Dossier. Il consumo consapevole. Intervista a Claudio Rigamonti operatore della Cooperativa sociale “Piramide Lavoro” sorta nel 1988 per iniziativa dell'Associazione del Volontariato di Arcore, la più grande rete di solidarietà del paese.
Claudio Rigamonti lavora da diversi anni in Piramide come responsabile, ed è con lui che faccio una breve chiacchierata un sabato mattina a proposito del Mercatino dell'usato e dei nuovi servizi con esso attivati. Ciò che condivido con i lettori di Vorrei ed emerge oltre alle parole dell'intervista, sono l'importanza del ruolo di cittadinanza attiva da cui proviene questa esperienza di lavoro e di vita, la sobrietà come frutto di una profonda e consapevole scelta di gruppo familiare, accompagnata dalla condivisione e dalla negazione dell’accumulo e dell'ebrezza dei consumi. Una lezione che, soprattutto di questi tempi, serve a tutti noi.
Da quando è aperto il Tendone solidale, una delle attività della Piramide lavoro di Arcore?
Il Mercatino dell'usato inizia la sua attività a gennaio 2005 e apre in questa tensostruttura di 400 metri quadrati accanto al laboratorio della Cooperativa, che dal 1988 che si occupa di dare impiego alle persone svantaggiate. La sua nascita è in stretta relazione con la profonda crisi dell'attività di assemblaggio conto terzi del laboratorio (per meccanica, cartotecnica, giocattoli ..) dove volontari e operatori affiancano i ragazzi disabili inseriti nella produzione. Con questa attività ci siamo posti un duplice scopo, da un lato dare lavoro a persone con difficoltà e dall'altro favorire la cultura del riuso e proporre un modello di vita sostenibile, sobrio e attento alle generazioni future. Qui vendiamo oggetti e beni di prima necessità a costi molto contenuti e devolviamo in parte gli utili a missionari arcoresi impegnati nelle aree del Sud del mondo. Grazie alle entrate del Tendone e dei servizi esterni (occupazioni che sono svolte anche da alcuni dipendenti della cooperativa con difficoltà) abbiamo potuto in buona parte compensare le mancate entrate dalle commesse del settore assemblaggio, in precedenza unica attività mentre ora, anche se calato, continua ad essere importante per l’occupazione di alcuni dei nostri ragazzi storici.
Quali sono gli oggetti in esposizione e quali più venduti?
Nel Tendone proponiamo oggetti per la famiglia, la casa, il tempo libero e gli appassionati. Ci sono mobili, accessori, casalinghi, elettrodomestici, computer, biancheria, articoli per l'infanzia e giocattoli, libri, dischi, oggetti di antiquariato e curiosità. Siamo nati con l'idea di un mercatino sociale che preponesse beni di prima necessità a costi minimi per le famiglie con problemi economici, poi abbiamo ampliato la gamma dei prodotti.
Da chi è composta la vostra clientela e cosa acquista maggiormente?
Una fascia è costituita da famiglie in difficoltà italiane e straniere di seconda generazione, un'altra fascia è rappresentata da persone che girano per mercatini acquistando oggettistica e curiosità. Infine ci sono i commercianti che vengono per comprare e rivendere. La clientela in questi recenti anni di crisi è aumentata e le persone arrivano anche da fuori paese e provincia (Bergamo, Milano, Brescia …), ma il volume delle entrate è diminuito. Contrariamente a quanto pensavamo i mobili sono gli articoli che ora vendiamo di meno, mentre in passato erano la prima voce d''entrata del mercatino. Per darle un'idea tenga presente che qualche anno fa' incassavamo circa € 40.000 con la vendita dei mobili - la maggior parte dei quali provengono dagli sgomberi - ed ora arriviamo a € 20.000. La gente in questi momenti difficili compra sempre più cose piccole, perché la capacità d'acquisto è diminuita. Dallo scorso anno come giro d'affari l'abbigliamento (tutti i capi sono a € 2.00) ha raggiunto le vendite dei mobili, seguono le entrate derivanti dalla vendita di elettrodomestici, in particolare computer, televisori e cucine a gas, poi i giochi ed infine biancheria e i libri. Un pubblico che non abbiamo raggiunto, e questo è un nostro rammarico, è quello che compra attraverso i gruppi di acquisto solidali o i negozi del commercio equo, che avrebbe potuto trovare nel Mercatino un alternativa solidale per l’acquisto di beni non alimentari. Forse occorrerebbe più consapevolezza per vivere a 360°, in profondità e nei comportamenti quotidiani uno stile di vita sostenibile, ma ciò richiede ancora tempo.
Come vi organizzate nella gestione del Mercatino?
Negli orari di apertura al pubblico la gestione è assicurata da un giro di volontari, una persona sta alla cassa, una presta assistenza agli acquirenti e un'altra ci aiuta nello smistamento e nella selezione dei vestiti e piccola oggettistica. Gli operatori invece montano e smontano i mobili ed effettuano le consegne. Nella cooperativa Piramide lavoriamo in 14 persone, 6 sono operatori e 8 ragazzi svantaggiati. Accanto al nostro laboratorio c'è anche lo spazio La Vite, il C.S.E-Centro Socio Educativo che accoglie una trentina di persone con disabilità psico-fisiche e che svolgono diverse attività lavorative, artistiche ed educative.
Quali sono gli altri servizi svolti dagli operatori e dai volontari del Tendone solidale?
Come accennavo prima, quando abbiamo cercato attività alternative per far fronte alla consistente riduzione delle attività del laboratorio di assemblaggio, in parallelo al Tendone solidale, abbiamo avviato altri servizi. Tra di essi il giardinaggio e la manutenzione di verde e giardini, che si affiancano alla Serra, il vivaio in centro al paese, l'altro spazio insieme alla Bottega solidale di attività di produzione e commerciale. C'è poi un settore di imbiancatura, piccoli traslochi, montaggio mobili, riparazioni domestiche e sgombero di abitazioni e cantine. In questi ultimi anni, la metà delle persone della cooperativa sono impegnati proprio in questi servizi esterni e sono organizzate in piccole squadre formate da 1 operatore e 1 o 2 ragazzi “svantaggiati” che escono a lavorare ogni mattina.
In che modo le attività si sono fatte conoscere?
Quando abbiamo iniziato, il sistema del volontariato in città aveva un notiziario, “Lo spigolo della Piramide”, che veniva distribuito a tutte le famiglie del paese. In questa rivista abbiamo pubblicato alcuni articoli sul Tendone e sulla filosofia che lo accompagna. Poi si sono interessati a noi alcuni giornali locali ed infine il passa parola ha fatto il resto. Per essere aggiornati ci sono infine il sito web e il blog
Cosa significa per voi l'aggettivo solidale posto accanto al nome Tendone?
Le attività che svolgiamo sono solidali perché creano posti di lavoro per persone con difficoltà, consentono a chi deve liberarsi di oggetti in buono stato di non buttarli all'isola ecologica e permettono alle famiglie attente alle spese, un risparmio nell'acquisto dei beni. Valorizzando l'usato, cerchiamo di favorire l'abitudine al riuso e al riciclo. Ciò che vorremmo trasmettere è uno stile di vita sobrio e senza sprechi per riuscire ad essere tutti cittadini più consapevoli nelle scelte in materia di consumi. Si tratta di una strada ancora lunga da percorrere, un nuovo modello di produzione e consumo ancora lontano da raggiungere, ma noi ci crediamo e ci proviamo.
Tendone solidale Orari di apertura: lunedì h. 14.00-18.00, mercoledì h. 9.00-12.00, sabato h. 9.00-12.00, domenica h. 9.30-12.00. Per consegnare oggetti in buono stato e che non si utilizzano ci si può rivolgere tutti i giorni al laboratorio in questi orari: da lunedì a venerdì: h. 8.30-17.00. via Buonarroti, 49/b - Arcore. tel. 039.615289 mail: tendonesolidale@lapiramidelavoro.it www.volontariatoarcore.it
Approfondimento: L'articolo di Simone Camassa sulla Bottega solidale, una delle numerose attività dell'Associazione del Volontariato di Arcore.