Nella suggestiva sede dei Musei Civici di Monza, l'edizione 2016 del Festival organizzato da Nicola Frangione propone per questo fine settimana due giorni di arte performativa, poesia e musica
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Monza, appuntamento con la tredicesima edizione dell'Art Action Festival. Quest'anno, la rassegna che stabilmente porta in Brianza il meglio della ricerca artistica nella performance art e nella poesia sonora si incentra sull'espressione del corpo: «L’energia del corpo – si legge nella presentazione – è spesa per liberarsi da coordinate e riferimenti imposti e per generare situazioni nuove. Provoca la continua rottura degli equilibri – continua il documento – favorisce la costruzione dei sistemi interlinguistici e intermediali che condizionano la dinamica degli elementi di volta in volta considerati». In particolare, la disciplina principe dell'edizione 2016 sarà la danza butoh, di origine giapponese e caratterizzata da un alto tasso di espressività.
Il Festival – a ingresso libero – si terrà nel chiostro dei Musei Civici di Monza (Casa degli Umilitati, Via Teodolinda 4 - Monza) in due giornate. Ecco il programma:
Venerdì 13 maggio, a partire dalle 20.45, si esibiranno Kea Tonetti e Marek Jason Isleib (con musica dal vivo di Tivitavi), seguiti da Sara Davidovics e Michela Montrasio;
Sabato 14 maggio, a partire dalle 20.45, sarà invece la volta di Giovanna Lacedra, Elisa Tagliati, Alessandra Matera, Giada Fossà e Laura Astorri, con musica live dei Lotte.
Uno sguardo al programma rende evidente il fatto che la maggioranza schiacciante degli artisti coinvolti sia composta da donne. A che cosa è dovuta questa scelta? «A dire il vero si tratta di una coincidenza – risponde Nicola Frangione, storico artista performativo di stanza a Monza e ideatore e organizzatore della rassegna – ma riconosco che nell'ambito della performance art (espressione che comunque fa orrore per quanto è inflazionata...) le donne hanno più energia, hanno una marcia in più. Oltretutto – continua – quest'anno la disciplina su cui si incentra il festival è la danza butoh, che annovera le esperienze europee più interessanti proprio fra le artiste. Gli artisti invece – aggiunge – sono più concettuali. In un certo senso, sono rimasti agli anni Settanta...». Pur non essendo una scelta voluta, insomma, pare che l'incidenza femminile sia diventata sempre più forte ed evidente nella ricerca artistica d'avanguardia.
Considerato uno dei più importanti eventi internazionali del proprio settore, Art Action Festival è per vocazione un prezioso momento di confronto fra arti e discipline, che fa della sinergia uno dei suoi temi portanti. Costante nella sua capacità di rinnovarsi edizione dopo edizione e di offrire spunti sempre nuovi, pur nella continuità, il Festival ottiene quest'anno un bel riconoscimento della sua importanza grazie alla scelta dell'ambiente: il chiostro della Casa degli Umiliati, sede dei Musei Civici che in occasione della rassegna saranno aperti al pubblico in via straordinaria dalle 20 alle 24 (l'ingresso al museo è a pagamento).
«Per me non è una novità – dichiara Frangione – i chiostri di Monza per l'action poetry li uso da decenni. Trovo sia meglio effettuare le performance in un'architettura già esistente, in un ambiente già armonico, piuttosto che su un palco costruito a tavolino per l'occasione, finto, artificioso».
Uno dei luoghi più suggestivi di Monza, restituito da poco alla cittadinanza, offrirà dunque ad Art Action Festival l'ambiente ideale in cui potersi esprimere, aggiungendo qualcosa di irripetibile alle performance degli artisti coinvolti.
L'intento di Art Action Festival, è del resto quello di mettere l'accento proprio sulle sinergie, oltre che su rapporti conflittuali: fra immaginazione e realtà, fra pensiero e azione, fra particolare e totale. Da questa somma di opposizioni dovrà scaturire l'azione artistica capace di dar loro un senso, o per lo meno un'interpretazione.
La lista e le biografie degli artisti partecipanti si possono trovare sul sito della manifestazione.