono anche a suonare casa per casa per elemosinare una cazzo di bici!!! E i Saveriani continuano tranquillamente a ospitarli nel loro piazzale.. ma andate fuori dai coglioni!!! e certa gente li difende pure.. Ma andate fuori dai coglioni anche voi!!» è invece l'invito di Devis. Massimo invece scrive «fuori dal Nostro Paese l' hanno rovinato tutto e che cazzo siamo in italia e ci sn piu negri che bianchi adesso a desio ci sono piu mosche che chiese cattoliche sul piazzale del mercato e saveriani ci sono un botto di camper di negri bisogna mandarli via tutti fuori». E infine, nella discussione intitolata "Imbracciamo i forconi" Dario scrive «una bella sommossa popolare? andiamo li di notte, o anche di giorno, con forconi, spranghe o qualsiasi cosa possa far male e distruggiamo la prima carovana. quando tornano ancora e ancora.... poi vedi come tornano!» e Matteo sottolinea «scusa xkè vuoi eliminare solo la carovana...eliminiamo direttamente gli zingari così sei sicuro che nn tornano più!!!!ahahaha».
Siccome è abitudine in Italia dire che sono i giornalisti a travisare le parole, eccovi qui gli screenshot delle pagine, cliccate sulle immagini per ingrandire e leggere i messaggi di quello che per il fondatore «non è un gruppo razzista».