Area Odeon porta nel capoluogo brianzolo sedici artisti internazionali:
un laboratorio multimediale sul territorio e la sua rappresentazione
Reinterpretare può essere una delle più importanti funzioni dell'arte. La terza edizione di Explor Art si impegna a farlo con la percezione del territorio, grazie al lavoro collettivo di sedici artisti internazionali. Gli strumenti adoperati in questa reinterpretazione saranno i più vari: video, audio, pittura, scultura o installazioni. A coronamento di questo lavoro ci sarà, a partire da domenica prossima alle 18.30, l'esposizione delle opere realizzate nel corso di una settimana in cui gli artisti avranno vissuto gomito a gomito, in una sorta di "comune" dell'arte. La mostra si terrà presso la sede di Area Odeon, al primo piano della stazione di Monza.
L'obiettivo dichiarato dagli organizzatori di Explor-Art è di offrire ai partecipanti e ai cittadini uno spazio comune di discussione e di scambio. Il territorio di Monza e Brianza sarà visto ed esplorato da sguardi internazionali,che potranno darne una lettura diversa. I sedici partecipanti si potranno avvalere della guida esperta di "artisti-tutor", come il collettivo italiano di architetti A12, presente in un gran numero di esposizioni e biennali di tutto il mondo con le sue opere di stampo urbanistico, e l'affermatissimo Isidro Blasco, spagnolo residente a New York che ha esposto con successo le proprie opere fotografico-installative in Europa, negli USA e in Cina.
«Il nostro ruolo è quello di ispirare gli artisti presenti – ha detto Blasco al riguardo – stimolandoli ad arrischiarsi a fare qualcosa che normalmente da soli non farebbero. Si tratta di rompere con la routine quotidiana di ciascuno – ha aggiunto – tutti sono già dei buoni artisti, ma questo contatto con dei colleghi può arricchirli ulteriormente. La collaborazione serve a questo. Io stesso – ha concluso – sto imparando tantissimo da ciascuno di loro».
From top of the tower, opera del 2007 di Isidro Blasco, esposta a Shanghai nel 2008
Gli artisti di Explor Art sono stati divisi in due gruppi di lavoro, uno guidato da Blasco, rivolto verso un discorso più propriamente artistico, l'altro da A12, dall'approccio decisamente influenzato dall'architettura e dalle sue tematiche. Il lavoro del primo è riassunto dal titolo "Catturare il qui elusivo", in inglese Capturing the elusive here: «Consiste nell'andare per strada e cercare un luogo, qui in Brianza – ha spiegato Blasco – e commentarlo, riflettendo su cosa ci ha colpito particolarmente di quel luogo. Gli strumenti – ha proseguito – saranno quelli più consoni a ciascun artista. Si deve riuscire a fermare un momento passeggero, in cui quell'angolino di Brianza ha suscitato il nostro interesse, che è solo nostro, e solo in quel luogo concreto. È questo il gioco – ha aggiunto – ed è un gioco di tentativi: di catturare e rappresentare queste sensazioni passeggere».
Video di Antonio Grazioli
Il titolo del secondo gruppo è invece "1:100.000/1:5": le due diversissime scale di rappresentazione rappresentano due modi differenti di raccontare e pensare il territorio brianzolo. Il lavoro di gruppo creerà mappe, non solo intese come semplici restituzioni cartografiche, ma anche come veri e propri atlanti mentali.
Sta ora al pubblico monzese cogliere quest'occasione di vedere il proprio amato territorio con occhi diversi, stranieri, ma non meno sensibili alle caratteristiche della Brianza, sia ai suoi pregi che ai suoi difetti. Dal 14 al 28 novembre, Monza è internazionale.
Per ulteriori informazioni su Explor Art e Area Odeon: www.areaodeon.org