20110303-marconi_perlaverita-a

Quarto incontro di Abitatori del tempo con l'autore di "Per la verità"


25 Febbraio 2011 - Villasanta, Teatro Astrolabio. Quarto incontro della rassegna sulla verità “Abitatori del tempo”. Il filosofo ospite della serata è Diego Marconi, professore di filosofia del linguaggio all'Università di Torino e famoso per i suoi contribuiti allo studio di Wittengstein.

Il suo intervento si è concentrato sui nemici della verità: i diffidenti cronici, i mistificatori, i bugiardi, una serie di persone dalle quali Marconi ci invita a diffidare ardentemente, per vari validissimi motivi.

Oggi il “bullshit” è una persona – teoricamente – autorevole: un giornalista, un politico, un esperto, la cui condotta causa danni nell'opinione pubblica

La prima categoria di diffidenti analizzata da Marconi è ripresa dalle idee di Harry G. Frankfurt, filosofo americano il cui libro, Stronzate. Un saggio filosofico, edito per Rizzoli nel 2005, è diventato un bestseller in brevissimo tempo. Frankfurt parla del “bullshit”, personaggio molto diffuso soprattutto negli anni '80, il cui unico interesse è quello di impressionare il suo pubblico. Creare più rumore, dare la massima provocazione, scuotere l'audience con frasi ad effetto e prese di posizioni forti, è il suo obiettivo naturalmente. Marconi sottolinea come per il “bullshit” la verità in pratica non esista: non si cura di essa, non gli interessa, la ignora da ogni punto di vista. Il problema odierno, molto più sentito che negli anni '80, è che spesso oggi il “bullshit” è una persona – teoricamente – autorevole: un giornalista, un politico, un esperto, la cui condotta causa danni nell'opinione pubblica.

20110303-marconi_perlaveritaAltro genere di nemici della verità sono quelli che intendono far pensare che della verità si possa fare tranquillamente a meno. Questi pensatori (tra cui, storicamente, alcuni sofisti) hanno diverse motivazioni per poter sostenere alcune teorie. Secondo alcuni, tra cui anche Vattimo ed in parte Hannah Harendt, dietro ogni verità si cela una volontà (di governi, politici, scienziati) di manipolazione e poiché la pretesa di verità chiude lo spazio ad ogni discorso, conviene ragionevolmente diffidarne. Secondo altri, si può diffidare della verità assecondando un atteggiamento di tipo nietzschiano di 'risentimento'. Prendiamo ad esempio le verità scientifiche, che sono incomprensibili ai più. Bene, data la loro incomprensibilità ed il senso di esclusione che provocano, si può diffidare della verità che dichiarano (non la capisco, perciò non so, perciò non esiste).

Altri assumano un atteggiamento infantile verso la verità, fingendo che si possa prescindere dalla sua esistenza. Queste persone credono che tale atteggiamento di ignoranza della verità permetta una maggiore libertà e sia quindi più efficace. Questo è l'atteggiamento tipico di chi crede che gli asini possano volare.

Ci sono persone che credono che l'ignoranza della verità permetta una maggiore libertà. Questo è l'atteggiamento tipico di chi crede che gli asini possano volare

Infine, ci sono quelli che negano ogni tipo di verità in campo etico, morale e religioso e che, anzi, ammettere una verità qui è un grave rischio, perché storicamente le verità morali o religiose hanno provocato guerre, persecuzioni e nefandezze di ogni tipo; e poi perché in questo campo contano solo le opinioni. Ora, ammette Marconi, indubbiamente in questi campi è più difficile riconoscere la verità e trovare lo stesso largo consenso che si ha, ad esempio, nel campo delle verità chimiche o matematiche, ma questo non implica la conseguenza diretta che “non esista la verità”. Al contrario, la pratica ci insegna ben altro: i nostri ordinamenti e sistemi giudiziari, per esempio, sono nati da una lunga discussione teorica sul giusto e sullo sbagliato, dimostrando che almeno qualche verità esista sul concetto di 'bene comune'. Inoltre, Marconi ricorda come negare la possibilità di verità significa negare la possibilità di cercarla liberamente, sostituendo spesso alle armi della ragione le ragioni delle armi, con conseguenze molto meno libere e più drastiche di chi pretende di evitare guerre e persecuzioni.

Negare la possibilità di verità significa negare la possibilità di cercarla liberamente, sostituendo spesso alle armi della ragione le ragioni delle armi

A tutti i precedenti diffidenti e nemici della verità, a cui si aggiungono anche la figura dell'ermeneuta e i relativisti, si può rispondere con un'unica somma verità: il fatto che sia difficile trovarla, non significa che essa non esista.

Diego Marconi ci saluta con una poetica immagine sui nemici della verità: essi sono come quelli che tengono in gabbia la colomba, convincendola che il cielo non esista, consentendo che essa non possa mai volare.

 

Chi è Diego Marconi

Diego Marconi (1947) è un filosofo italiano. Professore Ordinario di Filosofia del linguaggio all'Università di Torino, ha studiato con Luigi Pareyson a Torino e con Nicholas Rescher, Wilfrid Sellars e Richmond H.Thomason a Pittsburgh, dove ha scritto la sua tesi di Ph.D. su Hegel. Noto per i suoi contributi sul pensiero di Wittgenstein, tra cui la tesi di laurea, è stato tra i primi in Italia a promuovere la collaborazione dei filosofi con informatici e scienziati cognitivi. In questo campo ha presentato diversi risultati, specie riguardo al problema dell'analisi del linguaggio. Su questi temi ha pubblicato Lexical Competence (MIT Press, 1997) e Filosofia e scienza cognitiva (Laterza, 2000). Ha curato con Maurizio Ferraris la nuova edizione della Enciclopedia filosofica Garzanti ed è stato presidente della Società Italiana di Filosofia Analitica e membro fondatore dell' European Society for Analytic Philosophy (ESAP). Il suo libro più recente è Per la verità. Relativismo e la filosofia (Einaudi, 2007).

Da Wikipedia.it

Gli autori di Vorrei
Azzurra Scattarella
Azzurra Scattarella