Una lettera aperta di cittadini di spicco al Sindaco di Monza: «Profonda preoccupazione per quanto sta avvenendo in questi mesi, con il moltiplicarsi degli episodi di intolleranza e violenza che vedono protagoniste svariate formazioni di estrema destra»
Alla cortese attenzione del Sindaco di Monza Dario Allevi
Siamo molto legati alla nostra città: alcuni di noi vivono a Monza, altri ci lavorano, altri ancora sono nati e cresciuti qui. Abbiamo posizioni politiche, culturali e religiose diverse, ma tutti osserviamo con profonda preoccupazione quanto sta avvenendo in questi mesi, con il moltiplicarsi degli episodi di intolleranza e violenza che vedono protagoniste svariate formazioni di estrema destra: basti ricordare, tra i più recenti, l’assalto di un bar in via Enrico da Monza, con il brutale pestaggio del proprietario.
È di pochi giorni fa – nella settimana precedente la Giornata della Memoria – la presentazione in uno spazio comunale di un libro revisionista, autopubblicato e di valore scientifico non comprovato.
Sono poi di sabato 20 gennaio gli scontri avvenuti al mercato, che rivelano quanto il grado di tensione in città si stia alzando. Riteniamo che la gravità della situazione sia ormai innegabile, e sia dovere delle istituzioni prenderne consapevolezza quanto prima.
Al di là dei fatti specifici, però, quello che maggiormente preoccupa è il clima di legittimazione di cui sembrano godere le formazioni di estrema destra protagoniste degli episodi citati, quasi che, dall’insediamento della sua giunta, dove siede l’assessore allo Sport Andrea Arbizzoni, notoriamente molto vicino all’organizzazione Lealtà e Azione, queste organizzazioni si sentano più libere nelle loro scorribande e di questo si facciano forza.
L’opposizione di alcuni cittadini, e delle associazioni Anpi e Aned, a una situazione che si fa sempre più cupa non può certo essere definita, come invece lei ha fatto, Sindaco, una «caccia al fascista». Si tratta, invece, di una naturale difesa dei valori fondanti la nostra Costituzione e la nostra democrazia, costruite – sembra paradossale doverlo ricordare ancora una volta – proprio in opposizione alla dittatura fascista e nazista.
La violenza è parte integrante dell’ideologia e della pratica politica dell’estrema destra, anche di quella monzese. Duole quindi constatare come la sua amministrazione si stia dimostrando ad essa accondiscendente. Che ognuno abbia diritto alla propria opinione non è in discussione: questo però non può e non deve trasformarsi nel diritto ad agire indisturbati, né tantomeno a stravolgere fatti e verità storiche assodate. Nel più pieno rispetto dell’alternanza democratica che contraddistingue la nostra cultura politica, siamo e restiamo indisponibili a tornare indietro di ottant’anni e ad assistere in silenzio al riaffacciarsi di movimenti che hanno già ricevuto la condanna definitiva della Storia.
Organizzazioni che idealizzano le figure di Mussolini e Hitler, che si dichiarano apertamente negazioniste, che mettono in discussione il ruolo della Resistenza, che diffondono odio razziale, intolleranza religiosa o discriminazioni verso persone omosessuali non sono ammissibili nella nostra società. E non possono trovare alcuna legittimazione dai rappresentanti delle istituzioni cittadine, che per primi dovrebbero essere i garanti del pluralismo culturale, politico, sociale.
Alla luce di tutto questo, la invitiamo a dare seguito coerentemente alle accorate parole da lei pronunciate in occasione dell’inaugurazione del “Bosco della memoria” e quindi, in nome della carica di Sindaco e del ruolo istituzionale ad essa connesso, a prendere apertamente le distanze da queste organizzazioni, non concedendo loro alcuna legittimità, a garanzia della libera partecipazione di tutti alla vita della nostra città.
Firmatari (ordine alfabetico):
Monica Artesani - Insegnante elementare
Marco Boffi - Docente Università degli Studi di Milano
Mario Boffi - Docente Università di Milano-Bicocca
Enrica Bosisio - Docente Università degli Studi di Milano
Marina Bosisio - Medico di Medicina Generale
Alberto Cadioli - Docente Università degli Studi di Milano
Vittorio Caimi - Medico di Medicina Generale
Estella Carpi - Docente Università di Torino e di Pisa, Ricercatrice University College London
Paolo Castoldi - Dirigente d’azienda
Ennio Cavalletti - Imprenditore
Paolo Costa - Ricercatore Imperial College London
Cristina Crippa - attrice, regista e membro Cda Teatro dell’Elfo
Elio De Capitani - Presidente e direttore artistico Teatro dell’Elfo
Roberto Diodato - Docente Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Cristina Giovanna Ferrari - Insegnante
Bianca Fossati - Medico di Medicina Generale
Roberto Galbiati - Medico di Medicina Generale
Stefano Ghidinelli - Docente Università degli Studi di Milano
Eleonora Goia - Dirigente d’azienda
Giorgio Lambru - Medico Chirurgo, Specialista in Neurologia
Daniela Larato - Medico Ospedale San Raffaele
Andrea Locatelli - Docente Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Giuseppe Maria Longoni - Docente Università degli Studi di Milano
Marcello Mannini - Ingegnere del suono
Maria Giuseppina Marconi - Dirigente medico Azienda Sanitaria Pubblica
Giovanna Mascheroni - Docente Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Marco Merelli - Docente SDA Bocconi
Silvia Mingozzi - Medico di Medicina Generale
Paolo Mottana - Docente Università di Milano-Bicocca
Laura Neri - Docente Università degli Studi di Milano
Adriano Pessina - Docente Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Maria Luisa Pioltelli - Medico
Lara Ratti - Avvocato del Foro di Monza
Maria Grazia Riva - Medico di Medicina Generale
Adama Sanneh - Gallerista
Edoardo Scioscia - Imprenditore
Giandomenico Sica - Imprenditore
Maria Spinelli - Docente Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara
Pietro Spinelli - Product Manager Industria Farmaceutica
Silvano Spinelli - Imprenditore
Andrea Stella - Docente Università di Milano-Bicocca
Alessandro Valera - Direttore Ashoka Italia