Dossier: La Provincia di Monza e Brianza. La relazione integrale presentata dagli enti, dai sindacati, dalle rappresentanze di categoria in difesa della Provincia. Le cifre di un territorio che rivendica identità e futuro
Monza, 14 settembre 2012
L’istituzione della Provincia MB:
un riconoscimento “sanante”
La Provincia di Monza e Brianza, istituita con legge 146/2004, comprende oggi 55 Comuni: un territorio omogeneo che ben prima di ottenere il riconoscimento di Ente Intermedio aveva avviato un percorso di autonomia, basato sul riconoscimento di specifiche caratteristiche identitarie che facevano e fanno della Brianza una realtà “altra” rispetto alla metropoli milanese.
L’istituzione della Provincia – al contrario di quanto avvenuto in altre realtà locali – è stata per la Brianza un riconoscimento a posteriori, quasi “in sanatoria” rispetto ad un percorso avviato e compiuto nei decenni precedenti da parte di un’area che cercava un idoneo coordinamento sovralocale.
I primi slanci - da un lato autonomistici e dall’altro di organizzazione territoriale - sono emersi all’indomani del dopoguerra, in un periodo di grandi trasformazioni e cambiamenti. Slanci che inevitabilmente sono andati a scontrarsi con una realtà anche culturale, quella milanese, che considerava l’area brianzola periferica rispetto ad una metropoli proiettata verso nuovi traguardi e che necessitava – dal suo punto di vista - un territorio collocato in una perenne orbita gravitazionale. (Fonte:“Storia della Provincia di Monza e Brianza” in collaborazione con Regione Lombardia di Luigi Losa dic. 2009).
Le prime aggregazioni sovracomunali della Brianza, ed in particolare la nascita del Piano Intercomunale Brianteo, risalgono ai primi anni ’60, in risposta al Piano Intercomunale Milanese. Nello stesso periodo nascono i consorzi quale soluzione all’insorgere delle problematiche generate dallo sviluppo del territorio.
Con la nascita della Regione nel 1970 si ipotizza un insediamento della medesima in Villa Reale a Monza, mentre risalgono allo stesso periodo i primi interventi per la riorganizzazione del territorio lombardo attraverso la costituzione dei comprensori.
Solo la presa di coscienza di tale situazione da parte della società civile, che si confrontava con una reale e quotidiana diversità rispetto a Milano e che riconosceva anche una propria specifica identità territoriale, ha alla fine innescato il processo decisivo verso la creazione della Provincia, trascinando suo malgrado la politica milanese in questo radicale mutamento di ottica e di prospettiva di autonomia.
Profilo di sintesi della Brianza
Il territorio della Provincia si estende su una superficie complessiva di 405,5 Kmq e alla fine del 2010 contava una popolazione residente di 849.636 unità, pari all’8,6% di quella regionale. Con 2.095 abitanti per kmq la Brianza si conferma il territorio con la più alta densità demografica della Regione Lombardia, che si ferma a una media di 415,7 ab/kmq. Inoltre l’analisi di medio-lungo periodo mostra che la popolazione residente è cresciuta dell’11,5% nell’ultimo decennio.
Nonostante la difficile congiuntura economica, il sistema imprenditoriale raggiunge a giugno 2011 le 72.649 imprese registrate. Un dato che conferma la vivacità dell’iniziativa imprenditoriale brianzola e che colloca la Provincia al primo posto nella classifica regionale per variazione percentuale.
La Brianza si distingue nel panorama lombardo anche per l’attenzione all’ambiente, espressa in termini di capacità dei suoi abitanti di gestire i rifiuti. Infatti, in base alle dichiarazioni MUD 2010, la raccolta differenziata ha raggiunto il 68,5% del totale dei rifiuti solidi urbani, e tutti i Comuni della Provincia hanno raggiunto almeno il 50% di raccolta differenziata.
(Fonte: Rapporto Brianza 2011 – CCMB e Confindustria MB)
L’unicità del sistema economico MB
La cifra distintiva della Brianza – che ne fa una realtà singolare nel contesto nazionale – è rappresentata dall’unicità del suo sistema economico. Basti considerare che la densità imprenditoriale è pari a 159 imprese per Kmq. e che il territorio è sede di due distretti produttivi d’eccellenza: l’high tech con 11,9 imprese attive per kmq e il legno-mobile con 5,9 imprese attive per kmq. (Fonte: CCMB 2011).
In realtà la rilevante vocazione imprenditoriale del territorio risale almeno al sec. XIX, nel quadro dell’Italia unita, quando il nuovo protagonista sociale diventa il lavoro. Proprio a Monza nacquero le prime forme italiane di associazionismo di tipo mutualistico: nel 1832 il “Pio Istituto dei Cappellari” fu una delle 72 associazioni di questo tipo della Penisola - presenti in Piemonte, Lombardia e Toscana - mentre la prima Società Generale di Mutuo Soccorso monzese nacque prima dell’Unità, nel 1860.
Sulla spinta delle primogeniture e dei risultati acquisiti dai lavoratori dell’industria, gli imprenditori, i commercianti e gli artigiani costituirono sodalizi brianzoli, generalmente con sede a Monza e nel 1902 sorse la Federazione degli Industriali Monzesi: uno tra i primi esempi italiani di Associazione Imprenditoriale Territoriale.
MB: il posizionamento nel contesto nazionale
I dati oggetto di analisi, riportati nelle tabelle che seguono, si riferiscono agli indicatori economico-demografici delle Province italiane non soggette a riordino, con esclusione delle città metropolitane, messi a confronto con i dati relativi alla Provincia di Monza e della Brianza. L’universo di riferimento è rappresentato, quindi, da 34 enti territoriali:
le 33 Province “salve” appartenenti alle regioni a statuto ordinario e a statuto speciale
la Provincia di Monza e della Brianza.
1 - Il Prodotto Interno Lordo (PIL) nelle province italiane
Il PIL(*), indicatore sintetico di crescita economica, permette la comparazione tra le diverse realtà territoriali indicate.
La tabella 1 riguarda il PIL ai prezzi di mercato a valori correnti (**) delle Province considerate, in milioni di euro, riferito all’anno 2010.
TABELLA 1 - IL PIL NELLE PROVINCE ITALIANE
Classifica per PIL totale | Provincia | PIL totale anno 2010 (Mil.ni di euro)* |
1 | Brescia | 37.854,10 |
2 | Bergamo | 34.945,90 |
3 | Verona | 28.127,20 |
4 | Vicenza | 26.437,20 |
5 | Monza e della Brianza | 25,000,00** |
6 | Modena | 22.312,90 |
7 | Palermo | 21.933,90 |
8 | Salerno | 19.926,30 |
9 | Catania | 18.358,40 |
10 | Cuneo | 17.965,40 |
11 | Perugia | 16.313,20 |
12 | Udine | 15.576,10 |
13 | Pavia | 14.350,90 |
14 | Caserta | 13.854,10 |
15 | Ancona | 13.669,70 |
16 | Lecce | 13.451,40 |
17 | Parma | 13.340,80 |
18 | Cagliari | 12.709,20 |
19 | Cosenza | 12.593,50 |
20 | Alessandria | 12.195,40 |
21 | Frosinone | 11.944,10 |
22 | Messina | 11.732,60 |
23 | Foggia | 10.921,60 |
24 | Pesaro e Urbino | 10.187,50 |
25 | Ferrara | 9.686,80 |
26 | Chieti | 8.407,60 |
27 | Trieste | 7.729,40 |
28 | Avellino | 7.487,90 |
29 | Potenza | 7.226,50 |
30 | Agrigento | 7.059,20 |
31 | Catanzaro | 7.015,80 |
32 | L'Aquila | 6.819,20 |
33 | La Spezia | 6.014,90 |
34 | Campobasso | 4.728,20 |
*Fonte: Atlante statistico delle Province d'Italia, curato dal CUSPI (Coordinamento degli Uffici statistici delle Province d'Italia), pubblicato dall'UPI (Unione Province d'Italia), anno 2011
**(stima Camera Commercio MB)
Si osserva che la Provincia di Monza e della Brianza si colloca al 5° posto della classifica, dopo le Province lombarde di Bergamo e Brescia e quelle venete di Verona e Vicenza.
In ambito regionale si rileva che la Provincia di Pavia, non soggetta a riordino, si posiziona solo al 15° posto della classifica, con un PIL totale di 14.350,90 mil.ni di Euro, inferiore di 10.649,1 mil.ni rispetto al PIL totale della Provincia di Monza e della Brianza. In termini %li il gap sul PIL totale, tra le 2 province lombarde, si attesta al -42,6% di Pavia rispetto a MB.
Il divario risulta consistente anche tra la Provincia di Monza e Brianza e i capoluoghi di Regione rientranti nell’universo di riferimento, quali Potenza (29a), Trieste (27a), Cagliari (18a), Ancona (15a), Perugia (11a), e Palermo (7a).
La tabella 2, che segue, utilizza l’indicatore del PIL pro-capite (*) per mettere a confronto le diverse Province.
TABELLA 2 - IL PIL PRO-CAPITE NELLE PROVINCE ITALIANE
Classifica per PIL totale | Provincia | PIL totale anno 2010 (Mil.ni di euro)* |
1 | Trieste | 32.675,40 |
2 | Modena | 31.978,60 |
3 | Bergamo | 31.973,30 |
4 | Verona | 30.664,00 |
5 | Vicenza | 30.437,60 |
6 | Cuneo | 30.401,20 |
7 | Parma | 30.338,40 |
8 | Brescia | 30.296,00 |
9 | Monza e della Brianza | 29736,7 (popolazione al 31/12/2010: 840.711) |
10 | Udine | 28.776,40 |
11 | Ancona | 28.497,80 |
12 | Pesaro e Urbino | 27.806,10 |
13 | Alessandria | 27.715,90 |
14 | Ferrara | 26.946,40 |
15 | La Spezia | 26.905,10 |
16 | Pavia | 26.270,80 |
17 | Perugia | 24.368,20 |
18 | Frosinone | 23.983,80 |
19 | Cagliari | 22.609,00 |
20 | L'Aquila | 22.029,90 |
21 | Chieti | 21.178,60 |
22 | Campobasso | 20.445,30 |
23 | Catanzaro | 19.043,50 |
24 | Potenza | 18.792,20 |
25 | Salerno | 17.973,00 |
26 | Messina | 17.945,90 |
27 | Palermo | 17.577,50 |
28 | Cosenza | 17.142,10 |
29 | Avellino | 17.053,40 |
30 | Foggia | 17.042,00 |
31 | Catania | 16.859,70 |
32 | Lecce | 16.513,30 |
33 | Agrigento | 15.538,70 |
34 | Caserta | 15.170,40 |
*Fonte: Atlante statistico delle Province d'Italia, curato dal CUSPI (Coordinamento degli Uffici statistici delle Province d'Italia), pubblicato dall'UPI (Unione Province d'Italia), anno 2011
** estrapolazione Provincia Monza Brianza
La Provincia di Monza e Brianza si posiziona al 9° posto nella classifica e ancora una volta risulta essere al 3° posto tra le Province lombarde, dopo Bergamo – 3 a in classifica generale - e Brescia che si colloca all’8° posto.
2 - I depositi bancari delle famiglie: un primato nazionale
Nella tabella seguente si è scelto di confrontare la solidità economica delle famiglie nelle Province italiane, oggetto di analisi, espressa dalla capacità di risparmio. In particolare, i dati riportati si riferiscono ai depositi bancari (*) relativi all’anno 2010.
TABELLA 3 – DEPOSITI BANCARI
Classifica | Provincia | anno 2010 – Famiglie consumatrici e assimilabili | |
Depositi Pro-Capite | Depositi | ||
1 | Monza e della Brianza | 13.439 | 11.418.624.970 |
2 | Trieste | 13.193 | 3.120.803.079 |
3 | Parma | 12.671 | 5.602.232.114 |
4 | Modena | 12.207 | 8.555.943.184 |
5 | Cuneo | 11.734 | 6.950.234.210 |
6 | Brescia | 11.637 | 14.616.316.850 |
7 | Bergamo | 11.388 | 12.512.600.053 |
8 | Pavia | 11.002 | 6.032.264.793 |
9 | Pesaro e Urbino | 10.764 | 3.949.837.896 |
10 | Ancona | 10.712 | 5.152.864.417 |
11 | Verona | 10.346 | 9.520.158.303 |
12 | Udine | 10.345 | 5.601.905.248 |
13 | Alessandria | 10.037 | 4.422.549.974 |
14 | Vicenza | 10.000 | 8.707.151.873 |
15 | L'Aquila | 9.894 | 3.065.437.849 |
16 | Ferrara | 9.825 | 3.536.868.727 |
17 | La Spezia | 9.781 | 2.186.213.103 |
18 | Chieti | 7.238 | 2.874.299.632 |
19 | Cagliari | 7.214 | 4.062.997.992 |
20 | Palermo | 6.345 | 7.928.257.360 |
21 | Foggia | 6.261 | 4.012.247.740 |
22 | Salerno | 5.949 | 6.601.298.952 |
23 | Avellino | 5.890 | 2.586.331.859 |
24 | Frosinone | 5.860 | 2.919.202.124 |
25 | Campobasso | 5.687 | 1.314.115.277 |
26 | Catania | 5.665 | 6.175.751.616 |
27 | Potenza | 5.289 | 2.030.009.249 |
28 | Agrigento | 5.256 | 2.386.019.387 |
29 | Lecce | 5.085 | |
30 | Messina | 5.084 | |
31 | Catanzaro | 4.836 | |
32 | Cosenza | 4.766 | |
33 | Caserta | 4.252 | |
34 | Perugia | n.d. |
*Fonte: Atlante statistico delle Province d'Italia, curato dal CUSPI (Coordinamento degli Uffici statistici delle Province d'Italia), pubblicato dall'UPI (Unione Province d'Italia), anno 2011.
Come si può osservare la Provincia di Monza e della Brianza si colloca al 1° posto nella classifica per depositi pro-capite delle famiglie, con un +1,86% rispetto alla Provincia di Trieste, che si posiziona al 2° posto. In confronto alle altre Province lombarde considerate, lo scarto positivo di Monza risulta pari a 15,5% rispetto a Brescia (11.637 Euro), 18% rispetto a Bergamo (11.388 Euro) e 22,1% rispetto a Pavia (11.002 Euro).
La Provincia MB si distingue, pertanto, quale territorio connotato dalla forte capacità di risparmio, nonostante le note turbolenze economiche causate dalla recessione.
3 - Il commercio estero: un’altra fonte di solidità economica
Altro indicatore che consente di verificare la solidità economica dei territori provinciali è rappresentato dall’interscambio commerciale, ovvero dai flussi del commercio con l’estero.
Nella tabella 4 sono riportati i valori di import ed export con il saldo in valori assoluti, nonché il saldo normalizzato (*) delle diverse province.
TABELLA 4 – IMPORT-EXPORT
Classifica | Provincia | INTERSCAMBIO COMMERCIALE IN VALORE anno 2010 | |||
Import | Export | Saldo | Saldo normalizzato | ||
1 | Vicenza | 7.502.246.960 | 13.065.088.591 | 5.562.841.631 | 27 |
2 | Modena | 4.568.493.798 | 9.312.180.441 | 4.743.686.643 | 34,2 |
3 | Brescia | 7.349.777.412 | 11.556.776.056 | 4.206.998.644 | 22,3 |
4 | Bergamo | 7.440.369.147 | 11.467.655.336 | 4.027.286.189 | 21,3 |
5 | Monza e della Brianza |
4.231.260.762 | 7.188.744.057 | 2.957.483.295 | 25,9 |
6 | Cuneo | 3.631.384.593 | 5.858.586.857 | 2.227.202.264 | 23,5 |
7 | Chieti | 1.937.710.490 | 4.138.517.959 | 2.200.807.469 | 36,2 |
8 | Udine | 2.896.101.505 | 4.790.086.389 | 1.893.984.884 | 24,6 |
9 | Parma | 3.022.058.806 | 4.899.743.871 | 1.877.685.065 | 23,7 |
10 | Frosinone | 2.373.327.232 | 3.620.376.391 | 1.247.049.159 | 20,8 |
11 | Ferrara | 755.425.080 | 1.945.933.092 | 1.190.508.012 | 44,1 |
12 | Alessandria | 2.739.338.337 | 3.838.583.694 | 1.099.245.357 | 16,7 |
13 | Pesaro e Urbino | 844.006.156 | 1.761.878.085 | 917.871.929 | 35,2 |
14 | Trieste | 1.438.552.490 | 2.093.642.388 | 655.089.898 | 18,5 |
15 | Perugia | 1.306.962.916 | 1.809.962.803 | 502.999.887 | 16,1 |
16 | Potenza | 759.269.297 | 1.177.868.177 | 418.598.880 | 21,6 |
17 | Salerno | 1.613.808.890 | 1.910.951.166 | 297.142.276 | 8,4 |
18 | Ancona | 3.071.038.485 | 3.139.363.273 | 68.324.788 | 1,1 |
19 | L'Aquila | 667.720.442 | 724.262.431 | 56.541.989 | 4,1 |
20 | Caserta | 1.014.424.798 | 993.627.920 | -20.796.878 | -1 |
21 | Catania | 785.235.627 | 764.388.954 | -20.846.673 | -1,3 |
22 | Agrigento | 163.886.845 | 116.579.749 | -47.307.096 | -16,9 |
23 | Lecce | 412.700.993 | 352.314.622 | -60.386.371 | -7,9 |
24 | Catanzaro | 143.597.322 | 44.112.529 | -99.484.793 | -53 |
25 | Campobasso | 356.794.633 | 248.973.572 | -107.821.061 | -17,8 |
26 | Foggia | 636.084.073 | 523.671.324 | -112.412.749 | -9,7 |
27 | Cosenza | 193.644.728 | 76.608.296 | -117.036.432 | -43,3 |
28 | La Spezia | 1.235.950.107 | 726.093.331 | -509.856.776 | -26 |
29 | Avellino | 1.664.052.580 | 878.156.012 | -785.896.568 | -30,9 |
30 | Palermo | 1.160.758.810 | 373.676.925 | -787.081.885 | -51,3 |
31 | Messina | 2.328.025.209 | 681.483.102 | -1.646.542.107 | -54,7 |
32 | Cagliari | 7.125.261.638 | 4.788.299.907 | -2.336.961.731 | -19,6 |
33 | Verona | 11.816.630.676 | 8.107.580.115 | -3.709.050.561 | -18,6 |
34 | Pavia | 7.450.144.182 | 3.251.633.136 | -4.198.511.046 | -39,2 |
*Fonte: Atlante statistico delle Province d'Italia, curato dal CUSPI (Coordinamento degli Uffici statistici delle Province d'Italia), pubblicato dall'UPI (Unione Province d'Italia), anno 2011
La Provincia di Monza e della Brianza si colloca al 5° posto, con un saldo assoluto positivo pari a 2.957.483.295 Euro e un saldo %le pari al +25,9. In ambito regionale è al 3° posto immediatamente dopo Brescia e Bergamo, mentre la “salva” Pavia si posiziona all’ultimo posto, con un saldo assoluto negativo pari a -4.198.511.046 euro e un saldo %le pari al -22,7.
Nonostante il difficile periodo congiunturale, i dati confermano l’importante vocazione produttiva e industriale del territorio della Provincia di Monza e della Brianza con valori particolarmente significativi.
4 - Le imprese nelle province e le dinamiche di crescita: MB in posizioni di avanguardia
Per completare il quadro degli indicatori economici delle province considerate, si fa riferimento anche al numero delle imprese registrate e al tasso di crescita.
Nella tabella 5 si riportano, quindi, i dati sulla consistenza della struttura produttiva delle 34 province considerate. In particolare, vengono messi a confronto i “numeri” delle imprese registrate e il tasso di crescita, relativi all’anno 2010.
TABELLA 5 – IMPRESE (Anno 2010)
Classifica | Provincia | Registrate | classifica | Provincia | Tasso di crescita | |
1 | Brescia | 121.465 | 1 | L'Aquila | 2,7 | |
2 | Salerno | 120.015 | 2 | Cagliari | 2,35 | |
3 | Messina | 99.821 | 3 | Cosenza | 1,82 | |
4 | Verona | 99.230 | 4 | Frosinone | 1,71 | |
5 | Bergamo | 95.122 | 5 | Monza e della Brianza |
1,66 | |
6 | Caserta | 87.935 | 6 | Foggia | 1,59 | |
7 | Vicenza | 85.943 | 7 | La Spezia | 1,53 | |
8 | Modena | 74.878 | 8 | Lecce | 1,47 | |
9 | Foggia | 74.605 | 9 | Ancona | 1,47 | |
10 | Cuneo | 74.354 | 10 | Agrigento | 1,43 | |
11 | Perugia | 74.026 | 11 | Catanzaro | 1,39 | |
12 | Monza e della Brianza |
72.649 | 12 | Avellino | 1,25 | |
13 | Lecce | 72.475 | 13 | Bergamo | 1,24 | |
14 | Cosenza | 66.115 | 14 | Salerno | 1,21 | |
15 | Agrigento | 62.432 | 15 | Messina | 1,11 | |
16 | Udine | 53.378 | 16 | Caserta | 1,08 | |
17 | Pavia | 50.232 | 17 | Brescia | 1,05 | |
18 | Palermo | 48.143 | 18 | Perugia | 1,05 | |
19 | Chieti | 47.594 | 19 | Vicenza | 0,93 | |
20 | Parma | 47.506 | 20 | Pavia | 0,88 | |
21 | Ancona | 47.225 | 21 | Trieste | 0,7 | |
22 | Alessandria | 46.877 | 22 | Ferrara | 0,68 | |
23 | Frosinone | 46.256 | 23 | Verona | 0,64 | |
24 | Avellino | 44.591 | 24 | Catania | 0,63 | |
25 | Pesaro e Urbino | 42.259 | 25 | Modena | 0,48 | |
26 | Potenza | 40.130 | 26 | Campobasso | 0,46 | |
27 | Ferrara | 37.749 | 27 | Parma | 0,42 | |
28 | Catanzaro | 32.558 | 28 | Alessandria | 0,28 | |
29 | L'Aquila | 31.010 | 29 | Palermo | 0,27 | |
30 | Campobasso | 26.998 | 30 | Udine | 0,25 | |
31 | La Spezia | 20.994 | 31 | Pesaro e Urbino | 0,24 | |
32 | Cagliari | 18.068 | 32 | Cuneo | 0,21 | |
33 | Trieste | 16.890 | 33 | Chieti | 0,05 | |
34 | Catania | 15.992 | 34 | Potenza | -0,13 |
*Fonte: Atlante statistico delle Province d'Italia, curato dal CUSPI (Coordinamento degli Uffici statistici delle Province d'Italia), pubblicato dall'UPI (Unione Province d'Italia), anno 2011
Si osserva che la Provincia di Monza e della Brianza si colloca al 12° posto per numero di imprese registrate e al 5° posto per tasso di crescita.
Peraltro, il tasso di crescita, pari all’1,66%, colloca MB al 1° posto tra le Province lombarde considerate. Infatti, è seguita da Bergamo, che si colloca solo in 13a posizione, Brescia 17 a e Pavia 20 a.
Gli indicatori economici finora riportati evidenziano, dunque, un posizionamento particolarmente positivo per la Provincia di Monza e della Brianza che, in ben 5 casi su 6, si colloca tra le prime 10 province e, in un caso, è al 1° posto presentando valori superiori all’universo di riferimento.
5 - Attrattività insediativa del territorio: le grandi opportunità di lavoro e di sviluppo
Gli indicatori finora evidenziati costituiscono il naturale presupposto della rilevante capacità di attrazione del territorio dal punto di vista demografico.
Le tabelle seguenti collocano la Provincia di Monza e della Brianza al 1° posto per numero di abitanti, sia in termini assoluti che per valore percentuale.
TABELLA 6 – ATTRATTIVITA’ INSEDIATIVA PER VALORE ASSOLUTO
n. | Provincia | 1951 | 1961 | 1971 | 1981 | 1991 | 2001 | 1° gennaio 2011 | Variazione 2011-1951 |
1 | Monza e della Brianza | 395.030 | 489.305 | 640.545 | 699.516 | 729.347 | 766.631 | 849.636 | 454.606 |
2 | Bergamo | 681.417 | 727.758 | 807.914 | 874.035 | 909.692 | 973.129 | 1.098.740 | 417.323 |
3 | Brescia | 858.243 | 882.949 | 957.686 | 1.017.093 | 1.044.544 | 1.108.776 | 1.256.025 | 397.782 |
4 | Caserta | 601.372 | 649.327 | 677.959 | 755.628 | 815.815 | 852.872 | 916.467 | 315.095 |
5 | Catania | 800.051 | 893.542 | 938.273 | 1.005.577 | 1.035.665 | 1.054.778 | 1.090.101 | 290.050 |
6 | Verona | 645.536 | 667.517 | 733.595 | 775.745 | 788.343 | 826.582 | 920.158 | 274.622 |
7 | Salerno | 836.828 | 912.265 | 957.452 | 1.013.779 | 1.066.601 | 1.073.643 | 1.109.705 | 272.877 |
8 | Vicenza | 608.002 | 615.507 | 677.884 | 726.418 | 747.957 | 794.317 | 870.740 | 262.738 |
9 | Cagliari | 324.894 | 399.227 | 453.812 | 508.735 | 535.763 | 543.310 | 563.180 | 238.286 |
10 | Palermo | 1.028.431 | 1.111.397 | 1.124.015 | 1.198.575 | 1.224.778 | 1.235.923 | 1.249.577 | 221.146 |
11 | Padova | 715.039 | 694.017 | 762.998 | 809.667 | 820.318 | 849.857 | 934.216 | 219.177 |
12 | Modena | 498.146 | 511.355 | 553.852 | 596.025 | 604.680 | 633.993 | 700.913 | 202.767 |
13 | Lecce | 623.905 | 678.338 | 696.503 | 762.017 | 803.977 | 787.825 | 815.597 | 191.692 |
14 | Perugia | 581.323 | 570.149 | 552.936 | 580.988 | 588.781 | 605.950 | 671.821 | 90.498 |
15 | Ancona | 399.143 | 405.709 | 416.611 | 433.417 | 437.263 | 448.473 | 481.028 | 81.885 |
16 | Pesaro e Urbino | 305.160 | 291.639 | 299.484 | 316.384 | 319.069 | 333.857 | 366.963 | 61.803 |
17 | Parma | 391.299 | 389.199 | 395.497 | 400.192 | 391.330 | 392.976 | 442.120 | 50.821 |
18 | Cosenza | 686.351 | 694.398 | 691.659 | 743.255 | 750.896 | 733.797 | 734.656 | 48.305 |
19 | Pavia | 506.511 | 518.193 | 526.389 | 512.895 | 490.898 | 493.753 | 548.307 | 41.796 |
20 | Frosinone | 468.594 | 438.254 | 422.630 | 460.395 | 479.559 | 484.566 | 498.167 | 29.573 |
21 | Foggia | 617.701 | 623.891 | 619.002 | 643.827 | 657.000 | 649.598 | 640.836 | 23.135 |
22 | Catanzaro | 369.197 | 374.585 | 361.187 | 381.797 | 382.565 | 367.314 | 368.597 | -600 |
23 | Chieti | 400.210 | 373.632 | 351.567 | 370.534 | 381.830 | 382.076 | 397.123 | -3.087 |
24 | Udine | 550.731 | 532.359 | 516.910 | 529.729 | 522.455 | 518.840 | 541.522 | -9.209 |
25 | La Spezia | 233.264 | 239.256 | 244.435 | 241.371 | 227.199 | 215.935 | 223.516 | -9.748 |
26 | Messina | 667.963 | 685.260 | 654.703 | 669.323 | 646.871 | 662.450 | 653.737 | -14.226 |
27 | Agrigento | 471.903 | 472.945 | 454.045 | 466.495 | 476.158 | 448.053 | 454.002 | -17.901 |
28 | Alessandria | 477.722 | 478.613 | 483.183 | 466.102 | 438.245 | 418.231 | 440.613 | -37.109 |
29 | Avellino | 493.742 | 463.671 | 426.395 | 434.021 | 438.812 | 429.178 | 439.137 | -54.605 |
30 | L'Aquila | 365.077 | 328.989 | 293.066 | 291.742 | 297.838 | 297.424 | 309.820 | -55.257 |
31 | Campobasso | 289.577 | 252.251 | 227.641 | 235.847 | 238.958 | 230.749 | 231.086 | -58.491 |
32 | Trieste | 297.003 | 298.645 | 300.304 | 283.641 | 261.825 | 242.235 | 236.556 | -60.447 |
33 | Ferrara | 420.557 | 403.218 | 383.639 | 381.118 | 360.763 | 344.323 | 359.994 | -60.563 |
34 | Potenza | 445.188 | 444.166 | 408.435 | 406.616 | 401.543 | 393.529 | 383.791 | -61.397 |
*Fonte: Atlante statistico delle Province d'Italia, curato dal CUSPI (Coordinamento degli Uffici statistici delle Province d'Italia), pubblicato dall'UPI (Unione Province d'Italia), anno 2011
TABELLA 7 – ATTRATTIVITA’ INSEDIATIVA PER VALORE PERCENTUALE
n. | Provincia | 1951 | 1961 | 1971 | 1981 | 1991 | 2001 | 1° gennaio 2011 | Variazione %le popolazione 2011-1951 |
1 | Monza e della Brianza |
395.030 | 489.305 | 640.545 | 699.516 | 729.347 | 766.631 | 849.636 | 215 |
2 | Cagliari | 324.894 | 399.227 | 453.812 | 508.735 | 535.763 | 543.310 | 563.180 | 173 |
3 | Bergamo | 681.417 | 727.758 | 807.914 | 874.035 | 909.692 | 973.129 | 1.098.740 | 161 |
4 | Caserta | 601.372 | 649.327 | 677.959 | 755.628 | 815.815 | 852.872 | 916.467 | 152 |
5 | Brescia | 858.243 | 882.949 | 957.686 | 1.017.093 | 1.044.544 | 1.108.776 | 1.256.025 | 146 |
6 | Vicenza | 608.002 | 615.507 | 677.884 | 726.418 | 747.957 | 794.317 | 870.740 | 143 |
7 | Verona | 645.536 | 667.517 | 733.595 | 775.745 | 788.343 | 826.582 | 920.158 | 143 |
8 | Modena | 498.146 | 511.355 | 553.852 | 596.025 | 604.680 | 633.993 | 700.913 | 141 |
9 | Catania | 800.051 | 893.542 | 938.273 | 1.005.577 | 1.035.665 | 1.054.778 | 1.090.101 | 136 |
10 | Salerno | 836.828 | 912.265 | 957.452 | 1.013.779 | 1.066.601 | 1.073.643 | 1.109.705 | 133 |
11 | Lecce | 623.905 | 678.338 | 696.503 | 762.017 | 803.977 | 787.825 | 815.597 | 131 |
12 | Padova | 715.039 | 694.017 | 762.998 | 809.667 | 820.318 | 849.857 | 934.216 | 131 |
13 | Palermo | 1.028.431 | 1.111.397 | 1.124.015 | 1.198.575 | 1.224.778 | 1.235.923 | 1.249.577 | 122 |
14 | Ancona | 399.143 | 405.709 | 416.611 | 433.417 | 437.263 | 448.473 | 481.028 | 121 |
15 | Pesaro e Urbino | 305.160 | 291.639 | 299.484 | 316.384 | 319.069 | 333.857 | 366.963 | 120 |
16 | Perugia | 581.323 | 570.149 | 552.936 | 580.988 | 588.781 | 605.950 | 671.821 | 116 |
17 | Parma | 391.299 | 389.199 | 395.497 | 400.192 | 391.330 | 392.976 | 442.120 | 113 |
18 | Pavia | 506.511 | 518.193 | 526.389 | 512.895 | 490.898 | 493.753 | 548.307 | 108 |
19 | Cosenza | 686.351 | 694.398 | 691.659 | 743.255 | 750.896 | 733.797 | 734.656 | 107 |
20 | Frosinone | 468.594 | 438.254 | 422.630 | 460.395 | 479.559 | 484.566 | 498.167 | 106 |
21 | Foggia | 617.701 | 623.891 | 619.002 | 643.827 | 657.000 | 649.598 | 640.836 | 104 |
22 | Catanzaro | 369.197 | 374.585 | 361.187 | 381.797 | 382.565 | 367.314 | 368.597 | 100 |
23 | Chieti | 400.210 | 373.632 | 351.567 | 370.534 | 381.830 | 382.076 | 397.123 | 99 |
24 | Udine | 550.731 | 532.359 | 516.910 | 529.729 | 522.455 | 518.840 | 541.522 | 98 |
25 | Messina | 667.963 | 685.260 | 654.703 | 669.323 | 646.871 | 662.450 | 653.737 | 98 |
26 | Agrigento | 471.903 | 472.945 | 454.045 | 466.495 | 476.158 | 448.053 | 454.002 | 96 |
27 | La Spezia | 233.264 | 239.256 | 244.435 | 241.371 | 227.199 | 215.935 | 223.516 | 96 |
28 | Alessandria | 477.722 | 478.613 | 483.183 | 466.102 | 438.245 | 418.231 | 440.613 | 92 |
29 | Avellino | 493.742 | 463.671 | 426.395 | 434.021 | 438.812 | 429.178 | 439.137 | 89 |
30 | Potenza | 445.188 | 444.166 | 408.435 | 406.616 | 401.543 | 393.529 | 383.791 | 86 |
31 | Ferrara | 420.557 | 403.218 | 383.639 | 381.118 | 360.763 | 344.323 | 359.994 | 86 |
32 | L'Aquila | 365.077 | 328.989 | 293.066 | 291.742 | 297.838 | 297.424 | 309.820 | 85 |
33 | Campobasso | 289.577 | 252.251 | 227.641 | 235.847 | 238.958 | 230.749 | 231.086 | 80 |
34 | Trieste | 297.003 | 298.645 | 300.304 | 283.641 | 261.825 | 242.235 | 236.556 | 80 |
*Fonte: Atlante statistico delle Province d'Italia, curato dal CUSPI (Coordinamento degli Uffici statistici delle Province d'Italia), pubblicato dall'UPI (Unione Province d'Italia), anno 2011
Come si può osservare, la crescita della popolazione è stata costante e sistematica negli ultimi 60 anni, mai in controtendenza, a dimostrazione che è un territorio capace di creare benessere e sviluppo.
La proposta di riordino delle Province
L’obiettivo del riordino è maturato dall’esigenza manifestata dal Legislatore di “rivedere la spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”, anche in riferimento all’assetto territoriale delle Province.
Tale obiettivo è stato, però, trasfuso mediante l’adozione di due soli requisiti di valutazione delle realtà provinciali: la dimensione demografica minima, pari a 350.000 abitanti, e l’estensione territoriale, non inferiore a 2500 kmq.
Pare del tutto evidente, anche al più distratto lettore, l’illogicità e l’incongruità dei due criteri senza utilizzare un alternativo e certamente più mirato parametro di valutazione riferito agli aspetti economici, finalizzati ad individuare se e quanti Enti Intermedi possono avere una propria autonoma “sostenibilità” dei costi connessi alla permanenza sul territorio di riferimento di organizzazioni pubbliche, sia locali sia statali.
Per esempio – sempre ai fini di conseguire l’obiettivo perseguito dal Legislatore - è impossibile tralasciare la valutazione relativa alla capacità produttiva ed economica complessiva o elementi quali il PIL, la capacità attrattiva del territorio, i depositi bancari, l’export, la vivacità imprenditoriale, illustrati in precedenza.
Alla luce degli indicatori citati e delle comparazioni effettuate con le Province italiane, l’attuale proposta di riordino basata sui soli criteri della popolazione e dell’estensione territoriale si rivela palesemente e fortemente penalizzante per la Brianza.
Per tutti i motivi sopraindicati si ritiene che la Provincia di Monza e Brianza possa esprimere anche, in futuro, caratteristiche di autosufficienza tali da legittimarne un’autonoma esistenza. Ciò anche alla dell’abituale e consolidata propensione dell’apparato pubblico del territorio a lavorare nel pieno rispetto dei criteri di virtuosità ed efficienza: un aspetto ampiamente dimostrabile per la Provincia, che con i suoi 320 dipendenti, ha un rapporto lavoratore/abitanti pari a 1/2628, rispetto ad una media lombarda di 1/1508 ed una media nazionale di 1/900.
In sintesi, alla luce delle esplicite volontà espresse dai rappresentati delle Istituzioni territoriali il 5/9/2012 e il 14/9/2012, dal Consiglio Provinciale il 6/9/2012, dall’Assemblea dei Sindaci il 7/9/2012 e il 18/9/2012:
si ritiene che i criteri indicati nella proposta di riordino – popolazione superiore ai 350mila abitanti e i territorio superiore a 2.500 Kmq. – sono del tutto insufficienti a rappresentare l’unicità, la solidità e la complessità del territorio brianzolo.
si evidenzia, confortati dai dati inoppugnabili di comparazione a livello nazionale, che la Brianza contribuisce in modo rilevante ai risultati di eccellenza raggiunti dal sistema produttivo ed economico del Paese.
si conferma l’utilità di avere un Ente Intermedio in grado di intercettare i bisogni di un territorio con le caratteristiche sopradescritte e coordinarne le politiche evolutive di sviluppo.
si esprime una ferma e convinta richiesta di una deroga finalizzata al mantenimento dell’autonomia della Provincia di Monza e della Brianza.
si riserva di esaminare ipotesi alternative esclusivamente proponenti aggregazioni territoriali che vedono Monza e la Brianza come territorio centrale della prospettata soluzione.
PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA
COMUNE DI MONZA
CAMERA DI COMMERCIO DI MONZA E BRIANZA
CONFINDUSTRIA MB
APA CONFARTIGIANATO
UNIONE ARTIGIANI MB
UNIONE COMMERCIANTI DI MONZA E CIRCONDARIO
COMPAGNIA DELLE OPERE MB
CONFCOOPERATIVE MB
FONDAZIONE COMUNITA’ MB
CGIL
CISL
UIL
ASSEMBLEA SINDACI ASL MB
SEN. ALFREDO MANTICA
ON. FABIO MERONI
ON. DANIELA MAZZUCCONI