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Il Meeting Mondiale dei Giovani di Bari: le nuove generazioni di tutto il pianeta chiedono di essere protagoniste della propria storia.

 

Valerio Macchia, giovane studente pugliese in quel di Bologna, ha partecipato per conto dell'Associazione Link al Meeting Mondiale dei Giovani, che si è tenuto a Bari dal organizzato da Regione Puglia, Ministero della Gioventù e Agenzia nazionale per i giovani.

 

Parafrasando Nanni Moretti potremmo dire che i numeri sono importanti. Ed in effetti, i dati fatti registrare dal Meeting Mondiale dei Giovani NMC (dall'esperanto Ni, Mondlokaj Civitanoj – Noi, Cittadini Glocali) svoltosi dal 19 al 21 gennaio a Bari, sono davvero impressionanti. Più di 1500 ragazze e ragazzi provenienti da 163 paesi, pronti a condividere le proprie esperienze, a costruire nuove proposte per il loro futuro e a sottoporle ai rappresentanti del mondo politico, imprenditoriale, finanziario e intellettuale presenti alla convention.

 

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Le ambizioni degli organizzatori erano altissime e credo che in parte siano riusciti a raggiungere gli obiettivi che si erano preposti.

Concetto importantissimo, filo conduttore della tre giorni barese, è stato il fatto che si trattava di un punto di partenza e non di arrivo. Alla base di tutto la partecipazione, la condivisione, il protagonismo giovanile. La sfida consiste nella creazione di una rete attiva che duri almeno 10-15 anni.

Certo, nessuno crede più alla retorica delle svolte, delle soluzioni immediate ai problemi del mondo e del futuro, men che meno con così poco tempo a disposizione (basti pensare che secondo il Gallup, uno dei più importanti istituti di indagine al mondo, il 64% dei giovani fino a 30 anni ritiene che il futuro sarà molto più difficile per le generazioni a venire). Se inoltre aggiungiamo che tra i finanziatori dell'evento c'erano anche multinazionali (Microsoft) e istituzioni mondiali (come la Banca Mondiale) spesso oggetto di duri attacchi nei documenti redatti, la leggenda si trasforma in fiaba. E per finire, forse erano troppi i temi in gioco, e caldissimi: dall'ambiente alla partecipazione giovanile, dall'immigrazione alle pari opportunità, dalla criminalità alla povertà.

 

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L'opportunità concessa a questi ragazzi di sentirsi, toccarsi e parlarsi personalmente, era però troppo ghiotta per non essere sfruttata. Mai abbandonare ogni speranza senza neanche provarci: sarebbe inconcepibile e catastrofico. Da qualche parte, infatti, sia in senso logistico che in senso figurato, bisognava partire. E si è scelto il 19 gennaio 2010, a Bari, nei padiglioni della Fiera del Levante.

Molti colori, canzoni, curiosità e sorrisi ad animare e riscaldare il clima freddo barese. Numerosissime le telecamere e le macchine fotografiche che cercavano di catturare questi momenti felici e di socialità internazionale. Tantissimi anche i giornalisti, da ogni parte del mondo, venuti per registrare con i microfoni le impressioni di un inedito vertice mondiale, partecipato da soli giovani.

Nonostante alcune pecche nell'organizzazione e nella comunicazione, alla fine dei lavori, durante l'assemblea plenaria di chiusura, tutte queste emozioni si sono sciolte in lacrime di commozione e in una lunghissima standing ovation, a testimonianza dell'apprezzamento che viene attribuito, sempre e comunque, a questo tipo di iniziative.

Sul sito ufficiale del Meeting Mondiale dei Giovani (www.nimociv.org) è possibile leggere e collaborare al miglioramento dei documenti, come in un wiki, ripercorrendo anche tutte le fasi dell'evento.