I matrimoni calano, ma quelli misti salgono al 30%. Meno figli, e nonni in casa: per risparmiare.
Mogli e buoi dei paesi tuoi? Non più. Non a Monza. A dirlo è uno studio sulla composizione della famiglia monzese, realizzato dall'Ufficio statistica del Comune . Nel capoluogo della neonata provincia, 120 mila abitanti circa di cui il 10% stranieri, i matrimoni misti sono in controtendenza: se in generale le unioni ufficializzate sono in netto calo, quelle tra italiani e stranieri sono in crescita.
Tendenze o luoghi comuni?
E se nella commedia hollywoodiana gli uomini preferiscono le bionde, ma poi sposano le brune, nel capoluogo brianteo non solo le preferiscono ma le sposano pure: nel caso di cittadini italiani che hanno sposato una straniera la coniuge, secondo la ricerca, proviene per lo più dai paesi dell'Est, soprattutto dalla Russia. E le donne? Anch'esse a quanto pare vittime di un luogo comune, immortalato qualche anno fa da Vasco Rossi in una nota canzone: le cittadine monzesi che scelgono uno straniero sembrano infatti orientarsi soprattutto verso l'Africa...
Fin qui le tendenze. Ma ecco i numeri: negli ultimi 10 anni, a Monza i matrimoni nel complesso sono diminuiti del 25%: erano 561 nel 1999, oggi sono 412. Particolarmente colpiti i matrimoni religiosi. Quelli che sanciscono unioni tra italiani e stranieri sono invece in aumento: nel '99 erano il 7%, oggi quasi il 30% del totale. Sono soprattutto gli uomini a sposare straniere: il 13%.
Chi scelgono i e le monzesi
L'identikit tracciato dal Comune del 'lui' monzese che sceglie una straniera ci dice che è quarantenne, per lo più divorziato, con un grado di istruzione medio alto, dirigente o imprenditore. Lei, invece, è una trentenne russa, o in alternativa ucraina o talvolta brasiliana, di professione – almeno ufficialmente – colf. Quello della 'lei' che cerca la dolce metà fuori dai confini nazionali ci parla di una trentenne impiegata, con un diploma di scuola superiore e che sceglie un coetaneo prevalentemente marocchino o egiziano, che fa l'operaio.
Quali le cause del calo? Manco a dirlo, soprattutto i pochi soldi in tasca. E l'alto costo della vita. Lo si capisce anche dalla composizione del nucleo familiare: dai dati elaborati dall'Ufficio statistica è emerso infatti che le famiglie con anziani sono più numerose (37,35%) di quelle con minori (24%). In soldoni, significa che i monzesi preferiscono accudire in casa il nonnetto (magari mettendo nel bilancio familiare la pensione, e sicuramente evitando le costose rette di una casa di riposo) rinunciando piuttosto a mettere in cantiere un bebè.