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Intervista all'assessore leghista di Monza candidato alla Regione "Siamo una delle aree più produttive d’Italia, forse d’Europa, ma non abbiamo mezzi pubblici e strade adeguate"

 

 

Q

uali sono a suo giudizio le problematiche del territorio?
In primo luogo le questioni legate alla crisi economica. È necessario sostenere le piccole e medie imprese a conduzione familiare  e l’artigianato, che sono la caratteristica principale della Brianza. La Regione ha messo già in passato a disposizione degli aiuti, ma molti artigiani mi segnalano che c’è troppa burocrazia nei bandi e le piccole aziende quindi fanno fatica  a partecipare. Bisogna andare verso una semplificazione normativa. C’è il problema dell’accesso al credito, che si può risolvere stipulando convenzioni con le banche. C’è inoltre il problema delle infrastrutture: siamo una delle aree più produttive d’Italia, forse d’Europa, ma non abbiamo mezzi pubblici e strade adeguate.

In cosa si differenzia la Lega dagli altri partiti?
Tutti gli altri parlano e litigano, mentre la Lega è l’unico movimento che è vicino alle esigenze dei cittadini e che  parla con la gente. Spesso sono i cittadini stessi che ci suggeriscono le leggi e i provvedimenti da adottare. In questa campagna elettorale si parla di tutto tranne che dei  problemi della gente. Siamo gli unici che stanno cercando di andare sul territorio a parlare di programmi, per cercare di spiegare cosa si può fare, come si può migliorare quello che c’è e soprattutto cosa è stato fatti di positivo dalla Lega al governo.

 

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Esiste un problema sicurezza a Monza e in Brianza ?
Monza e la Brianza dati alla mano sono messe meglio rispetto ad altre realtà, ma bisogna continuare su questa strada per continuare a diminuire furti, rapine e criminalità. Questo obiettivo si  può raggiungere con una maggiore presenza di forze dell’ordine sul territorio; con la nuova questura, siamo in attesa che arrivino  uomini da parte della polizia di Stato. In secondo luogo i  nostri vigili soffrono un po’ perché i comuni non possono assumerne  di nuovi per via del patto di stabilità: c’è quindi  bisogno di fondi regionali extra che permettano di ampliare gli organici, in modo tale da vedere qualche pattuglia anche di notte. Qui in Brianza ancora non se ne vedono.

Quale politica dell’immigrazione dopo i fatti di Via Padova? Al di là della retorica, se possibile.
Bisogna cercare di evitare la  ghettizzazione degli immigrati, di creare cioè quelle concentrazioni di esercizi commerciali come kebab, phone center e money transfer tutti nella stessa strada che portano a situazioni come quella di via Padova. Bisogna fare ordinanze che vadano verso una maggiore distribuzione sul territorio e fare più  controlli da parte della polizia locale, anche per evitare ad esempio che in un appartamento dormano 20 persone in subaffitto. A chi affitta ai clandestini lo Stato deve confiscare l’immobile come previsto dal decreto Maroni.

Lei è uno dei cosiddetti “giovani” della politica.  A quando un ricambio generazionale più ampio?
La Lega ne ha presentati parecchi, sia  in Parlamento che nei comuni. Il fatto di averne candidati anche in  Regione dimostra  che portano entusiasmo e novità. I giovani dovrebbero ritrovare l’amore per la politica.

 

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 Il rinnovamento parte dalle segreterie o dalla base?
Da tutte e due.  Sono le segreterie a decidere di candidare i giovani, poi però  è le gente che deve votarli.

Dopo le regionali, cambieranno i rapporti di forza tra Lega Nord e Pdl?
Se la Lega prende più voti, decisamente sì. E’ quello a cui noi puntiamo. Una Lega più forte significa  posizioni di rilievo a livello di  giunta. Mentre a livello di programmi, porterebbe maggiore sicurezza, maggiori infrastrutture e maggiore attenzione ai cittadini.

Sta dicendo che con la giunta Formigoni questo non è stato fatto?
Sto dicendo che Formigoni ha governato bene.  Ma a nostro giudizio  su alcune questioni si può fare di più.

 

Romeo secondo Romeo

Nato a Monza il 22 gennaio 1971
Residente nel quartiere di San Biagio
Consulente pratiche automobilistiche presso un'agenzia di Monza

Incarichi Politici:

Dal 1994 al 1999 Coordinatore Nazionale Movimento Giovani Padani della Lombardia
Dal 1996 al 1997 Commissario Circoscrizione di via Bassano del Grappa, Milano
Dal 1997 al 1999 Segretario Cittadino della Sezione di Monza
Dal 1999 al 2002 Consigliere della Circoscrizione 5 del Comune di Monza
Dal 2002 al 2007 Consigliere Comunale del Comune di Monza
Dal 2004 ad oggi Segretario Provinciale della Provincia di Monza e Brianza
Dal 2007 ad oggi Assessore alla Sicurezza, Polizia Locale, Protezione Civile, Viabilità, Mobilità, Trasporti, Parcheggi e Anagrafe

Da www.massimilianoromeo.com

Gli autori di Vorrei
Antonio Piemontese
Antonio Piemontese