L'area mostre dello store di via Italia festeggia il compleanno con Martha Meza e il duo Clemente-Perez Forte
La Feltrinelli Monza venerdì scorso, 13 marzo 2009, ha festeggiato il primo compleanno del suo spazio espositivo inaugurando una mostra dei lavori della colombiana Martha Meza (foto di apertura) e con la presentazione del disco "Escaleras"del duo Clemente-Perez Forte. La celebrazione è dedicata alla "Cultura della convivenza" e per questo lo store diretto da Chiara Nicolini ha invitato insieme artisti europei e sudamericani, in un momento in cui tanto viene messa in discussione la capacità di convivenza ed accoglienza dei popoli. Ci salverà la cultura? A risponderci e a presentarci autori ed eventi, Carmen Figueroa Vargas:
Venerdì 13 Marzo 2009
ore 18.30: Presentazione del disco Escaleras - Crocevia di Suoni Records
Concerto di Felice Clemente e Javier Perez Forte
Il mondo del jazz incontra il tango argentino e il folklore sudamericano. Le zone variopinte del Nord dell'Argentina e il verde del Brasile nostalgico. I ritmi neri della milonga argentina che salutano i ‘fratelli del nord' di quello stesso continente americano. La Buenos Aires di Astor Piazzola. La verve comunicativa del Sud, estroversa e generosa, i ritmi incalzanti e l'intimità del canto puro.
Nel settembre 2007 questo duo ha pubblicato il cd "Escaleras": evocazione di cieli aperti, grandi distanze e la traccia di generazioni di uomini in viaggio con la loro musica. In repertorio, i ritmi dell'America del Sud, il fascino della cantabilità latina (tango compreso) e un contributo personale significativo. Originalità e forte vena comunicativa si manifestano negli arrangiamenti e nelle possibilità lasciate all'improvvisazione.
FELICE CLEMENTE: sassofono tenore e soprano. www.feliceclemente.com
JAVIER PEREZ FORTE: chitarra. www.javierperezforte.com
"Spostarsi dal luogo di origine è senz'altro una esperienza che incide con forza nel modo di vivere e di percepire il mondo.In modo metaforico, Segni d'obbligo riepiloga tutta l'esperienza da questo punto di vista, traducendo i momenti vissuti in una serie di dipinti "segnaletici" che con pochi elementi pittorici vogliono trasmettere qualcosa che possa avvicinare lo spettatore a questa riflessione. Questa mostra è nata a partire dalla propria esperienza come immigrante.
Il tema dell'immigrazione è spesso posto nei media e tutti siamo a conoscenza delle statistiche in aumento, ma ho provato a plasmare in un modo particolare tutte le cose viste e vissute come chi vede da un lato dello specchio, dal lato di chi è arrivato lasciando tutto dietro di se.
Non si può rimanere gli stessi dopo questa esperienza.
I nuovi codici che si devono imparare sono quelli che ho voluto risaltare in questo lavoro pittorico. Tra i nuovi codici ,quelli non verbali diventano più importanti per chi non conosce ancora l'idioma. Si ritrovano i segni stradali che obbligano a eseguire certe norme ,alcune conosciute altre no, ma il segnale come manifestazione grafica è un elemento urbano riconoscibile per qualsiasi cittadino ... cosi ho fatto un collegamento tra i Segni d'obbligo, le esperienze vissute e sentite da altri che come me sono venuti qui a costruire una nuova vita".
La mostra sarà visibile fino al 24 marzo.