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Intervista a Marcello Arosio per conoscere in anteprima il prossimo appuntamento multidisciplinare di AreaOdeon

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al 1° al 3 luglio 2011 in Villa Tittoni a Desio si terrà il Kernel Festival voluto da AreaOdeon, l'associazione monzese che da anni ci ha abituati a manifestazioni creative affollate da autori internazionali. Per conoscere meglio il Kernel, abbiamo intervistato il presidente Marcello Arosio

Due serate di concerti, performance, video proiezioni architetturali, e tre giorni di mostre, workshop, conferenze, incontri

Cosa avete tirato fuori dal cilindro questa volta?
Stiamo preparando un festival pluri-digi-inter-multimediale, galattico: il Kernel! Due serate di concerti, performance, video proiezioni architetturali, e tre giorni di mostre, workshop, conferenze, incontri nel magnifico complesso di Villa Tittoni Traversi a Desio.
Seriamente, e finalmente. E' già qualche anno che stiamo ragionando sull’organizzazione di un festival che risponda a quel pubblico appassionato alle espressioni dell'arte contemporanea legate alle nuove tecnologie, che non trova soddisfazioni se non andando a Linz, Berlino, Barcellona... Faccio riferimento per esempio a chi appunto segue, o vorrebbe poter seguire, ARA Electronica, Sonar, Transmediale; festival che da anni muovono migliaia di persone da ogni dove, dimostrando, alcuni più di altri, che la ricerca e la sperimentazione artistica, applicata e intrecciata all'intrattenimento musicale e performativo, sono apprezzate da una grandissima varietà di pubblico, disposto a viaggiare migliaia di chilometri per non mancare. Un'intera comunità che ogni anno si muove da un festival all'altro attraversando l'Europa.
Diciamo che questa volta, invece di andare noi, proviamo ad invitare tutti loro qui da noi.

Un festival che risponda a quel pubblico appassionato alle espressioni dell'arte contemporanea legate alle nuove tecnologie, che non trova soddisfazioni se non andando a Linz, Berlino, Barcellona

Sì, in Brianza. Non è poi così male il nostro territorio, al contrario, ha molto da offrire, sia a livello turistico e paesaggistico, sia, e soprattutto, a livello storico-artistico‚ sappiamo bene che ha diversi gioielli architettonici da mostrare, far conoscere e far vivere.
Anche in questo senso nasce il Kernel Festival, un progetto ambizioso studiato su una prospettiva pluriennale che, pur facendo riferimento ai grandi festival europei, da cui abbiamo solo da imparare, prova a distinguersi da loro per due ragioni specifiche.
La prima, più importante a livello artistico, è l'aver integrato agli altri ambiti abbracciati dal festival, anche l'audiovisual mapping. Definizione internazionale di una forma di arte visiva emergente legata alle proiezioni audiovisive architetturali che, seppur già sperimentata, sì, anche da AreaOdeon a Desio nel 2009 e a Monza lo scorso anno, non ha mai trovato una piattaforma comune dove diversi artisti potessero confrontare le proprie interpretazioni architettonico-audio-visive nella stessa serata; due serate nel caso del Kernel!
L'altra, che accompagna bene la peculiarità dell'audiovisual mapping, fa appunto riferimento alla location del Kernel /011, che si propone al pubblico in un contesto tanto inusuale, rispetto i contenuti della proposta artistica, quanto straordinario e bellissimo, come è Villa Tittoni Traversi con il suo parco.
Contemporary goes neoclassical, scriveremo. Un modo anche per riavvicinare il pubblico alle nostre più belle ricchezze architettoniche.

Perché il nome Kernel?
Kernel significa centro, nocciolo, seme, e più comunemente, nell'ambito dell'informatica, definisce quella porzione del sistema operativo che mette in comunicazione il software con l'hardware. Si potrebbe dire che è ciò che collega il cervello al resto del corpo, il sistema nervoso, una rete sui cui corrono gli impulsi e i segnali delle intenzioni.
Il Kernel Festival è inteso in questo senso, una piattaforma in cui artisti affermati, talenti emergenti e professionisti dei vari ambiti si incontrano, confrontano e scambiano conoscenza, esperienza e prospettive, per condividere ricerca, sperimentazione, e poi performance e spettacolo anche con il pubblico partecipante.
Da qui nasce l'importanza di rendere il Kernel una proposta assolutamente aperta, un'opportunità per i giovani talenti di far conoscere il proprio lavoro alle commissioni di esperti prima, che selezioneranno alcuni di loro da inserire nella programmazione del festival, e al pubblico poi, dall'1 al 3 luglio in Villa Tittoni Traversi, al fianco, tra l'altro, di importanti artisti di fama internazionale.

 

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Senza computer cosa sarebbe Kernel?
Prova a pensare cosa sarebbe il computer senza kernel. Se consideriamo che sempre più spesso viene detta una cosa e ne viene fatta un'altra, e pensata un'altra ancora... forse oggi, più che di bombe, c'è proprio bisogno di kernel.

Chi pensate di coinvolgere?
Sono diversi i gradi di coinvolgimento, tutti alla ricerca di novità e qualità, la cosa che riteniamo più importante.
Partendo dalle commissioni di selezione, abbiamo innanzitutto coinvolto alcuni esponenti significativi del panorama nazionale ed internazionale, negli ambiti di audio digitale, musica e suono elettronico, arte interattiva, live media performance e architettura. Gruppi di professionisti che concorreranno alla selezione dei giovani che parteciperanno alle open call che abbiamo appena lanciato, per definire di concerto una programmazione artistica che non solo proponga artisti rinomati e d'esperienza, Dj Spooky, Telenoika, AntiVJ, Kode9, Posada, tra gli altri, ma anche talenti emergenti e proposte inedite. Sempre appunto, e per quanto possibile, di alta qualità.  

Chi sono i partner che vi sostengono e affiancano?
In partenza tutti i membri della comunità internazionale del "digital media art world" che abbiamo coinvolto, dagli artisti, ai centri d'arte, dalle piattaforme ai portali e web magazine, si sono entusiasmati per la proposta e la prospettiva del Kernel, offrendosi di sostenerla con la loro professionalità e attraverso i loro network. Questo è molto importante per oltrepassare i confini di un approccio locale e provinciale, e aspirare ad inserirsi nel circuito internazionale dei festival più seguiti. Per spiegarmi meglio, a una settimana dal lancio del sito www.kernelfestival.net ci sono stati oltre 1700 visitatori da 40 paesi diversi. Vuol dire che la proposta piace e circola. Questo credo sia stato compreso anche dalla Provincia per esempio, con cui ci stiamo interfacciando da giugno dello scorso anno con la speranza che decidano di sostenere l'iniziativa nel modo più opportuno. Aspettiamo ancora fiduciosi di sapere come ciò si concretizzerà, ma sicuramente non staranno alla finestra. La Città di Desio poi è straordinaria. E' vero che non sosterrà finanziariamente l'iniziativa, ma sta offrendo al Kernel tutto il supporto amministrativo, logistico e tecnico necessario per renderlo un'esperienza straordinaria, e lo sta facendo anche con la grande disponibilità e impegno dei dirigenti, responsabili e tecnici che si sono coinvolti con moltissimo entusiasmo. Poi alcuni sponsor tecnici che ci aiuteranno con gli allestimenti e l’attrezzatura, infine, non posso non menzionare il supporto economico offerto da Banca Popolare di Milano, a cui speriamo si affianchi qualche altro sponsor per migliorare ulteriormente l'offerta. Altrimenti emetteremo dei Kernel BOT.
Last, but not least, il pubblico, che confidiamo verrà numeroso a fare onore agli artisti che ospiteremo da tutto il mondo.

Perché invece la sede sarà Villa Tittoni e non la Villa Reale?
A Desio abbiamo trovato un'amministrazione, prima, e dirigenti e responsabili comunali poi, assolutamente disponibili, entusiasti di ospitare il Kernel, e di includere nella programmazione, con cui vogliono promuovere Villa Tittoni Traversi come spazio dedicato al pubblico e alle attività culturali, una proposta così innovativa e potenzialmente di grande rilievo come è il festival. Tanto entusiasti che hanno deciso di organizzare la notte bianca di Desio in concomitanza con la seconda serata del Kernel.
Villa Reale è grandiosa. Uno scenario perfetto vista anche l'esperienza dello scorso anno... magari ci si potesse un giorno organizzare il Kernel. E' una struttura davvero splendida, meravigliosa, un potenziale turistico e culturale incredibile, altro che pozzi di petrolio... Purtroppo però sembra che non sappia ancora cosa fare da grande.

Gli autori di Vorrei
Antonio Cornacchia
Antonio CornacchiaWebsite: www.antoniocornacchia.com

Sono grafico e art director, curo campagne pubblicitarie e politiche, progetti grafici ed editoriali. Siti web per testate, istituzioni, aziende, enti non profit e professionisti.
Scrivo soprattutto di arti e cultura.

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