Dossier. Brianza che vai, Brianza che vieni. Quando l’arte diventa un “pretesto” per raccontare e unire “territori” attraverso emozioni e suggestioni. E scoprire che in fondo, tutto il mondo può stare in un museo.
Il MUST (museo del territorio vimercatese) porta già in sé, nel nome, il concetto del territorio e del territorio fa buon uso.
Del territorio tutela e “conserva” la memoria, nel percorso delineato attraverso le quattordici sale del museo che dalle origini ci conducono a un oggi che di quella storia porta traccia, e che lo rendono un “bene” comune da condividere e valorizzare.
Del territorio si nutre, perché il territorio è fatto di persone, culture, saperi e conoscenze che mescolati al passato rigenerano sempre nuova memoria.
Ed è proprio nell’ultima sala del museo, la quattordicesima, Identità e Memoria, che si aggiungono tasselli a un’identità sempre in movimento, ma mai sfuggente. L’ultimo tassello è il risultato finale del progetto Tutto il mondo in museo, nato nel 2013 nell’alveo delle iniziative e delle attività che il museo ha dedicato al tema dell’interculturalità.
Si sviluppa intorno alle linee guida che il MUST si è dato, ossia, da una parte rifondare il ruolo sociale del museo (e verrebbe spontaneo dire dell’arte tout court), come “luogo” sacro dedicato a muse di vecchia generazione, per non tradire l’etimologia della parola, per incontri e scambi tra individui e sapere sempre nuovi.
Dall’altro rendere attivo il cittadino nei confronti del museo, per far sì che diventi un luogo non solo da visitare, ma anche e soprattutto un luogo da “usare” per fare e costruire.
Queste le fondamenta del progetto realizzato in collaborazione con il C.O.I. di Vimercate (Centro Orientamento Immigrati) che da anni mobilita le energie e la forza dei suoi volontari collaboratori su tematiche affini.
Il progetto è partito all’inizio del 2013. Sono stati coinvolti 7 studenti stranieri che frequentavano i corsi di italiano organizzati dal C.O.I. stesso, provenienti da Ucraina, Uruguay, Repubblica Democratica del Congo, Marocco, Pakistan e India. A ogni studente, dopo aver visitato il museo insieme ai mediatori culturali e agli operatori del museo, è stato chiesto di scegliere e far proprio un oggetto esposto lungo il percorso museale; oggetti che, a partire da ricordi, assonanze, gusti e interessi personali, schiudevano emozioni e racconti sui loro paesi di origine. Ed è così che a Orlando sono venute in mente le giornate trascorse a giocare tra le tombe degli Inca, nel guardare quella romana di Atilia. Vijith invece si è ricordato delle favole indiane che la nonna gli raccontava quando si è trovato davanti ai personaggi delle favole di Usellini, nel dipinto La Biblioteca Magica.
Il risultato finale di questo lavoro è culminato in una giornata, a giugno, quando i visitatori hanno potuto ascoltare, nelle visite guidate interculturali, gli studenti che hanno raccontato l’opera scelta attraverso suggestioni, ricordi ed emozioni.
Per tutta la giornata è stato proiettato il video In quale lingua sogni? che raccoglie le interviste fatte agli studenti stessi nei mesi precedenti e che raccontano i ricordi legati ai loro paesi natii, il loro arrivo in Italia e il loro rapporto con il territorio di Vimercate. Interviste che ora fanno parte della collezione permanente del museo, nella sala Identità e Memoria.
La giornata è stata replicata poi a settembre in occasione di Ville Aperte.
E adesso Tutto il mondo in museo si è rinchiuso nelle sue stanze, ma solo per riaprirle di nuovo a giugno, nel 2014, per dare in pasto l’arte a gente che ha fame di racconti che vengono da lontano.
COI (Centro Orientamento Immigrati)
Il C.O.I. “Franco Verga” è un’associazione di volontariato non lucrativa, laica e apolitica. Il C.O.I. viene fondato da Franco Verga a Milano nel 1963 per assistere gli immigrati italiani che si trasferivano dal sud al nord della nostra penisola, organizzando corsi di italiano. Con la progressiva diminuzione dell’immigrazione dal Mezzogiorno, il C.O.I. ha iniziato ad accogliere immigrati provenienti da tutto il mondo. Il C.O.I. di Vimercate nasce nel 1996 e fino a oggi ha accompagnato più di 3000 persone in un percorso di scoperta e conoscenza della lingua e della cultura italiana.
Il C.O.I. persegue la promozione umana, l’orientamento e l’integrazione sociale degli immigrati e dei rifugiati, nel pieno rispetto delle loro tradizioni culturali e religiose e nel pieno rispetto dei diritti e dei doveri verso la comunità ospitante.