20090421-lavoro

La FIM Cisl comunica i dati ricavati dal suo monitoraggio: 20.163 addetti coinvolti

 

Riceviamo e pubblichiamo

Monza 21 aprile 2009
Continua il monitoraggio a cura della Fim Cisl Brianza sulle situazioni crisi nel nostro territorio, realizzato nel periodo gennaio – marzo 2009. In tutta la Brianza nel primo trimestre sono 284 le aziende coinvolte da processi di crisi e/o difficoltà con un totale in queste realtà di 20.163 addetti occupati e di 12.690 addetti coinvolti dall’utilizzo di “ammortizzatori sociali. Nello specifico i dati, in difetto, relativi al settore metalmeccanico e del territorio della Brianza vede 227 aziende con l’utilizzo di cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) e 10.797 addetti coinvolti; altre 45 aziende con l’utilizzo di cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) e 1.413 addetti coinvolti; inoltre altre 14 aziende hanno utilizzato la procedura di mobilità (licenziamenti) con 480 addetti coinvolti. Nonostante le grosse difficoltà dovute all’eccezionalità di questa crisi e il massiccio ricorso agli strumenti, si registra una tenuta occupazionale dentro le aziende; si è cercato di evitare il più possibile il ricorso della mobilità (licenziamenti collettivi) e nei casi in cui questo strumento ricorre, se non vi è la chiusura dell’azienda, l’accordo da parte delle organizzazioni sindacali è solo a fronte di accettazione volontaria del lavoratore coinvolto. Vi sono ad oggi due grossi problemi nella gestione di questa crisi. Il primo riguarda le lavoratrici e i lavoratori “precari” con contratto di somministrazione e/o a termine che sono quelli che “troppo silenziosamente” hanno perso il posto di lavoro perché le aziende non li hanno confermati alla scadenza del loro contratto e per loro se va bene vi è solo l’indennità di disoccupazione. Il secondo problema riguarda i dipendenti delle aziende artigiane, solo in parte risolto con l’utilizzo della cassa integrazione in deroga e i dipendenti delle piccole aziende che pur in presenza della possibilità di utilizzo della CIGO si trovano a non avere l’anticipo delle spettanze di CIGO, a fronte di una scarsa liquidità delle aziende, che spesso non consente loro di fare questo anticipo, l’erogazione da parte dell’INPS è ancora troppo lunga e apre un grosso problema per il reddito dei lavoratori colpiti dal provvedimento.
Riportiamo nello specifico la situazione del monitoraggio effettuato elle quattro zone sindacali.


Zona di Vimercate

80 aziende coinvolte con 10.015 addetti occupati e 5.737 addetti coinvolti, di cui:
61 aziende con utilizzo di CIGO e 4.553 addetti coinvolti
10 aziende con utilizzo di CIGS e 862 addetti coinvolti
8 aziende con utilizzi di mobilità e 322 addetti coinvolti


Zona di Desio
101 aziende coinvolte con 3.424 addetti occupati e 2.867 addetti coinvolti, di cui:
88 aziende con utilizzo di CIGO e 2.651 addetti coinvolti
14 aziende con utilizzo di CIGS e 211 addetti coinvolti
1 aziende con utilizzi di mobilità e 5 addetti coinvolti

Zona di Carate
54 aziende coinvolte con 2.250 addetti occupati e 1.809 addetti coinvolti, di cui:
42 aziende con utilizzo di CIGO e 1.503 addetti coinvolti
13 aziende con utilizzo di CIGS e 206 addetti coinvolti
2 aziende con utilizzi di mobilità e 100 addetti coinvolti

Zona di Monza
48 aziende coinvolte con 4.370 addetti occupati e 2.263 addetti coinvolti, di cui
35 aziende con utilizzo di CIGO e 2.076 addetti coinvolti
8 aziende con utilizzo di CIGS e 134 addetti coinvolti
3 aziende con utilizzi di mobilità e 53 addetti coinvolti