20100221-manipulite

17 febbraio 1992 – 17 febbraio 2010. Si rubava allora, si ruba adesso.
E in quest’arco di tempo (18 anni, non una bazzecola ) si è continuato a rubare.

 

Bettino Craxi allora tirò fuori la tesi risibile dei “ mariuoli “, Silvio Berlusconi quella, non meno risibile, dei birbantelli. Il fenomeno è grosso. La Corte dei Conti, proprio nel giorno del diciottesimo compleanno di Tangentopoli, ha fatto un pò di... conti. Davanti al Capo dello Stato e ai rappresentanti delle varie istituzioni della nostra Repubblica, il presidente Tullio Lazzaro e il procuratore generale Mario Ristuccia hanno dato un po' di numeri. I casi di corruzione o di concussione nel giro di un solo anno sono triplicati, il danno subito dallo Stato è stato quantificato in 69  miliardi di euro, ai quali andrebbero aggiunti quelli dell’evasione. E la nostra Lombardia si colloca nelle posizioni di testa della classifica del malaffare. In pratica  presidente e procuratore generale hanno detto che   la corruzione italiana appare invincibile, rinasce di continuo perchè in realtà non muore mai". Mariuoli e birbantelli  sono così numerosi che persino un principe della Chiesa, il cardinale Tarcisio Bertone, ha sottolineato l’esigenza “di iniettare rettitudine nella nostra società". Ma come ?

Certamente con immediate misure di contrasto da parte del governo e del Parlamento. Ma queste non bastano. Il nostro Paese ha bisogno di una seria riflessione da parte di tutti, della destra, della sinistra e del centro. Una riflessione che la politica italiana non ha mai seriamente fatto. All’inizio si è lasciato alla magistratura il compito di fare un po’ di pulizia ma quando si è capito che faceva sul serio la si è attaccata, dileggiata, perseguitata, accusata di essere al servizio della opposizione. Invece di esaltarla e di promuoverla a vero sevizio civile si è preferito prendere delle assurde distanze, mortificarla, fare il gioco dei corrotti e dei concussori che in questi diciotto anni sono tutt’altro che spariti. Personalmente non mi meraviglio che l’azione del governo di centro destra sia scarsamente incisiva, se non addirittura compiacente, nei confronti di certi gruppi di pressione.

Mi meraviglia invece che la sinistra in genere non abbia mai avuto il coraggio di fare su questa questione una battaglia vera.  Anzi più di una volta, suoi rappresentanti sono riusciti a sporcarsi, pure loro,  mani e  coscienza. E questo non è bello. Tanto più in questa Italia delle disuguaglianze. Fatta di approfittattori, di ladri d’alto bordo, di maneggioni, di evasori, di privilegiati, di alti redditi, di carrieristi politici troppo lautamente stipendiati, di stipendi esagerati, di bonus scandalosi, di amici degli amici  ...... e di lavoratori a mille euro al mese. Che sono addirittura un popolo. Al quale va aggiunto il popolo dei precari e dei pensionati. Possibile che la sinistra non sia in grado di ripulire casa propria  riaffermando il pieno rispetto di irrinunciabili principi di moralità  e mettersi alla testa di un movimento che rivendichi minori disparità e più giustizia sociale ?