Da ormai 7 anni Lampi, la rassegna curata da Musicamorfosi porta nel capoluogo brianzolo alcune tra le più importanti proposte musicali contemporanee.
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nche quest’anno da ottobre ad aprile gli spettacoli del festival rappresenteranno eventi di assoluto richiamo. Abbiamo intervistato Saul Beretta, curatore della rassegna, per saperne di più su Lampi e sul suo rapporto con Monza.
Lampi arriva alla settima edizione. Dal 2003 a oggi il festival ha portato a Monza alcuni tra i più importanti artisti italiani e internazionali. Quali saranno i protagonisti di quest’anno? Puoi farci un riassunto di quello che verrà proposto al Binario 7 e al Villoresi?
Come nella stagione passata avremo ospiti internazionali e produzioni originali: tre tra i più interessanti trombettisti: Fresu, Falzone, Stockhausen, un segreto omaggio al grande De André paroliere e mosaicista del primo concept album della musica italiana: Senza Orario Senza Bandiera dei New Trolls, una rilettura audace dell'incontro mai avvenuto tra Jimi Hendrix e Miles Davis, un modo nuovo di proporre l’ascolto e la visione della musica classica, che è bellissima! con la partecipazione video di Elio, delle Storie Tese. Poi c’è spazio per uno dei violoncelli più originali del nostro tempo: Erik Friedlander, che arriva dopo Brunello, Sollima e Reijseger, proseguendo la nostra collaborazione con i più grandi violoncellisti della scena internazionale e la voce imprevedibile e selvaggia di David Moss. La novità di questa settima edizione è l'introduzione delle giornate seminariali. Con Moss e Stockhausen, infatti offriremo la possibilità a professionisti e amatori di raccogliere idee e esperienze preziose, è un altro pezzo importante della nostra scommessa su questo territorio. Tutti gli spettacoli saranno al Binario 7 tranne il duo Fresu & Bojan Z., uno dei più incredibili e travolgenti pianisti della scena mondiale, ancora poco conosciuto in Italia, ma una vera bomba... non a caso ha vinto il prestigioso Hans Koeller Prize già nel 2005. Ho dimenticato Ferenc Snetberger, chitarrista di etnia rom che ci farà impazzire per il modo con cui suona la chitarra, per dare un'idea di Ferenc vi dico solo che è uscito di recente un dvd che sigilla il prestigioso duo con il grande Bobby McFerrin.
Quest’anno oltre agli spettacoli musicali ci sarà spazio anche per la fotografia, con la rassegna “Lampi gelati”. Ce ne parli?
Sì, tanti anni di storia e di emozioni...abbiamo pensato che valeva la pena far vedere i pezzi congelati nelle foto, nei video, nelle registrazioni. Raccontare, in qualche maniera, un percorso fatto da noi ma anche dal pubblico che ci ha seguiti sempre più attento e numeroso. Poi, in particolare, l'anno passato siamo stati seguiti da 5 fotografi ufficiali, che hanno avuto la possibilità di "vedere" e "fotografare" backstage e concerti mettendo a disposizione dell'associazione una banca dati di immagini preziosissime. L'idea della mostra nasce per valorizzare questo lavoro. Le foto di Maurizio Anderlini, Marcelo Soulè, Nora Roitberg, Luca Navarri, Nick Pilla sono state scelte e impaginate da un giovane e brillante designer: Matteo Cibic. Amiamo il lavoro di Matteo perché oltre all'intelligenza e alla creatività ha una spiccata sensibilità per il sociale, cosa non facile da trovare nel mondo del design, e su questa comune passione per una attività culturale capace di radicarsi sul territorio e di modificare il tessuto arricchendolo abbiamo pensato al momento mostra come a un tassello di avvicinamento in maniera alternativa al momento di fruizione di musica e arte creativa.
Congelati nelle nostre immagini, ci sono naturalmente, gli artisti che sono passati dai Lampi e dalle nostre produzioni originali dal 2003 ad oggi: Mario Brunello, Vinicio Capossela, Stefano Bollani, Giovanni Falzone, Uri Caine, Giovanni Sollima, Bojan Z., Ernst Reijseger, Graham Fitkin, Moni Ovadia, Arsene Duevi, Debora Mancini, Andrea Zani, Gennaro Scarpato, Roberto Zanisi...e dimenticherò senz'altro qualcuno...
C’è uno spettacolo proposto in questi anni che ti ha lasciato un ricordo più forte di altri? Un artista che ti ha colpito particolarmente?
E' davvero difficile rispondere, ma certamente fa una certa impressione pensare che la nostra produzione Pensavo fosse Bach con Mario Brunello, prodotta al Teatrino di Corte della Villa Reale e battezzata al Binario 7 nella stagione 2005-2006 da allora ci ha portati a calcare le scene dei più importanti teatri d'Italia: dalla sala Santa Cecilia del Parco della Musica di Roma, al Politeama di Palermo, dal Valli di Reggio Emilia, fino alle prossime date che ci vedranno impegnati al Regio di Torino e al Comunale di Ferrara. Tutto a partire da qui. Sono appena tornato da una data in Basilicata in una chiesa del 1200 e devo dire che l'emozione di questo spettacolo non si placa mai...Anche se ora l'abbiamo congelata in un dvd di prossima uscita...si vede che è destino quello di congelare i Lampi...
E uno che invece vorresti portare in futuro a Monza all’interno del festival?
I desideri sono sempre tanti, ora brucia l'ambizione di riportare Brunello qui a Monza, magari con il prequel di Pensavo fosse Bach, un progetto che dopo aver affrontato la IV e la V suite di Bach tocchi le prime tre partiture del genio di Lipsia... abbiamo cominciato a pensarci, è un lavoro lunghissimo e ambizioso...
L’organizzazione del festival è frutto del tuo lavoro e di quello dell’associazione di cui sei “inventore” e direttore artistico, Musicamorfosi.
Musicamorfosi è un magma in continua ebollizione, difficile tracciarne i confini e i profili. A partire da Lampi l'ambizione è quella di costruire un desiderio sul territorio di fruizione di musica creativa, la musica creativa è quella che apre il cervello e ti permette di abitare il mondo con maggiore leggerezza e fantasia. La musica creativa è quella che ti permette di vivere un’emozione e di condividerla, è quella capace di creare socialità e cultura. Socialità e cultura sono le scommesse che abbiamo sempre condiviso con la nostra associazione madre: Natur& onlus di Seveso. La nostra vocazione è lì a cavallo tra musica e socialità, tra arte e vita, con infinite sfumature che non ho l'ambizione di sintetizzare qui. Ci muove un desiderio forte e se oggi le nostre idee e le nostre produzioni girano dappertutto non abbiamo intenzione di perdere di vista il legame col territorio e con chi lo abita. In senso lato non ci interessa l'impresa dello spettacolo e la nostra esperienza non è assimilabile a una scommessa imprenditoriale, anche se è indispensabile far quadrare i conti e creare opportunità di lavoro per gli artisti e per tutti quelli che gravitano intorno alla produzione, alla promozione e all'organizzazione, rimane forte il legame con il mondo della scuola e dell'istruzione musicale creativa. Ribadisco il concetto di creativo perché abbiamo un grande bisogno di musica e di libertà intellettuale, l'ascolto e la pratica musicale sono una tappa di avvicinamento al desiderio di suonare e cantare, fondamentale per la costruzione di un tessuto di persone capaci di ascoltare e vivere gli uni accanto agli altri.
Come descriveresti il rapporto tra Lampi e Monza? Innanzitutto con il pubblico, com’è e cosa vuole il pubblico brianzolo che partecipa a Lampi? E’ cambiato in questi anni?
Mi piace pensare che sia una storia di amore e l'amore che la città ci sta dimostrando in questi anni sia - insieme all'attenzione della pubblica amministrazione e speriamo in futuro anche di qualche sponsor privato - la colla che terrà la stagione legata alla città e ai suoi abitanti. Sono aumentati i monzesi e i brianzoli, la percentuale del pubblico milanese molto alta in passato si sta via via stemperando nel più alto numero di autoctoni dei tempi recenti... ci vuole tempo e passione, abbiamo tutte e due le cose, spero...
Lampi è patrocinato dal comune di Monza, mentre Notturni, altra serie di manifestazioni ideate da Musicamorfosi, dalla Provincia. Com’è il dialogo con queste istituzioni? Credi che in Brianza ci sia reale supporto per chi vuole fare cultura? O si può fare di più?
Lampi gode del patrocinio anche della nuova Provincia, con la quale il rapporto è tutto da costruire, a partire spero proprio da Notturni. Sono felice che in questi anni il nostro lavoro abbia trovato nell'assessorato alla Cultura del Comune di Monza un interlocutore attento e interessato, in particolare l'assessore Di Lio ci ha permesso di continuare a lavorare con l'autonomia e la libertà necessaria al nostro originale percorso.
In definitiva, ed è il tema di fondo del dossier di questo mese della nostra rivista, credi che Monza e la Brianza siano terra di cultura e di arte? O che possano diventarlo?
Sì credo che lo spazio per la cultura possa solo diventare più grande. C'è una domanda forte e sempre più puntuale che speriamo non vada disattesa. Noi ci siamo, con la passione del primo giorno e con l'esperienza di 12 anni di attività sul territorio.
La stagione 2009-2010
Serata speciale inaugurazione mostra Lampi Gelati
venerdì 25 settembre 2009 ore 21.00 - ingresso libero -
Spazio Espositivo del Teatro Binario 7 di Monza
con le foto di Marcelo Soulè, Maurizio Anderlini, Luca Navarri, Nora Roitberg, Nick Pilla, Alessandro Colombo. A cura di Matteo Cibic
16-17 ottobre 2009 - Teatro Binario 7 - via Turati 8, Monza
SENZA ORARIO SENZA BANDIERA (Segreto omaggio a Fabrizio De Andrè)
Giovanni Falzone Electric Quartet & Arsene Duevi
con la partecipazione di Debora Mancini - produzione Musicamorfosi
sabarto 14 novembre 2009 - Teatro Villoresi - p.zza Carrobbiolo 8, Monza
PAOLO FRESU & BOJAN Z. (Italia - Francia/Serbia/Bosnia)
Paolo Fresu tromba, flicorno, effetti & Bojan Z. pianoforte e fender rhodes
15-16 gennaio 2010 - Teatro Binario 7 - ore 21.00
17 gennaio 2010 - Teatro Binario 7 - ore 16.30
THE JIMI HENDRIX EXPERIENCE - prima italiana -
Giovanni Falzone Electric Quartet
lunedì 25 gennaio 2010 - Teatro Binario 7 - ore 21.00
ERIK FRIEDLANDER solo & BROKEN ARM TRIO (U.S.A)
Erik Friedlander violoncello, Trevor Dunn contrabbasso, Mike Sarin batteria
sabato 13 febbraio 2010 - Teatro Binario 7 - ore 21.00
DAVID MOSS (U.S.A - Germania) Wild World - Mondo Selvaggio -
David Moss voce, percussioni e elettronica
SEMINARIO Canta con DAVID MOSS clicca qui
sabato 20 marzo 2010 - Teatro Binario 7 - ore 21.00
MARKUS STOCKHAUSEN & FERENC SNETBERGER (Germania - Ungheria)
Markus Stockhausen tromba, flicorno e Ferenc Snétberger chitarra
SEMINARIO E MASTERCLASS Canta e suona con MARKUS STOCKHAUSEN clicca qui
9-10 aprile - Teatro Binario 7 - ore 21.00
IN DIRETTA DA CASA SCHUMANN - prima italiana -
Musicamorfosi con la partecipazione video di ELIO (di Elio e le Storie Tese)
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BIGLIETTI
Teatro Binario 7 Intero € 18, Ridotto € 15, Under 18 € 6
Teatro Villoresi (Paolo Fresu & Bojan Z.)
Intero € 25 platea € 18 galleria - Ridotto € 22 platea € 15 galleria
Under 18 € 6
ABBONAMENTO A 7 SPETTACOLI
Intero € 110 Ridotto € 105 Coppia €100x2 Under 18 € 60
Sostenitore € 150 con diritto a regali speciali ingresso al backstage e molto altro...
Gli abbonamenti possono essere prenotati via mail scriivendo a info@musicamorfosi.it e acquistati tramite bonifico bancario intestato a Musicamorfosi presso Banca Prossima
Iban: IT15N0335901600100000000153
INFORMAZIONI
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Infotel 331 4519922 - da lunedì a sabato dalle 11 alle 19
Prevendita attraverso il Circuito Vivaticket by Charta, tel 899666805 (servizio a pagamento) Oppure on line sempre tramite VivaTicket
Biglietto ridotto all'acquisto in cassa per
OVER 65 E STUDENTI UNDER 25
titolari: Tessera Cineteca Italiana, Abbonati Stagione Teatro + Tempo Presente e Teatro Excelsior di Cesano Maderno, Feltrinelli Carta Più, Soci Accademia Internazionale d'Arte e Musica
LAMPI è anche un programma radiofonico
di Saul Beretta con la voce di Debora Mancini in onda su
LIFEGATE radio. Qui puoi ascoltarlo in streaming