20090416-le_figlie_del_sellaio

In scena a Monza Alessandro Conte dal 16 al 18 aprile

 

Riceviamo e pubblichiamo

Debutta al TEATRO BINARIO 7 di Monza
Giovedì 16, Venerdì 17, Sabato 18 ore 21.00
Domenica 19 ore 16.00 e ore 21.00
LE FIGLIE DEL SELLAIO
Monologo scritto, vissuto e interpretato da
ALESSANDRO CONTE

Liberamente tratto dalle silloge "Oltre le colline dei Sieli" di Giuseppe Conte, vincitore del Premio Nazionale di Narrativa in Piacenza, 1982
produzione La Danza Immobile

L'operazione drammaturgica che Alessandro Conte propone al pubblico è un percorso innovativo dell'opera originaria, una "contaminazione" teatrale che ci restituisce il clima di un'epoca, il sapore di una civiltà e un'accattivante quanto conturbante concezione della vita e della morte che caratterizza tanta parte della letteratura siciliana. Nel riprendere l'opera del padre, ne rielabora una poetica sintesi, ne ridisegna la scrittura e - con un proprio taglio interpretativo - illumina le storie e le passioni dei protagonisti, la loro soggettività e la loro coralità. Risultato è un nuovo documento dove il microcosmo della "piccola comune" può essere percepito come più dilatata metafora del mondo. Don Mario, il vecchio novellatore che ci insegna il piacere di attendere e di raccontare; compare Alfio, il sellaio, schiacciato dagli eventi della sua famiglia e tuttavia guidato da un suo sotterraneo bisogno di riscatto e di redenzione; Nastàsi, il giovane che nella sua esistenziale negatività mette in discussione gli antichi dilemmi del vivere; Nunzia che con la sua proposta di coraggiosa maternità è ambasciatrice di nuovi destini per il mondo. E poi c'è Savina, con la sua tenace innocente obbedienza alle regole del villaggio. La tenebrosa pazzia di Sara. La tragedia di Pietro Maccarese. Il sogno della bellissima Nice. La generosità di Rosina. Questi ed altri ancora i personaggi che danno vita alla pièce teatrale e che, in quella realtà, offrono all'attore-drammaturgo l'occasione di ritagliarsi uno spazio del tutto personale, di inventare per sé stesso un piano narrativo che è una sua indubbia creazione: ed è il ruolo del cantastorie, il giovane novellatore che dalle fonti del passato cattura amore bellezza e dolore e li ripropone per un futuribile nuovo inno alla vita. Personaggio anche lui che si colloca all'interno delle vicende narrate, potendo ripetere con il padre: "Ed io seguo quel teatro di luci con religioso abbandono: io superstite fabbro, solitario monarca, giullare di un minutissimo cosmo che conteso persino alla memoria non esiste più".
Mondo che più non esiste, eppure fatalmente si rigenera e rinnovandosi ci sopravvive.

NOTA  DELL'ATTORE
Le figlie del sellaio nasce dal profondo desiderio di scrutare e approfondire, attraverso la mia immaginazione, un microcosmo siciliano a me non del tutto ignoto. Quel microcosmo che mio padre ha offerto inconsapevolmente alla crescita, alla sensibilità e all'attenzione di un figlio che allora non aveva dieci anni.
Ero un ragazzino infatti quando per la prima volta leggevo delle vicende di uomini e donne di una piccola comune che il loro autore aveva  "sognato e dissepolto sotto un ulivo vecchissimo...Senza posa sopra i precipizi di una rocca venivano pellegrinando i sopravvissuti ... Pregavano, ridevano, cantavano solo per non lasciarsi completamente spegnere dal vento..."
Così scrive nella sua introduzione Giuseppe Conte
Ed io "giullare" per mestiere e per vocazione non potevo non ascoltare le voci di quei personaggi come una preghiera, come un mediato desiderio di esistere ancora.
L'indagine sul linguaggio, l'importanza della memoria, lo sguardo sul mondo dei vizi e delle virtù umane, il miracolo del raccontare che risveglia dalla morte, il legame affettivo e viscerale con una terra che da sempre sento appartenermi, la ricerca delle radici, forse anche di una vera casa. Queste le altre ragioni dell'impegno da me preso nello svolgere una ricerca che vuole avere anzitutto il carattere di un racconto dove ci si possa seppellire il cuore. Dove la storia di una difficile e coraggiosa maternità  possa davvero diventare un inno alla vita.
Alessandro Conte


Costo del biglietto
INTERO € 18
RIDOTTO € 12 (Under 25 , Over 65, convenzionati)
UNDER 18 € 6

Per maggiori informazioni e prenotazioni
www.teatrobinario7.it
039/2027002
biglietteria@teatrobinario7