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Più di mille persone in Piazza Fontana per dire “Sì” alla cultura e “No” alla morte di una città chiusa sempre più in sé stessa.

È ciò che è avvenuto sabato pomeriggio, alla manifestazione organizzata da artisti e gestori di locali milanesi in seguito alla chiusura della Casa 139 e alle difficoltà di molti altri spazi culturali e sociali; un buon successo, sia per il numero dei partecipanti, sia per quanto è stato detto dai numerosi musicisti, comici ed oratori che si sono succeduti sul palco improvvisato della centralissima piazza cittadina.

Un lungo pomeriggio, dunque, interrotto solo da un violento temporale, con tanto di grandine, arrivato intorno alle 18 a rovinare il finale di una lunga festa piena di musica e risate, ma anche di riflessione sul presente e sul futuro della città.

Tra gli interventi più applauditi quello di Alessandro Bergonzoni, bolognese ma amante di Milano, che ha invitato tutti, come successo pochi giorni fa anche a Monza, a “rifarsi il senno” fino a una sesta misura, per ricominciare a pensare e ad agire; quello di Cochi Ponzoni, storica figura del cabaret, simbolo della comicità milanese e di un modo di fare cultura popolare ormai scomparso dai media; quello del poeta Vincenzo Costantino, uno degli organizzatori, che in pochi versi è riuscito a riassumere tutta la potenziale bellezza di Milano.

Anche la parte musicale del pomeriggio non è stata da meno: da Folco Orselli (interrotto dalla celebrazione del funerale della cultura) ai Punkreas, con la loro carica di elettricità, da Manuel Lieta a Fabrizio Coppola con la sua “Città che muore”, dai Mariage A Trois a Micol Martinez, tutti gli artisti coinvolti hanno riempito la piazza di suoni e voglia di vivere; cosa che hanno fatto anche gli Io?Drama, che non si sono fatti frenare dall’acquazzone improvvisando un concerto sotto i portici vicino alla piazza.

Una manifestazione che quindi non si è fermata davanti alle difficoltà: speriamo che sia di buon auspicio per le prossime settimane, nelle quali bisognerà continuare a battersi e ad organizzarsi per portare avanti questa lotta per la sopravvivenza della città.

 

Foto di Francesca Pontiggia

Gli autori di Vorrei
Fabio Pozzi
Fabio Pozzi

Nasce nel 1984. Studi liceali e poi al Politecnico. La grande passione per la musica di quasi ogni genere (solo roba buona, sia chiaro) lo porta sotto centinaia di palchi e ad aprire un blog. Non contento, inizia a collaborare con un paio di siti (Indie-Eye e Black Milk Mag) fino ad arrivare a Vorrei. Del domani non v'è certezza.

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