Dossier. Il consumo consapevole. Avrà sede a Monza il nuovo Istituto Tecnico Superiore per l'energia, l'ambiente e l'edilizia sostenibile, le cui lezioni si terranno in diverse scuole della Brianza. Un raccordo fra scuola e lavoro incentrato sull'innovazione. Intervista all'assessore Rosario Montalbano
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orsi di specializzazione postdiploma nei settori chiave e d'avanguardia dell'economia. Una scommessa sul futuro che ha le sue radici nel territorio brianzolo e nelle sue diverse componenti. È il nuovo Istituto Tecnico Superiore per l'energia, l'ambiente e l'edilizia sostenibile, che offrirà ai giovani la possibilità di acquisire e padroneggiare le competenze più richieste dalle aziende per competere su questo terreno. Un'iniziativa che intende al tempo stesso inserire più facilmente i giovani nel mondo del lavoro, arginando così la disoccupazione, e soddisfare la domanda di risorse specializzate da parte delle aziende.«È un esempio concreto di sinergia fra istruzione e mondo del lavoro – commenta Rosario Montalbano, assessore all'Istruzione del comune di Monza – il primo passo verso l'Università della Formazione». I corsi del nuovo istituto, che prenderanno vita in diverse scuole del territorio brianzolo, sono infatti rivolti soprattutto ai ragazzi che escono dal quinquennio della formazione professionale, anche se si tratta di conoscenze che possono arricchire in ugual misura il curriculum di chi ha una formazione tecnica, come geometri e periti.
L'Istituto, la cui sede legale sarà in via Bellini a Monza, nasce dall'impegno della Fondazione Green, che mette insieme enti pubblici come la Provincia di Monza e Brianza, i comuni di Monza, Vimercate e Lissone, associazioni come Confindustria e Unione Artigiani, il Collegio dei Geometri, la Camera di Commercio, ma soprattutto aziende legate ai settori interessati e il Centro Nazionale Ricerca, che mette a disposizione un laboratorio specializzato. In totale, i soci appartenenti alla fondazione sono ben trentadue.
«La natura mista della Fondazione è importante – dichiara Montalbano – è importante soprattutto la presenza delle aziende, che di solito non riescono a trovare personale con questo tipo di competenze, di cui invece hanno bisogno per progredire». Una presenza che permette di indirizzare l'insegnamento impartito nei corsi, per formare lavoratori specializzati e in grado di raccogliere le sfide poste dai settori chiave dell'energia e dell'edilizia sostenibile.
L'Istituto era stato già presentato nel corso dell'iniziativa Campus Orienta tenutasi a febbraio all'autodromo. Da dove nasce l'idea? «Il progetto – spiega ancora Montalbano – parte in buona sostanza dal Ministero della Pubblica Istruzione, che poi ogni regione può far proprio con un bando per la creazione di Poli specializzati». In che cosa consiste il ruolo di questi «Poli»? «I Poli lavorano per mettere diverse realtà, pubbliche e private, nella condizione di aggregarsi e dare vita alle fondazioni – dice – una volta nata e avviata, ogni fondazione è indipendente per statuto, amministrazione e organizzazione, ma il ruolo dei Poli non decade: serviranno a creare nuove fondazioni». Sul nostro territorio è riuscito a germogliare il polo dedicato alla sostenibilità, ma in vista dell'Expo a Milano, rivela l'assessore, è probabile che veda la luce anche uno dedicato al settore agroalimentare, altrettanto decisivo e sensibile all'innovazione: «Pure in questo settore, a livello di competenze, la domanda delle aziende spesso non trova risposta». La Brianza, con buona probabilità, si farà trovare pronta alla sfida.