Teatro. Due spettacoli per commemorare la Shoah e per parlare dei campi di concentramento in Italia
Riceviamo e pubblichiamo
In occasione della Giornata della Memoria, lunedì 27 gennaio 2014, il Teatro Binario 7 di Monza propone due appuntamenti: Shabbes Goy | I gentili del sabato, teatro-concerto di musica Yiddish a cura di Teatro Blu, in programma lunedì 27 gennaio alle 21.00 e Gonars 1941-1943: io odio gli italiani, nuova produzione della compagnia La Danza Immobile/Teatro Binario 7, in programma venerdì 31 gennaio, alle ore 20.30.
Lunedì 27 gennaio 2014, ore 21.00
SHABBES GOY | I gentili del sabato
da uno studio su «Il muro invisibile»
di Harry Bernstein
in collaborazione con Moni Ovadia
di e con Silvia Priori e Roberto Carlos Gerbolès con i solisti dell’Orient Express Ensemble
produzione Teatro BluUno spettacolo contro il pregiudizio e le paure, uno spettacolo che parla di tolleranza e d’amore. Gli attori sono accompagnati dal virtuosismo dei solisti dell’Orient Express Ensemble e dalle sonorità malinconiche e appassionate dell’Est europeo.
Nella Torah è scritto che il mondo non può esistere senza miracoli e che la vita risarcisce ogni sciagura, ogni lutto con una nascita. C’era una volta una strada come tante, ma solo in apparenza, perché al suo centro corre un muro invisibile: gli ebrei da una parte, i cristiani dall'altra. Due mondi con usanze, credenze, pregiudizi diversi si fronteggiano, quasi non fossero parte di un'unica realtà, quella della miseria. Si parla di una famiglia ebrea come tante: il padre, fuggito dai pogrom polacchi, lavora alle manifatture tessili, sperperando gran parte del suo salario al pub. La madre manda avanti la famiglia come può, ricorrendo a mille espedienti. La loro povera casa si allinea con altre simili su una strada di ciottoli di una cittadina industriale del nord dell'Inghilterra. La Prima guerra mondiale incombe e con essa eventi che cambieranno per sempre la vita della famiglia e quella della strada. Quando Lily, la sorella maggiore, vince con il massimo dei voti una borsa di studio, il padre si oppone e la trascina con sé alle manifatture. Ma alla fine della guerra l'amore segreto per Arthur, un ragazzo cristiano, darà a Lily la forza di ribellarsi e di sfuggire a un destino segnato. Solo il figlio nato da questa unione negata sarà in grado di aprire una crepa nel muro, lasciando filtrare un raggio di luce.Biglietti: intero € 10Venerdì 31 gennaio 2014, ore 9.00 e ore 11.00 per gli studenti delle scuole
Venerdì 31 gennaio 2014, ore 20.30 per il pubblico
GONARS 1941-1943 | Io odio gli italiani
con Chiara Di Marco e Paolo Miloro
drammaturgia e regia Valentina Paiano
compagnia La Danza Immobile/Teatro Binario 7
a seguire dibattito con la storica Alessandra Kersevan sui campi di concentramento in ItaliaI protagonisti di questa storia sono una bambina, ma anche una figlia, e un uomo, ma anche un padre. In comune tra loro c’è una terra, la ex Jugoslavia, che ha dato loro origine e lingua; un periodo storico, la Seconda Guerra Mondiale, e un luogo, un campo di concentramento, dove le loro vite si sono incontrate e dove non si può che cercare di sopravvivere.
Entrambi hanno conosciuto i rastrellamenti, gli incendi, la morte, lo stigma razziale e nazionale, la snazionalizzazione forzata e la deportazione nei campi di concentramento. In comune tra loro c’è il lutto che li ha resi soli. Si incontrano e, non potendo cambiare la loro storia, provano, giorno dopo giorno, a guardare avanti e inventarsi un futuro possibile, forse insieme, o forse semplicemente dandosi l’un l’altra la forza per sopravvivere. Perché di sopravvivenza si parla in questa piccola e delicata storia.
Ma c’è qualcos’altro che rende questa storia così importante: questo campo di concentramento è Gonars, in Italia, e i cattivi, questa volta, non sono i tedeschi, ma siamo noi, gli italiani.
Zofia, una bambina di 12 anni, arriva dal campo di Rab dopo aver visto fucilare suo padre dagli italiani e bruciare la propria casa. A Rab è morta anche sua madre per dissenteria. Nel campo di Gonars è sola, non ha più nessuno, la fame e gli stenti vissuti nelle baracche a Rab l’hanno resa debole e arrabbiata. Un giorno però incontra Vlado, uno dei tanti artisti internati nel campo, in continua ricerca di un modo per non far morire quella bellezza che conosceva nel mondo e che dipingeva nei suoi quadri. Tra loro nascerà un rapporto che ci insegnerà che l’umanità e la sensibilità non si possono soffocare e uccidere dietro un filo spinato.Biglietti: intero € 10 – ridotto € 5 per gli studenti delle scuole
Per gli studenti della scuole il Teatro Binario 7 propone un altro appuntamento:
Martedì 28 gennaio 2014, ore 10.00
LA PIRAMIDE ROVESCIATA
con Fabrizio Rizzolo, Arianna Cavallo, Elena Redaelli, Riccardo Rigamonti
testo e regia di Elena Redaelli
produzione Associazione Variazioni sul tema in collaborazione con Aleph
La storia di Roberto Camerani, ex deportato nei campi di concentramento di Mauthausen ed Ebensee.Biglietti: ridotto € 5 per gli studenti delle scuolePer info e prenotazioni:
Teatro Binario 7 - via Filippo Turati 8, Monza
tel. 039 2027002 - biglietteria@tetrobinario7.it - www.teatrobinario7.it