La mobilitazione voluta dall'Associazione Luca Coscioni in 120 piazze italiane, con raccolta firme per il diritto all'eutanasia e per la piena applicazione della legge sul biotestamento.
Anche Monza si mobilita sul fine vita in nome di dj Fabo e Davide Trentini, protagonisti di altrettante battaglie a favore di un diritto umano imprescindibile e contro l’articolo del codice penale risalente al 1930 che norma un tema su misura di una società di circa 90 anni fa con una doppia raccolta firme: per la campagna pro-eutanasia in nome di Dj Fabo e Trentini e a sostegno dell'azione di Marco Cappato e per la piena applicazione del biotestamento, con richiesta inserimento delle DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento) nella tessera sanitaria.
Una mobilitazione nazionale sul fine vita a sostegno dell’azione di Marco Cappato, reduce da una recente doppia svolta nella battaglia condotta insieme ad Associazione Luca Coscioni a tutela di un diritto umano imprescindibile: quello di esser liberi di scegliere le cure anche quando perdiamo la capacità di agire e di poter morire in linea col proprio personale concetto di dignità. Il processo ad una legge fascista del 1930 si è infatti rafforzato grazie alla recente ufficializzazione di una nuova richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Cappato, questa volta per l’assistenza al suicidio fornito anche a Davide Trentini (insieme a Mina Welby, udienza Gup il prossimo 31 maggio). Tale notizia ha fatto seguito alla comunicazione della data dell’udienza in Corte Costituzionale, prevista invece il prossimo 23 ottobre, per la verifica di costituzionalità di un un divieto che lo vede imputato per aver assistito Dj Fabo nel suo viaggio in Svizzera per ottenere l'eutanasia.
In 120 piazze italiane l'Associazione Luca Coscioni chiama a raccolta italiane ed italiani per sostenere il diritto alla libertà di scelta con una doppia raccolta firme. La prima sul tema dell’eutanasia per l’immediata calendarizzazione, come primo provvedimento della XVIII legislatura, della proposta di legge di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia, depositata il 13 settembre 2013, affinchè nessun cittadino debba più esser costretto a recarsi all’estero per esercitare il proprio diritto a morire con dignità. Raccolta firme che proseguirà anche online dalla prossima settimana sul sito www.associazionelucacoscioni.it.
La seconda sul tema del biotestamento, legge non ancora conosciuta e rispettata nel suo massimo potenziale, per consentire ai cittadini di inserire le proprie volontà nel fascicolo sanitario elettronico. E per chiedere alle regioni di regolamentare con un proprio atto la raccolta di copia delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT), per la piena applicazione della legge e per consentire informazione adeguata alla cittadinanza.
Sabato 21 aprile dalle 10.00 alle 12.00 all'Arengario di Monza (in piazza Roma) troverete volontari che vi daranno informazioni e potrete firmare l'appello.
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