Quinta stagione del teatro Binario7, fra tagli al FUS, la scuola e la partnership con Vorrei: intervista a Corrado Accordino
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a quinta stagione del Teatro Binario 7 si apre con “Cent'anni d'amore... e altri demoni” sabato 24 e domenica 25 ottobre 2009, in occasione della Festa del Teatro, ovvero quelle giornate che vedono i teatri lombardi aprire le porte al pubblico gratis o a prezzi molto bassi, in questo caso 4 euro. Per l'evento il teatro monzese sarà invaso da performance e postazioni in tutti i suoi spazi, non solo sul palcoscenico. Un bel modo per festeggiare il primo lustro di attività. Anche lnoi e la nostra rivista, nel nostro piccolo, abbiamo voluto rendere omaggio ad una delle realtà culturali briantee più importanti, con un accordo di media partnership che nel corso della stagione ci vedrà impegnati in incontri, presentazioni e... colpi di teatro. Per tutto ciò e per il dossier dedicato ai luoghi della cultura, abbiamo rivolto alcune domande al direttore artistico, Corrado Accordino.
Come se la passano i teatri in questo momento di crisi?
Il teatro italiano è costantemente in crisi. Le risorse sono sempre scarse e i tagli del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) hanno ulteriormente inasprito la situazione. A fronte di un pubblico che non diminuisce, i teatri di produzione si ritrovano a dover mandare a casa lavoratori. Noi combattiamo e lavoriamo come matti; anche quest'anno presentiamo il nostro calendario, partiamo con il secondo anno della Scuola delle Arti e portiamo in giro le nostre produzioni. Un aspetto, quest'ultimo, che fa del Binario7 un'eccezione in Brianza.
Cosa pensi di chi parla dei teatri come di carrozzoni brucia soldi?
Io non credo che nemmeno alla Scala, dove sono tantissimi, sia possibile per i lavoratori imboscarsi. Il nostro è un lavoro talmente coinvolgente che è impossibile immaginare persone che fingono di lavorare. E poi le risorse destinate alle attività culturali in Italia sono talmente basse che è paradossale pensare di tagliare gli sprechi partendo dai teatri e dall'arte. Noi dalla Regione e dalla Provincia riceviamo 4 mila euro in tutto e per presentare la documentazione necessaria ci vogliono settimane.
È plausibile fare a meno dei fondi pubblici?
No. Il teatro, la cultura è come la scuola. È un servizio. Noi lo offriamo in cambio di quello che il Comune di Monza ci riconosce, con la stagione di prosa e quella per i ragazzi. Accanto a ciò produciamo spettacoli nostri che mandiamo in giro e rappresentano l'extra rispetto ai contributi pubblici.
L'assessore regionale Zanello ha di recente riportato i dati Siae: in Lombardia si staccano più biglietti per il teatro che per il calcio.
È vero, da un paio di anni c'è questo dato. È importante, ma un po' drogato. In quei biglietti ci sono anche quelli dei musical e di Zelig, spettacoli che da soli fanno più di 4 o cinque stagioni intere di teatri di tutto rispetto.
Se è vero che nella stessa Monza ancora molte persone neppure ci conoscono, in tutta Italia ormai ci viene riconosciuto un ruolo importante e di qualità; lo testimoniano le centinaia di proposte che ci arrivano. Fondamentale, poi, è il ruolo della nostra scuola per amatori. I 150 iscritti saranno presto persone in grado di interpretare il linguaggio teatrale, con cui interagire.
È il rapporto con gli altri teatri del territorio?
Un primo importante passo è l'esistenza del circuito Monza e Brianza e di OpenTeatro che io per primo ho voluto assieme a Giampiero Bocca della Provincia. Si può fare di più, ma già far circolare gli spettatori da una città all'altra significa mettere in moto energie e attenzione.
Il teatro è un lusso?
Assistere ad uno spettacolo costa quanto la birra in una qualsiasi serata al pub. Non è questo il motivo per cui a volte ci sono 50 spettatori in sala e 300 clienti al bancone di un locale.
Una stagione che guarda all’oggi, raccoglie intuizioni del passato e s’ispira al futuro. Rigore formale e leggerezza ironica, linguaggi della modernità e testimonianze di grandi personaggi, queste sono solo alcune delle premesse che legano i dieci titoli della nostra stagione. Animali Notturni affronta il difficile tema dell’immigrazione clandestina, a farlo è la penna di Juan Mayorga, uno degli autori europei più importanti e più rappresentati delle nuove avanguardie, un autore caustico, diretto, provocatorio e sarcastico. Inter, un viaggio in cent’anni del nostro calcio, racconta con vivacità le ascese e le cadute degli uomini che hanno fatto grande il nostro sport più amato. Jena ridens è un’irresistibile commedia sul mondo della televisione, dove gli attori diverranno protagonisti e prigionieri di un destino indesiderato. Simona Torretta, sequestrata a Baghdad, ha accompagnato gli attori a raccontare Canto per Falluja, una città tragicamente nota per essere stata colpita dalla bomba al fosforo, una storia ancora irrisolta, una storia che pretende ed esige la nostra attenzione. Cristina Crippa incontra un angelo che apre le porte ai demoni del ricordo, la numero 13 è uno spettacolo spiazzante e senza ritorno, dove poesie e amore, dolore e conflitto trovano voce in una grande prova d’attrice. Battiston e Orson Welles è uno scontro tra titani, un grande del teatro contemporaneo che incontra un gigante del cinema e dell’arte della comunicazione. Otto donne è un delitto è una commedia musicale affascinante e ironica grazie alla forza interpretativa di otto splendide attrici che si consumano con ogni astuzia sulle assi delittuose del palcoscenico. Aspettando Godot è l’attesa di ognuno di noi, uomini contemporanei, talvolta o spesso, persi nel tempo e nello spazio, senza identità e rassegnati alla moltitudine silenziosa che ci abita. Rumori fuori scena è forse la più divertente commedia sul gioco del teatro nel teatro, una doppia commedia che fa sgorgare il sorriso con intelligenza e grande piacere. Infine Hemingway, il nostro tributo a uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi, che ci ha costretti ad ammettere che Le Grandi Tragedie sono tutte accadute nel passato: oggi restano solo le Tragedie Minori del quotidiano e dell’isolamento. Eppure nei confini ristretti dell’individualismo e della lotta solitaria si possono far esplodere forze che accomunano l’intera umanità e che possono insegnare una nuova grammatica alla libertà, una fuga possibile verso la felicità.
Corrado Accordino
Il cartellone
ANIMALI NOTTURNI
di Juan Mayorga
eThica? - Teatro Filodrammatici
12 - 13 - 14 - 15 NOVEMBRE
INTER
…100 anni di storia nerazzurra...
...in 90 minuti più eventuale recupero
28 - 29 NOVEMBRE
JENA RIDENS
una commedia esilarante e travolgente
di Alessandro Betti e Paola Galassi
11 - 12 - 13 DICEMBRE
CANTO PER FALLUJA
una tregedia contemporanea
uno spettacolo per non dimenticare
23 - 24 GENNAIO
LA NUMERO 13
con Cristina Crippa
regia Elio De Capitani
29 - 30 - 31 GENNAIO - 5 - 6 - 7 FEBBRAIO
ORSON WELLES' ROAST
Giuseppe Battiston
vincitore Premio Hystrio come miglior attore
27 - 28 FEBBRAIO
8 DONNE E UN DELITTO
8 donne e...poesia,canto e danza
Speciale FESTA DELLA DONNA
6 - 7 - 8 MARZO
ASPETTANDO GODOT
di Samuel Beckett
Teatro Out Off
27 - 28 MARZO
RUMORI FUORI SCENA
Una brillante commedia degli equivoci
uno spettacolo su palco...e dietro le quinte
17 - 18 APRILE
HEMINGWAY
ispirato a Il Vecchio e il Mare
regia Corrado Accordino
6 - 7 - 8 - 9 MAGGIO
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TEATRO + TEMPO PRESENTE
Costo dei biglietti:
Intero € 18
Ridotto (Under25, Over65, CONVENZIONATI, Titolari Carta Più Feltrinelli) € 12
Under18 € 6
Abbonamento 10 spettacoli (posto unico):
INTERO € 130
RIDOTTO (under 25, over 65, vecchi abbonati, gruppi) € 100
DOMENICA POMERIGGIO € 80
UNDER 18 € 50
TEATRO + TEMPO RAGAZZI
Costo dei biglietti:
Intero € 5