La prima Festa multiculturale, un successo in città per la coesione sociale, il racconto delle giornate e l'intervista al presidente Etim Fidelis
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o scorso fine settimana si è tenuta la prima Festa multiculturale di Arcore per celebrare con tutta la comunità cittadina la ricchezza delle culture. La Redazione di Vorrei ha seguito per tutto il week-end la partecipata manifestazione organizzata dalla Consulta Multiculturale e propone ai suoi lettori una cronaca per ripercorrere i momenti più significativi e intensi di questo evento, che ha coinvolto un gran numero di cittadini, le comunità straniere, le realtà associative e le scuole del territorio impegnate in percorsi di accoglienza e conoscenza reciproca.
I momenti della festa
Sabato 25 maggio Volate! Venite Vedete
Concorso di cucina internazionale, Mini torneo di calcio e Spettacolo teatrale "6 ragazzi nella botola della magia" dalle 15 alle 18 al CTP di via Edison.
Nel pomeriggio presso il CTP-Centro Territoriale Permanente per l'educazione degli adulti di Arcore, si è tenuto in un clima festoso e di grande partecipazione, il Concorso di cucina internazionale, cui hanno partecipato una quarantina di famigliari e studenti iscritti ai corsi di italiano per stranieri, con piatti e bevande tradizionali dei paesi di provenienza. Una giuria di 4 esperti in varie discipline ha assaggiato le specialità preparate e presentate con grande cura dai partecipanti alla sfida dei fornelli: Andrea Pernanic, cuoco professionista e proprietario de Il Piccolo bar tavola calda di Arcore, Sarhtori, artista eclettico, Laura Gavina, musicologa e viaggiatrice e Giorgio Carzaniga, insegnate e cuoco per passione. Concluso il giro dei giudici ai tavoli, tutti hanno potuto degustare le pietanze, compiendo un vero e proprio viaggio culinario intorno al mondo. Le ricette e i piatti provenivano infatti da numerosi paesi, alcuni dei quali con più di una specialità “in gara”, dal Libano al Senegal, per passare in America centrale con El Salvador, per poi giungere alla Russia e fino all'Oriente più lontano con il Vietnam.
La più apprezzata dalla giuria è stata l'algerina Hinde con la Chakchouka una sostanziosa pietanza con pollo e verdure. Al secondo posto è arrivata la tedesca Daniela con i Rumkugeln, palline di cioccolato amaro e rum. Terza infine si è classificata la siriana Fida con la Musakhan, ricetta medio orientale reinterpretata in modalità cibo da strada, preparata con rotolini di pane arabo ripieni di pollo, cipolle e sommacco (una spezia prodotta dai frutti essiccati e macinati di un arbusto della famiglia delle anacardiacee, il rhus coriara, che cresce nei climi caldi e conferisce un leggero sapore acidulo).
Le vincitrici sono poi state premiate ricevendo in dono alcune pentole, naturalmente!
In contemporanea al Concorso di cucina internazionale si è tenuto il Torneo di calcetto a 7, che ha visto fronteggiarsi i ragazzi della scuola secondaria di primo grado del CTP di Vaprio ed Arcore, giunti in finale e ha consegnato la vittoria alla squadra locale.
Il pomeriggio è terminato con il delicato spettacolo teatrale di fine anno scolastico "6 ragazzi nella botola della magia" proposto dai giovani del corso di teatro per diversamente abili "Leggere il tempo" del CTP di Arcore e diretto da Lilia Marcucci. Conla loro libera riduzione de' Il meraviglioso Mago di Oz i ragazzi hanno raggiunto il cuore di tutti gli spettatori del gremitissimo teatrino della scuola.
Lo spettacolo messo in scena lo scorso anno ha ottenuto la Segnalazione Segni particolare alla Rassegna nazionale Teatro della Scuola di Serra San Quirico (An), “chissà - ha detto Lilia Marcuzzi - se anche per il 2013 il nuovo percorso teatrale-didattico-pedagogico otterrà per la seconda volta tale riconoscimento?”
Serata musicale Ascoltate, ballate e festeggiate! Dalle 21 all'Auditorium Don Oldani in via Beretta.
Il sabato in musica della Festa multiculturale si è tenuto in un coloratissimo e traboccante Auditorium. In apertura il Presidente della Consulta Etim Fidelis ha tenuto un breve intervento sul cammino che ad Arcore si sta facendo verso l'integrazione e ha presentato tutti i membri del Consiglio Direttivo alla cittadinanza. Il sindaco Rosalba Colombo insieme all'Assessore alla Cultura Paola Palma, al presidente della giuria e all'ideatrice del concorso, Giada Fuga, hanno premiato i 4 vincitori del concorso “Figli di tante patrie“, uno per ciascuna categoria: scuole primaria, secondaria di primo e secondo grado e CTP. Un piccolo dono e un diploma è stato consegnato agli “scrittori” vincitori delle più significative storie delle famiglie di provenienza, raccontate da ragazzi dai 9 ai 25 anni, residenti ad Arcore con almeno un genitore di lingua straniera.
E stata poi la volta della Consulta Giovani, salita sul palco con 4 under 20 che hanno suonato e cantato accompagnati dal pubblico, cover americane note con testi impegnati e densi di parole che invocano a un mondo migliore. In seguito si è esibito il Coro multietnico cittadino Zazazà diretto dal virtuosissimo Arsene Duevi (cantante, bassista, ed etnomusicologo proveniente dal Togo) intonando melodiosi canti a cappella in lingua Ewè. Ha concluso la serata il Gruppo Watinoma (Accoglienza) di Villasanta che si occupa di sostenere la ricchezza delle culture tradizionali e tribali del Burkina Faso con progetti di concreta solidarietà. Condotti dal musicista e griot Hado Ima gli artisti hanno coinvolto tutta la sala con la grande vitalità ritmica creata dalle voci e dagli strumenti musicali tipici del Burkina Faso, Senegal e Guinea.
Domenica 26 maggio
La torre di Babele Corsi di lingua per principianti e racconti di paesi
Dalle 10 alle 13 in Municipio alla Sala del Camino.
Raccolti attorno ad un grande tavolo, la domenica mattina è stato possibile ascoltare, esercitarsi e divertirsi con brevi introduzioni alle lingue straniere tra cui il Giapponese con Daniela, il Rumeno con Lenuta, l' Inglese con Nancy, lo Spagnolo con Cristina e l' Estone con Evelyn. Dopo poche ore tutti sapevamo contare fino a 10 in più lingue !
Spettacolo teatrale del Punto Mamma “Il gusto di conoscerci” e Aperimondo
Luogo: Oratorio Maschile in Via San Gregorio
Il gusto di conoscerci è lo spettacolo che hanno realizzato signore senegalesi, marocchine, cingalesi, peruviane, boliviane ed ecuadoregne che si incontrano al Punto mamma della Caritas arcorese. Si è trattato infatti di un percorso quasi terapeutico che ha dato loro, abituate a frequentare prevalentemente persone della loro stessa nazionalità (anche perché parlano poco la lingua italiana) la possibilità di raccontarsi, di confrontarsi con le altre donne e di presentare in forma di racconto teatrale le proprie tradizioni e culture.
“Il nostro tentativo – mi riferisce Lilli Valcepina attrice e regista dello spettacolo – è stato quello di creare un’occasione di scambio, di confronto, tra le varie comunità e di proporre alla cittadinanza una rappresentazione interamente realizzata da donne che vivono in una comunità talvolta non è capace di accoglierle e di coinvolgerle.”
Prosegue ancora Lilli, sempre con il grande entusiasmo che le appartiene “Abbiamo scelto di parlare di cibo, il comune denominatore di ogni cultura, perché conoscersi assaggiando e scoprendo gusti e tradizioni diverse dalle nostre è un ottimo modo per aprirsi al mondo che cambia.”
Ciò che ne è nato è stato uno spettacolo colorato, spontaneo, gustosissimo recitato dalle mamme e dai volontari dello Spazio, prevalentemente in italiano e con brevi inserti nelle diverse lingue, che ha reso le donne straniere protagoniste della narrazione, orgogliose delle loro tradizioni e felici di poterle finalmente condividere con le persone del nuovo paese in cui ora vivono.
Il pomeriggio si è concluso infine con un aperitivo dal mondo preparato dalla mamme ospiti, dal gruppo cucina e con la frutta e le bibite offerte dai ragazzi del gruppo missionario dell'Oratorio.
Monica Collini, una volontaria del Punto mamma - che ho raggiunto al telefono per approfondire il significato di questo progetto - mi racconta che lo spazio è stato inaugurato nella primavera 2011 e si rivolge alle mamme straniere in attesa e ai loro figli da 0 a 12 anni per favorire la loro integrazione nella società arcorese, in un’ottica di superamento della sola logica emergenziale. E' un'iniziativa della Caritas di Arcore, che fa proprio il messaggio diocesano di “Prendersi cura”, nato come luogo di accoglienza e di ascolto, per cercare di creare o ricreare una rete di relazioni amicali e per rispondere anche ad esigenze di tipo pratico. Il Punto mamma è infatti anche luogo di scambio e di distribuzione di guardaroba per bambini e ragazzi e fa da tramite con i servizi medici locali (in particolare con la sede vaccinale di Usmate Velate).
Oggi è frequentato da una quarantina di mamme coi loro figli che provengono in prevalenza dalle aree dell'America latina, del Centro e Nord Africa e dell'Oriente, Bangladesh, Sri Lanka e India in particolare.
Attualmente accolto nella sede dell'Oratorio femminile di via Abate d'Adda lo Spazio mamma è aperto tutti mercoledì dalle 14.30 alle 17.30 da metà settembre a metà luglio.
“Qui, in un ambiente familiare cerchiamo di far sentire accolte le mamme straniere - aggiunge Monica Collini - si chiacchiera e si fa conoscenza reciproca, si ricevono le prime informazioni su cosa offre la città e dove rivolgersi per ogni necessità, si impegna il tempo in attività manuali e motorie, come ad esempio i laboratori artistici, la ginnastica, grazie alla disponibilità delle volontarie e delle loro preziose competenze e si fa merenda insieme in un luogo attrezzato con giochi idonei per i bambini.
Anche lo spettacolo Il gusto di conoscerci si colloca nell'ambito di un percorso di ricerca e approfondimento che le volontarie con competenze varie (assistente sociale, insegnante, medico, operatrice pastorale …) ed esperienze nel sociale ad ampio raggio (anziani, minori, disabili, stranieri), hanno fatto con le donne straniere esplorando con loro tematiche quali le tradizioni di origine e lavorando insieme su di esse.
“La Festa multiculturale è stata una prima occasione di collaborazione con la Consulta” - mi dice ancora Monica Collini - “ e sicuramente proseguirà con altri progetti, uno dei quali è il nuovo percorso teatrale con le mamme che partirà a settembre, perché il teatro è un mezzo formidabile di interazione e se le forze ce lo consentiranno cercheremo anche di replicare Il gusto di conoscerci!”
A una settimana di distanza dalla Festa Multiculturale di Arcore ho incontrato Etim Fidelis, il Presidente della Consulta, che mi ha dato appuntamento in Comune, in Sala Giunta per una lunga chiacchierata.
Quando nasce la Consulta Multiculturale di Arcore, quali sono le motivazioni che hanno spinto alla sua costituzione e gli obbiettivi che si pone ?
La Consulta Multiculturale Arcorese nasce nell'aprile 2012 per volontà dell'Amministrazione comunale, come organismo di rappresentanza dell'intera comunità in un cammino verso l’integrazione, cercando di dare voce a tutti ed incoraggiare il consolidamento tra arcoresi e stranieri, che hanno voglia di impegnarsi e contribuire allo sviluppo del luogo in cui risiedono. I principali obbiettivi che la Consulta si pone sono: promuovere la partecipazione alle attività politiche e sociali dei cittadini di origine straniera; favorire l'incontro, il confronto fra persone di diverse culture, in una prospettiva di dialogo interculturale; incentivare le aggregazioni fra singoli ed associazioni interessati alle problematiche dell’immigrazione; sostenere le iniziative per la prevenzione di razzismo e della xenofobia per promuovere una mentalità aperta al dialogo interculturale e infine dare consulenza alle associazioni del territorio e ai singoli cittadini per la realizzazione di progetti interculturali.
Da chi è composta la Consulta e quali sono le nazioni rappresentate?
La Consulta è formata dall' Assemblea dei cittadini stranieri e di italiani di origine straniera, dal Presidente e dal Consiglio Direttivo, composto da 13 membri in parte nominati: 2 dalle associazioni di Arcore e 3 dal Consiglio Comunale, oltre a 8 eletti da stranieri e italiani di origine straniera. Nella Consulta sono rappresentati anche i cittadini arcoresi perché crediamo che la la multiculturalità comprenda l'intera comunità. Mi piace ricordare il loro nome e la loro provenienza, così che ci si possa render conto della ricchezza della sua composizione: Espoir Ofi Didi (Congo) il vice-Presidente, Giada Fuga (Italia) il segretario, Orna Barness (Israele) il nostro tesoriere e i consiglieri Azzeddine Boumar (Algeria), Daniela Yamamoto (Germania) Lenuta Virlan (Romania) Michele Haus (Belgio), Bassirou Samb (Senegal), Slim Sahli (Tunisia) e infine Alessandro Ambrosini, Fulvia Lossani e Marta Bertani (Italia). Nella Consulta operano poi piccoli gruppi di lavoro su temi e ambiti specifici, in base alle competenze e vocazioni di ciascuno dei membri, come ad esempio quella sulla comunicazione.
Presidente, può brevemente raccontare la sua storia ai lettori di Vorrei?
Sono nato a Uyo, una cittadina nel sud-est della Nigeria nel 1960 e vivo in Brianza da oltre 20, prima a Lesmo e poi qui ad Arcore. Ho studiato al Mosè Bianchi di Monza e dopo aver conseguito il diploma di geometra, ho proseguito gli studi laureareandomi in ingegneria civile al Politecnico di Milano. Oggi lavoro a Concorezzo in un'azienda dove mi occupo di qualità e ambiente. Sono sposato con un insegnate, Maria Adele e abbiamo un figlio adolescente molto appassionato di musica. Nel 2011 mi sono misurato per la prima volta con politica, candidandomi nelle liste del Pd Arcorese. Si vede che ho fatto un buon lavoro, quando tanti anni fa' insegnavo inglese, perché molti dei miei ex studenti che ho ritrovato, mi hanno detto di aver votato per me alle elezioni amministrative. Sono il primo straniero a sedere in Consiglio comunale ad Arcore, dove presiedo anche la Commissione lavori pubblici. Quando ad aprile dello scorso anno è stata istituita la Consulta multiculturale è stato quasi naturale che ne prendessi la Presidenza.
Ad Arcore come è composta la popolazione straniera residente?
Innanzitutto tengo a precisare che gli stranieri residenti ad Arcore non non appartengono solo alle categoria delle badanti o degli operai, fanno parte di una composita comunità costituita da medici, ingegneri e lavoratori nel campo delle professioni intellettuali, scrittori, insegnanti… Le Nazioni rappresentate sono ben 81 e i cittadini stranieri residenti sono 1.665 (al 31.12.2012), cui si devono aggiungere i circa 430 italiani di origine straniera, che come me sono diventati cittadini italiani attraverso il matrimonio o dopo 10 anni di permanenza in Italia. Si tratta di un totale di oltre 2.000 persone di origine straniera su una popolazione di circa 17.300 abitanti, quindi circa l'11% della popolazione. Il numero è poi destinato a crescere ogni anno, a seguito delle nuove nascite e dei ricongiungimenti familiari. I dati in mio possesso (aggiornati a gennaio 2012) forniscono un quadro di una popolazione immigrata ben differente dallo stereotipo dello straniero maschio adulto e solo. Nella realtà infatti solo il 37% degli stranieri è costituito da una persona singola, mentre il 63% è rappresentato da nuclei familiari. Altro dato significativo è l'età degli stranieri ad Arcore, il 51% è tra 18 e 40 anni, il 29% ha oltre 40 anni, mentre il 20% ha meno di 18 anni.
Con quali altri luoghi della cultura e istituzioni la Consulta collabora?
Puntiamo molto ai legami con il volontariato locale e al mondo della scuola per affrontare insieme le problematiche dell’integrazione. Nello specifico collaboriamo con il Punto mamma della Caritas, il CTP e la Commissione intercultura delle scuole di Arcore. Per quanto riguarda la proposizione delle attività di carattere culturale lavoriamo con la Biblioteca Civica locale, in particolare con le proposte di laboratori e letture per i più piccoli di cui si occupa il gruppo della Consulta “Letture Favole”.
Nei Comuni vicini ci sono altri rappresentanze istituzionali come la Consulta che lei presiede?
Da diversi anni ad Agrate Brianza è attiva la Consulta Migranti e a Vimercate è presente ed opera la Consulta dei residenti privi della cittadinanza italiana, negli altri Comuni del circondario devo ancora verificare.
A distanza di una settimana dalla 1° edizione della Festa multiculturale di Arcore, quali sono le considerazioni, le impressioni, anche rispetto alle aspettative.
La Festa è stata decisamente un successo, in particolare la serata del sabato sera è andata oltre ogni migliore aspettativa con circa 300 presenze, se teniamo conto anche che in contemporanea c'erano la finale della Champions League e al Cineteatro un saggio di danza. Abbiamo optato per una serata musicale articolata per venire incontro ai gusti di tutti, senza proporre un unico concerto e ci è sembrata una scelta vincente, modalità che rinnoveremo anche il prossimo anno.
Ci può anticipare qualcosa sui prossimi programmi?
Iniziamo il 15 giugno con il primo degli appuntamenti di “C'era 'era una volta.....e c'è ancora” fiabe e racconti con laboratori creativi che terremo in Biblioteca Civica dedicato ai bambini dai 3 ai 6 anni, cui seguirà una merenda. A breve riprenderemo anche l'iniziativa della domenica pomeriggio alla Sala del Camino del Municipio che abbiamo già realizzato in un paio di occasioni e che abbiamo chiamato Tè con Te. Incontra la Consulta Muticulturale, momento conviviale abbinato ad una piccola mostra per far conoscere alla cittadinanza la Consulta e raccogliere suggerimenti per la programmazione futura delle attività che raccogliamo nella “CommuBox”. Dopo le vacanze estive, nell'ambito del Settembre Arcorese proporremo la Caccia al tesoro, quella che non si è potuta tenere la mattina del 26 maggio, a causa del mal tempo e dell'impraticabilità del parco di Villa Borromeo.
E da ultimo come far conoscere le prossime attività della Consulta, come contattavi e quali i canali che utilizzate per fare conoscere le vostre azioni?
Per tenersi informati sulle nostre iniziative è possibile seguirci sul blog o sulla pagina facebook della Consulta e leggere gli articoli pubblicati su “Arcore x te”, l''informatore comunale che raggiunge tutte le famiglie in città. Nel prossimo numero ci sarà il resoconto della Festa multiculturale e un mio articolo sulle lingue più parlate dagli stranieri qui ad Arcore. Sul notiziario la Consulta avrà uno spazio fisso per l'agenda e per un pezzo di approfondimento, tradotto ogni volta in una delle lingue di cui si compone la nostra comunità.
La conversazione con Etim Fidelis si conclude con un ambizioso desiderio della Consulta, la speranza di poter mettere a disposizione degli stranieri che vivono ad Arcore una sede, un luogo di incontro e accoglienza per tutti, soprattutto per i nuovi arrivati e per gli stranieri che vivono in solitudine. Uno spazio confortevole con piccolo bar ed una gestione snella in stile circolino.
Grazie a Monica Collini, Giada Fuga, Fulvia Lossani, Lilia Marcucci, Lilli Valcepina ed Eugenio Canton con i quali ho avuto modo di confrontarmi e documentarmi per la redazione di questo articolo.