I poeti di "Mappa giovane" hanno incontrato il pubblico alla Feltrinelli di Monza, in mostra anche le foto che Marco Zanirato ha scattato per la rassegna nel corso dei tre anni passati
Il pubblico e - al centro - Marco Zanirato al lavoro (foto di Antonio Cornacchia)
Parole, suoni e immagini. Questo ci ha regalato per tre anni PoesiaPresente, l'evento poetico che in poco tempo ha trasformato la Brianza in uno dei più attivi centri di poesia d'Italia. E questo ha offerto pure stamattina alla libreria Feltrinelli, dove si presentavano l'antologia "Mappa giovane" (di cui abbiamo parlato in questo articolo) e le foto di Marco Zanirato, che per la verità già da una settimana ornavano l'area esposizione della libreria monzese. Degli undici poeti antologizzati, sei hanno partecipato all'evento, leggendo alcuni dei propri brani pubblicati nella raccolta. Della quale Bulfaro ha nuovamente evidenziato l'eterogeneità, caratteristica fortemente voluta e ricercata dai curatori del libro, perché «riconoscere la diversità è il modo migliore per un territorio di crescere umanamente», ha detto.
Roberta Castoldi, poetessa e violoncellista (foto di Antonio Cornacchia)
«È un progetto che abbiamo in mente a partire dal 2006 – ha dichiarato Bulfaro riguardo alla raccolta – ed è un modo di mettere insieme un gruppo di poeti giovani, alcuni dei quali già noti a livello nazionale, intenzionati a alimentare la poetica del territorio, una responsabilità che non intendono delegare ad altri. È il primo documento reale– ha precisato – di chi fa poesia sul territorio». La scelta è ricaduta su undici autori, ma il numero dei poeti che PoesiaPresente continua a seguire si aggira intorno alla cinquantina. Il libro è accompagnato da un cd che permette di ascoltare le voci di ciascuno scrittore, su cui hanno lavorato Lorenzo Monti e Riccardo Valli.
Silvia Monti (foto di Antonio Cornacchia)
Degli autori coinvolti, cinque hanno letto dall'antologia: Mario Bertasa, Marco Bin, Roberta Castoldi, Luca Maino e Paola Turroni. Quella di Silvia Monti, invece, è stata una performance diversa, e presentata per la prima volta proprio in quest'occasione. La lettura della poetessa, infatti, è stata accompagnata da un basso elettrico, suonato dal fratello Lorenzo, nel cui suono la voce poetica trovava un vero e proprio contrappunto, generando un dialogo tra due codici solo apparentemente diversi, la parola e il suono.
Qui il programma della prima parte della stagione poetica.