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Teatro. Dal 9 al 26 gennaio Lo sguardo acuto e visionario di Cirillo si misura con un classico del teatro del novecento, mostrando meccanismi familiari sempre attuali e personaggi reali, nell’Italia di oggi come nell’America degli anni ‘40.

Riceviamo e pubblichiamo

dal 9 al 26 gennaio 2014

TieffeTeatro

LO ZOO DI VETRO

di Tennessee Williams

traduzione di Gerardo Guerrieri

con Milvia Marigliano, Monica Piseddu,

Arturo Cirillo, Edoardo Ribatto

regia Arturo Cirillo

DEBUTTO NAZIONALE

Lo sguardo acuto e visionario di Cirillo si misura con un classico del teatro del novecento, mostrando meccanismi familiari sempre attuali e personaggi reali, nell’Italia di oggi come nell’America degli anni ‘40.

Lo zoo di vetro è “un dramma di memoria”, secondo la definizione dello stesso Tennessee Williams, cioè è un testo dalla doppia natura: realistico nella descrizione dei rapporti tra i personaggi, ma totalmente onirico rispetto al tempo della vicenda e al tempo della sua rappresentazione. Potente messa in scena dell’atto del ricordare e del rapporto con il passato come luogo del rimpianto: “Il futuro diventa presente, il presente passato, e il passato un eterno rimpianto” si dice nel testo.

Al centro della vicenda il fallimento di una famiglia, una madre che vive ancorata al ricordo di una giovinezza dorata, un gruppo di ex-giovani ormai senza più età.

Lo zoo di vetro di Williams rappresenta “l’inganno dell’immaginario”, non è casuale la grande importanza, data dall’autore, all’atto del proiettare. Il riflettore teatrale che il narratore/figlio punta sui personaggi, i molteplici film nei cinema dove si rifugia Tom per sfuggire alla realtà, e anche gli stessi animaletti di vetro che compongono lo zoo del titolo sono l’emblema della fragilità e della finzione: sono essenze quasi prossime all’assenza, non a caso trasparenti.

Immagino dunque un luogo abitato da pochi elementi molto concreti ma immersi in una luce non realistica, quasi pittorica, dove la vicenda venga narrata senza divisioni in quadri, ma in un unico luogo, come se ci trovassimo all’interno di un album di famiglia troppe volte sfogliato.

I testi di Williams, e in particolar modo Lo zoo di vetro, mi ricordano il teatro di un autore a me molto caro: Annibale Ruccello, che infatti cita spesso lo scrittore americano tra i suoi amori letterari. Come in Ruccello vedo qui dei personaggi violentemente attaccati alle proprie illusioni, come la madre, la signora Amanda Wingfield, centro ed origine di tutte le patologie, ma vittima lei stessa del confronto con le spietate leggi della realtà.

Troviamo poi l’alcolismo, la solitudine, l’assenza del padre, la giovinezza come un tempo perduto, tutti temi universali, che la maestria dell’autore rende condivisibili dal pubblico di oggi come del passato, in America, come in Italia.

Credo che come per tutti gli autori teatrali molto autobiografici, anche se in un modo misterioso e metaforico, si debba ricercare una propria personale narrazione, fare dei personaggi degli altri possibili noi stessi. Come credo che facesse Tennessee Williams, soprattutto con le sue eroine, eroine destinate all’insuccesso e alla solitudine, relegate a vivere nel teatro, e a risplendere ad ogni nuova accensione della luce su di loro.

ARTURO CIRILLO

biglietteria@tieffeteatro.it www.tieffeteatro.it PREZZI Intero: 25,00 €* Ridotto >65 anni: 12,50 €* (residenti a Milano) Ridotto <25 anni: 15,00 € * (residenti a Milano) Ridotto <14 anni: 12,50 € *prevendita 1,50 euro ABBONAMENTO PRIME: 11 prime a 100 € con posto fisso ABBONAMENTO POMERIGGIO: 6 spettacoli a 60 euro, vale sulle repliche di mercoledì e domenica " height="228" width="511">

 

 

 

TEATRO MENOTTI 

dal 9 al 26 gennaio 2014

 

LO ZOO DI VETRO  

di Tennessee Williams

traduzione di Gerardo Guerrieri

 

con  

 

AMANDA Milvia Marigliano

LAURA Monica Piseddu

TOM Arturo Cirillo

JIM Edoardo Ribatto

 

scene Dario Gessati

costumi Gianluca Falaschi

luci Mario Loprevite

assistente regia Giorgio Castagna

assistenti scenografo Elena Beccaro e Denise Carnini

 

regia Arturo Cirillo 

produzione TieffeTeatro