Il lavoro artistico del collettivo Koiné: "Il recente sversamento di idrocarburi nelle acque del Lambro non è che l’ennesimo delitto compiuto da almeno un cinquantennio a questa parte a danno del fiume"
Il recente sversamento di idrocarburi nelle acque del Lambro non è che l’ennesimo delitto compiuto da almeno un cinquantennio a questa parte a danno del fiume.
La forte industrializzazione dei suoi versanti ha visto infatti negli anni Sessanta un incremento esponenziale della presenza di fabbriche chimiche, tessili, metallurgiche, meccaniche che, senza alcun rispetto e sensibilità – non solo nei confronti dell’ambiente, ma neppure delle leggi vigenti a tutela della collettività che vive attorno – non si sono fatte scrupolo di utilizzare il fiume come discarica e fogna. La noncuranza, la comodità, l’abbattimento delle spese di smaltimento di sostanze tossiche e nocive, hanno fatto sì che il fiume sia stato privato di ogni forma di vita per decenni.
Solo sul finire degli anni Ottanta si è cercato di risanare la situazione investendo ingenti capitali per bonificare le acque. La situazione è così decisamente migliorata, ma solo per poco e non definitivamente. Da quella data in poi, a intervalli di tempo drammaticamente regolari, si è assistito alla distruzione di tutti gli sforzi fatti a causa di dissennati sversamenti abusivi di veleni di varia natura.
Tutto questo ha vanificato anni e anni di lavoro e di elevati costi sostenuti dalla collettività – così come si è visto anche in queste ultime settimane.
Strane forme di omertà, informazioni carenti sui principali mezzi di comunicazione, reticenti e affrettate dichiarazioni di politici e responsabili della protezione civile adombrano chissà quali taciuti grandi interessi economici che, uniti forse ad un residuo e sano senso di vergogna dei brianzoli, hanno già messo a tacere tutto ciò che è accaduto.
Le sbrigative rassicurazioni sulla salubrità delle acque e il silenzio circa i costi delle bonifiche lasciano dubbiosi anche gli animi più ingenui e creduloni.
Il Gruppo Koinè intende offrire il suo contributo affinché il problema sia tenuto vivo e la collettività non sia privata delle informazioni di cui ha diritto.
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