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Presentati gli appuntamenti dell'iniziativa del Boccaccio e del movimento Cittadini per il Bene Comune, in una conferenza stampa indetta polemicamente di fronte ai locali della Villa Reale adibiti a uffici ministeriali

Si apre il sipario su Memento Urbis. La serie di incontri e laboratori avrà luogo il prossimo fine settimana (21-22-23 ottobre), con l'intento di sensibilizzare e mobilitare la cittadinanza soprattutto sui temi dell'ambiente e dell'urbanistica, argomenti di inevitabile trasversalità, dato che le politiche al riguardo dovrebbero presupporre anche un orientamento di tipo culturale (o magari proprio la sua assenza). Gli organizzatori, FOA Boccaccio e Cittadini per il Bene Comune, hanno spiegato la loro iniziativa ai giornalisti davanti alla Villa Reale, la cui ridestinazione a scopi commerciali e solo apparentemente istituzionali é forse l'aspetto più eclatante della linea di condotta tenuta dall'amministrazione comunale.

«Ci siamo riuniti di fronte ai "ministeri" – spiegano i ragazzi del Boccaccio – perché volevamo dimostrare per l'ennesima volta quanto fosse inutile e fine a se stessa questa parte della Villa sottratta ai cittadini, per esigenze politiche che non significano niente per la città. Serve solo ad ospitare riunioni di partito», sottolineando che per questo è in corso un'indagine della procura di Monza, dato che la Costituzione vieta riunioni di partito in sedi istituzionali come un ministero. Proprio il compito di Memento Urbis sarà quello di tradurre in idee e proposte costruttive e innovative l'indignazione contro gli interessi privati e le speculazioni, che vanno contro alle vere esigenze dei cittadini. «Quest'amministrazione – continuano – ha solamente pensato a togliere spazi di aggregazione e di socialità, svendendo pezzi di città e beni comuni per il puro e semplice profitto, ignorando le istanze di chi si è espresso tramite comitati e manifestazioni di piazza».

In preparazione della loro iniziativa, i giovani del Boccaccio hanno raccolto delle video interviste ai cittadini monzesi, con lo scopo di illustrare quanto poco siano informati su questi temi, e lanciare il problema della comunicazione che manca fra amministratori e amministrati riguardo ad argomenti di una simile portata. «La scoperta è stata scottante per noi – ammettono i giovani – rendersi conto che la maggior parte della gente nemmeno sa dove sia la Cascinazza ti dà l'idea di quanto poi sia difficile mobilitare la cittadinanza per difendere luoghi che non si riescono a collocare all'interno del proprio spazio». La partecipazione, dunque, come frutto di una comunicazione allargata e davvero portatrice di maggiore conoscenza del proprio territorio, magari portando anche le persone a vedere con i propri occhi questi luoghi. Queste interviste saranno proiettate prima di ogni incontro di Memento Urbis.

Insieme ai ragazzi del Boccaccio, hanno parlato anche due rappresentanti dei Cittadini per il Bene Comune, movimento spontaneo non riunito in associazione e senza connotazione politica, nato circa quattro mesi fa per iniziativa di una ventina di monzesi. «Gli obiettivi che ci poniamo – spiega Marco Chiari – sono la tutela e la mobilitazione contro la svendita dei beni della comunità. In questa città – continua – è in atto una forma drammatica di questa svendita, dalla Villa al N.E.I., all'Isa. Abbiamo deciso di collaborare con i ragazzi del FOA perchè su questo argomento la nostra visione è comune. Noi qui non stiamo organizzando un convegno – conclude – ma una possibilità nuova di comunicazione e confronto su un tema che coinvolge tutti, mobilitando, si spera, il numero maggiore possibile di cittadini, suscitando le loro valutazioni, impressioni, proposte, e cercando di tradurle in progetti concreti». Questi cittadini si sono convinti a collaborare con il Boccaccio «perché crediamo che siano uno dei pochissimi gruppi di giovani, a Monza, con un forte spirito di mobilitazione su questi temi, e alla teoria uniscono l'azione, per cambiare lo stato di cose». Critici verso l'amministrazione, ma anche verso le forze di opposizione, i Cittadini per il Bene Comune dichiarano di non voler presentarsi come Lista Civica alle elezioni. Questo rifiuto a entrare in politica, unito alla disapprovazione verso i politici in generale, sfocia nel principio degli indignati spagnoli, "Non votarli"? Alla nostra domanda, la risposta off the record è stata che semplicemente intendono contribuire a far germogliare nuova linfa in una situazione a loro dire stagnante.

 

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Ecco gli appuntamenti del Memento Urbis 1.0.

Si comincerà venerdì 21 ottobre alle 21.00, con una conferenza-laboratorio dal titolo "Cascinazza. Là dove c'era l'erba...", presso la Sala Maddalena. Tra coloro che interverranno, ci sarà anche il nostro Giorgio Majoli, che ha dedicato quest'articolo alla recente approvazione del PGT di Monza. Oltre a lui, il presidente di Lega Ambiente Lombardia Damiano Di Simine. Si illustrerà lo stato attuale di Monza dal punto di vista urbanistico e ambientale e si porterà l'esempio di altri luoghi, fuori dal nostro territorio, simili alla Cascinazza, che servono a pieno regime la comunità pur mantenendo un carattere pubblico. L'obiettivo è di formulare proposte alternative alla cementificazione.

La mattina di sabato 22, invece, alle 9.30, sarà l'ISA ad ospitare un laboratorio, focalizzato soprattutto sulla situazione della scuola e della Villa in generale e sulle possibili soluzioni. Titolo della conferenza: "Villa Reale: dalle stalle alle stelle", con ovvio riferimento ai locali del palazzo che hanno storicamente ospitato l'istituto d'arte fino ad oggi. Alle 21.00 ci si sposta al Boccaccio, attualmente in via Rosmini 11, con un laboratorio sugli spazi sociali ("Spazi sociali: le mucche stanno arrivando"). Ospiti, alcune realtà consolidate di spazi sociali autogestiti di Brescia, Segrate e Bergamo.

Domenica 23, alle 14.30, l'appuntamento è al centro sportivo N.E.I., dove si parlerà della privatizzazione della struttura. La conferenza si intitola "N.E.I.: privato sarà un macello". Interverrà il sociologo Raffaele Mantegazza e il comitato di gestione del centro sportivo, che racconterà le sue origini e le lotte sostenute per creare una struttura gestita direttamente dai cittadini, e che ora rischia di essere «svenduta». Serata conclusiva, al teatro Villoresi, affidata a Elio de Capitani e alla compagnia teatrale "Nudo e Crudo", dalle 19.00 in poi. Si tireranno le somme delle varie proposte espresse dalla cittadinanza, e i contributi raccolti potranno forse costituire una prima base per le osservazioni che Boccaccio e Cittadini per il Bene Comune vogliono portare al PGT nei sessanta giorni di tempo a disposizione dopo la sua totale approvazione.

 

Il programma completo della manifestazione sarà disponibile a breve sul blog creato appositamente http://mementourbis.noblogs.org/ che contiene un video di presentazione, mentre la piattaforma informativa del Boccaccio, www.monzagiovani.org, conterrà altre informazioni utili.

Gli autori di Vorrei
Simone Camassa
Simone Camassa

Nato a Brindisi il 7 maggio del 1985. Insegnante di Italiano, Storia e Geografia nella scuola pubblica, si è laureato in Lettere, in Culture e Linguaggi per la Comunicazione e in Lettere Moderne, sempre all'Università degli studi di Milano. Suona la chitarra elettrica (ha militato in due gruppi rock, LUST WAVE e BLACK MAMBA) e scrive poesie.

Appassionato di sport, ha praticato il nuoto a livello agonistico fino ai diciotto anni, per un anno ha anche giocato a pallacanestro. Di recente, è tornato al cloro.
È innamorato della letteratura in tutti i suoi aspetti, dalla poesia fino al fumetto supereroistico statunitense. Sogna di realizzare un supercolossal hollywoodiano della Divina Commedia, ovviamente in forma di trilogia e abbondando con gli effetti speciali.

Qui la scheda personale e l'elenco di tutti gli articoli.