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Retescuola Monza «I pesanti tagli dello scorso anno avevano già penalizzato molte scuole primarie di Monza e Provincia. Gli ulteriori tagli resi noti  rendono impossibile il tempo pieno per tutti i bambini che lo hanno chiesto»

Riceviamo e pubblichiamo

I pesanti tagli dello scorso anno avevano già penalizzato molte scuole primarie di Monza e Provincia, che sono ormai ridotte all’osso come organico. Gli ulteriori tagli resi noti nelle scorse settimane dall’ufficio scolastico provinciale, rendono impossibile il tempo pieno per tutti i bambini che lo hanno chiesto. Ci saranno classi a 27 ore e, laddove si garantiranno ancora le 40 ore, non tutti i bambini avranno le due insegnanti previste dal modello di tempo pieno. Anche gli insegnanti di sostegno saranno molti meno e quelli di lingua diventeranno sempre più una rarità.

Per protestare contro questa decisione del Governo, giovedì 3 giugno, una ventina di insegnanti e genitori delle scuole primarie di Milano e Provincia, coordinati da ReteScuole, ha occupato simbolicamente l'Ufficio scolastico provinciale in via Ripamonti a Milano.

La dirigente scolastica Giuliana Pupazzoni ha sostanzialmente confermato le nostre preoccupazioni, visto che li ha accolti con queste parole:

“È chiaro che il modello del tempo pieno con i due docenti in molte scuole primarie, l’anno prossimo non si potrà fare, almeno non come è stato fatto negli scorsi anni. Viene garantito il tempo scuola, ma si dovrà attuare una diversa organizzazione dei docenti e della didattica”.

Un po’ in tutte le scuole di Monza e provincia, i genitori e gli insegnanti si stanno mobilitando per l’approvazione di mozioni dei collegi e dei consigli d’istituto, l’invio di lettere di protesta alle autorità scolastiche, con la richiesta di reintegrare le risorse che sono state tagliate per il prossimo anno scolastico. Retescuole presenzierà le feste di fine anno con banchetti di raccolta firme.

A livello provinciale, segnaliamo l’iniziativa di Concorezzo di venerdì 4 giugno, che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone. Un piccolo corteo è partito dalla scuola Don Gnocchi di via Ozanam per dirigersi alla Corte Nuova in via Libertà, dove è stata offerta una merenda ai bambini e sono state raccolte le firme da inviare al Provveditorato. Il corteo ha poi raggiunto piazza Donatori di sangue dove, con una divertente lezione di matematica è stato spiegato che cosa succederà se i tagli previsti dal Provveditorato dovessero essere confermati a settembre.

Per contatti:

RETESCUOLE MONZA E BRIANZA - e-mail: difendiamolascuola@gmail.com
Sul web: www.retescuole.net

 

GENITORI PRE...OCCUPATI IL GIORNO 10 GIUGNO 2010

 

Un gruppo consistente di genitori e bambini dell'I.C. San Fruttuoso, occuperà pacificamente gli spazi della Scuola Primaria Alfieri per una "merenda di protesta" con il proposito di prendere posizione sui gravi tagli che incombono sull'Istituto a seguito della Riforma Gelmini.

"Abbiamo deciso di abbinare a un'occasione di condivisione festosa tra alunni, docenti e genitori un momento di preoccupata riflessione e protesta per quello che sta accadendo alla scuola italiana e che impatterà direttamente sulla qualità dell'offerta formativa per i nostri bambini di San Fruttuoso" afferma il gruppo organizzatore dell'evento.

Questo appuntamento sarà preceduto da un banchetto informativo e da un laboratorio per i bambini che si terrà nella giornata di domenica 6 giugno in occasione della Festa di San Fruttuoso. Il laboratorio sarà un momento piacevole in cui i bambini sperimenteranno come piantare un seme di girasole e prendersene cura, proprio come gli adulti si prendono cura dei bambini.

Già circa 500 firme sono state raccolte a sottoscrizione di una lettera dei genitori da inviare al MIUR (vedi allegato) per contrastare il taglio di un insegnante alla scuola Alfieri, e la raccolta continuerà decisa anche nei prossimi giorni.

Anche la componente genitori del Consiglio d'Istituto ha gravi motivi per protestare. La lettera (vd. allegato) che ha inviato il mese scorso all'Ufficio Scolastico provinciale di Milano ha avuto esito negativo: persino al Presidente di un organo ufficiale quale il Consiglio d'Istituto è stato negata la possibilità di un colloquio.