STEFANO DE LUCA AL TEATRO BINARIO 7

Appuntamento con il regista per venerdì 24 gennaio, ingresso gratuito

Riceviamo e pubblichiamo

Stefano De Luca incontra il pubblico del Teatro Binario 7 di Monza venerdì 24 gennaio, ore 21, nel secondo appuntamento della stagione “Teatro+Visto da Vicino”. In un racconto autobiografico che passa dall'aneddoto alla citazione, dal ricordo alla riflessione, il regista allievo di Giorgio Strehler ci trasporta nel cuore di un'esperienza irripetibile: l'incontro con i grandi maestri del Teatro.

«Ho sentito la necessità, l'urgenza quasi, di raccontare qualche frammento della mia esperienza vissuta  accanto a questi grandi maestri. Di saccheggiare senza ritegno tutti quelli che mi hanno insegnato qualcosa sulla vita e sul teatro, citarli, dialogarci, mescolando liberamente il tutto. E poiché condivido appieno l'affermazione di Louis Jouvet che “il teatro esiste soltanto nell'atto del teatro” ho deciso di dare forma teatrale a queste mie riflessioni e a questi ricordi e di presentarle al pubblico come monologo».

La lezione-spettacolo, dal titolo Maestri ovvero memorie di un guitto, racconta la storia di un giovane attore giunto a Milano sul finire degli anni '80, alla scuola del più famoso regista europeo. Del suo indimenticabile incontro con Giorgio Strehler e di alcune lezioni di teatro apprese nei modi più curiosi e imprevedibili.

Così come il libro da cui lo spettacolo è tratto, i racconti possono essere considerati come vere e proprie lezioni su alcuni principi fondamentali del teatro: lo spazio scenico, l'azione, il rapporto col partner, l'improvvisazione, la relazione col pubblico.

La lezione-spettacolo si inserisce nel più ampio progetto “Maestri” che comprende anche un libro e un workshop pratico rivolto ad attori e registi.

STEFANO DE LUCA

Si diploma nel 1990 al primo corso “Jacques Copeau” della Scuola di Teatro del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Giorgio Strehler. È assistente alla regia di Giorgio Strehler in diversi spettacoli, tra cui: "L'isola degli schiavi" di Marivaux, "L'eccezione e la regola", "L'anima buona di Sezuan" di Brecht, "La grande magia" di Eduardo. Debutta nella regia al Piccolo con “Pinocchio, storia di un burattino” e “Il piccolo principe” da S. Exupéry. Approfondisce la sua formazione alla scuola del Maly Teatr di San Pietroburgo sotto la guida di Lev Dodin e in numerosi altri teatri europei, tra cui la Royal Shakespeare Company, ai corsi di Cicely Berry. Ha insegnato recitazione presso l’Accademia di Cinema e Teatro di Budapest, presso l’Accademia di Musica e Teatro di Stoccarda, presso la Shangai Theatre Academy, alla scuola Schepkin del Maly di Mosca.  Tra le altre sue regie ricorda: Ubu Re, di Alfred Jarry, al Teatro Nazionale di Timisoara (Romania) e al festival Mess di Belgrado (Serbia); Enrico IV di Pirandello al Radnoti Szinhaz di Budapest (premio della critica), gl'Innamorati di Goldoni al Maly di Mosca. Dal 2004 è curatore, assieme a Ferruccio Soleri dell'ultima edizione dell'Arlecchino Servitore di due padroni, regia di Giorgio Strehler.